Bambina morta in auto a Roma, forse il seggiolino era senza anti-abbandono

Il seggiolino su cui era stata assicurata la bambina di 11 mesi, morta in un auto a Roma, non era dotato di sistema d’allarme omologato. Si tratta di un dispositivo anti-abbandono obbligatorio per legge che avrebbe potuto salvare la vita alla piccola.

Gli inquirenti indagano sulle dinamiche che hanno portato il padre della bimba a lasciarla in auto, dove è morta in seguito a un’agonia di diverse ore.

I fatti risalgono al pomeriggio di mercoledì 7 giugno, quando il padre della bambina ha messo in macchina la figlia per portarla all’Asilo Nido “Luinetti" in zona Cecchignola, una struttura del Ministero della Difesa che ospita i figli dei dipendenti.

Tuttavia, la bambina non è mai giunta a destinazione. Solo la madre, moglie del carabiniere, si è accorta della sua presenza in macchina; e alla sua vista ha iniziato a urlare. Purtroppo, ogni tentativo di rianimare la bimba si è rivelato inutile, a causa delle alte temperature a cui è stata a lungo sottoposta.

Il meccanismo è obbligatorio su autovetture, autocarri e camion e interessa chiunque viaggi con un bambino in auto, da 0 a 4 anni. Sia su veicoli con targa italiana condotti da residenti in Italia o da residenti all’estero, sia su veicoli con targa estera su un veicolo guidato da residenti in Italia.

Tuttavia, in questo caso, non c’è stato un utilizzo corretto, ed è su questo aspetto che gli inquirenti stanno cercando di far luce, così da comprendere se ci sono state negligenze o disattenzioni da parte dei genitori della bambina.

?Al momento, l'uomo è iscritto nel registro degli indagati per il reato di abbandono di minore, un atto dovuto per consentire lo svolgimento delle indagini.