Inchiesta Qatar: sequestrati 750mila euro a Kaili e altri 17mila a Panzeri

L’ultimo episodio di quella che è stata già definita la più importante storia di corruzione sul palcoscenico europeo fa quasi ridere.?

Riguarda il padre di Eva Kaili, la vicepresidente del Parlamento Europeo sospesa. Quando la polizia lo ha visto lasciare in tutta fretta il lussuoso albergo di Bruxelles dove dormiva con in mano una valigia, in un istante gli è saltato addosso e l’ha bloccato. Nel trolley, l’uomo aveva ben 600 mila euro in banconote da 50.?

le perquisizioni degli scorsi giorni

Questa enorme cifra va ad aggiungersi agli altri 150 mila euro trovati in banconote da 20 e 50 euro negli scorsi giorni, nell’abitazione della Kaili assieme a più regali di valore. Tutti, pare, ricevuti in regalo dal Qatar. E proprio questi ritrovamenti sono stati le prove che hanno portato la polizia a parlare di ?flagranza di reato? fino a far decadere l’immunità parlamentare della Kaili e farla arrestare.

il denaro in casa panzeri

Un’indagine che - come sappiamo - riguarda anche e in particolar modo l’ex parlamentare a Bruxelles Pd Antonio Panzeri, sua moglie e sua figlia (fermate e mandate ai domiciliari in Italia), oltre a quelli del compagno della Kaili, Francesco Giorgio e del segretario dell’ong No peace without justice, Niccolò Figà Talamanca. Proprio nel residence in cui Panzeri vive a Bruxelles, la polizia ha trovato in due sacchi banconote da 20 e 50 euro per un ammontare di altri 600 mila euro. La caccia all’oro, poi, è continuata oggi, quando la Guardia di finanza ha trovato altro denaro nell’abitazione di Panzeri a Calusco d’Adda, in provincia di Bergamo: 17mila euro. Qui, al momento, la moglie Maria Dolores Colleoni e la figlia di Panzieri, Silvia, stanno scontando gli arresti domiciliari. Il 19 e 20 dicembre sono state fissate le udienze per discutere della loro consegna al Belgio per procedere con il processo.

le parole di roberta metsola

Nelle scorse ore, poi, sulla vicenda è intervenuta la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola: "Non ci sarà impunità. Per nessuno. I responsabili troveranno questo Parlamento dalla parte della legge - ha detto -. Sono orgogliosa del nostro ruolo e della nostra assistenza in questa indagine. Non ci sarà da nascondere la polvere sotto il tappeto. Verrà avviata ?un’indagine interna per esaminare tutti i fatti relativi al Parlamento e per vedere come i nostri sistemi possono diventare ancora più impermeabili”.