Il caso
I TheBorderline filmavano le auto dopo l'incidente? L'accusa dei testimoni e la lite con i pap¨¤
L'incidente di Casal Palocco sta continuano a scuotere l'Italia. La tragica morte del piccolo Manuel Proietti, di 5 anni, ucciso mentre era in macchina con la mamma e la sorellina dopo la festa per l'ultimo giorno di scuola. Un incidente causato da un suv Lamborghini lanciato a 110 chilometri all'ora su una strada residenziale con limite a 30 km orari e guidato da un gruppo di YouTuber, i TheBorderline, per una sfida online.
i theborderline filmavano dopo l'incidente?
¡ª ?L'incidente ha fatto scoprire questo mondo parallelo amato dai pi¨´ giovani, fatto di coetanei che raccolgono milioni di visualizzazioni e sponsorizzazioni, con sfide sempre pi¨´ estreme, ricalcando modelli americani e internazionali. Un mondo virtuale che diventa improvvisamente reale. Secondo le testimonianze raccolte dal Corriere della Sera, dopo l'incidente i ragazzi "Ridevano e filmavano le auto distrutte". Alessandro Milano, pap¨¤ di un compagno di scuola del piccolo Manuel, ricorda come era stata una giornata di festa per la fine della scuola. Ed ¨¨ ancora sconvolto da quello che ha visto dopo l'incidente. "La vergogna pi¨´ grande ¨¨ che il ragazzo alla guida del Suv era qui, sul luogo dello schianto e non ha versato una lacrima. Non ho visto nessuno disperato. Erano sereni e strafottenti. Pensavano ai follower. Hanno iniziato a fare video" racconta Milano.
la lite con i testimoni
¡ª ?Proprio quando si sono accorti che i ragazzi stavano filmando la scena, ¨¨ iniziata la discussione con le persone presenti. "Solo che alla fine il padre ¨¨ stato denunciato per aggressione". Ci sarebbe stata una discussione accesa tra i ragazzi e gli abitanti della zona, in alcuni video si vede Vito Lojacono, a distanza con un telefonino in mano, un altro ragazzo tenuto da una poliziotta. Lojacono ha 23 anni, ¨¨ il ragazzo del video ormai diventato famoso, in cui scherza sulla Lamborghini tra citazioni e battute. Dopo l'incidente ha postato un commento dicendo di provare un trauma indescrivibile e aggiungendo che "non mi sono mai messo al volante e sto vicinissimo alla famiglia della vittima". Secondo i testimoni i genitori degli Youtuber li avrebbero rassicurati, dicendo la loro che era solo una bravata e che si sarebbe risolto tutto.
la sfida
¡ª ?I ragazzi dei TheBorderline avevano preso l'auto a noleggio presso il concessionario Skylimit di Torrenova, che gi¨¤ in passato aveva collaborato con loro per altri video. Nel canale dei TheBordeline si vedono, infatti, altre sfide con le auto come 50 ore su una Tesla, 50 su un'altra macchina e quando hanno causato l'incidente, stavano realizzando il video 50 ore su una Lamborghini. L'obiettivo di questi video ¨¨ resistere senza mai scendere dall'auto, facendo video da caricare sui social in cui gli utenti si divertono a vederli superare le diverse prove. Alla guida dell'auto al momento dell'incidente c'era Matteo Di Pietro, 20 anni, figlio di un impiegato del Quirinale, ¨¨ risultato anche positivo ai cannabinoidi. Il ragazzo ¨¨ indagato per omicidio stradale. I telefoni degli altri a bordo aiuteranno a definire i contorni dell'incidente e le responsabilit¨¤ degli altri passeggeri. Soprattutto se fosse stato istigato a correre, oppure disturbato mentre era alla guida, magari con la visuale ostruita. Tanti particolari che dovranno essere chiariti dall'inchiesta delle forze dell'ordine.
46mila euro di utili
¡ª ?Proprio Matteo Di Pietro ha aperto la societ¨¤ TheBorderline srl con Leonardo Golinelli, lo studente della Bocconi che si trovava a Milano il giorno dell'incidente. I ricavi al 2022 sono di 191 mila euro con spese di 121 mila euro e un utile di 46 mila euro, per una societ¨¤ che realizza campagne di marketing e altri servizi pubblicitari, attraverso le challenge pubblicate sulla pagina YouTube.
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