Festa della donna: perché si celebra l'8 marzo? La storia della Giornata internazionale della donna

Perché l'8 marzo si celebra la Festa della donna? Storicamente, fu il Partito Socialista americano nel 1909 il primo a lanciare l'idea di una giornata dedicata all'importanza delle donne all'interno della società che in effetti venne celebrata il 23 febbraio di quell'anno. La proposta travalicò i confini nazionali e venne ripresa dall'attivista Clara Zetkin nel 1910 durante la seconda Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste tenutasi a Copenaghen, in Danimarca. L'intenzione della politica tedesca era anche quella di?commemorare la morte nell’incendio di una fabbrica tessile di New York, la Cottons, avvenuta l’8 marzo del 1908, di un gruppo di operaie. Ma in realtà di quell’incendio non vi è traccia documentata. Nella Grande Mela qualche anno dopo ci fu però un altro rogo in una fabbrica di confezione, la Triangle, il 25 marzo 1911 che causò la morte di 146 persone (123 donne e 23 uomini), per la maggior parte giovani immigrate italiane ed ebree dell’Europa orientale. E dopo quel tragico evento, furono varate nuove leggi sulla sicurezza sul lavoro e crebbero notevolmente le adesioni alla International Ladies' Garment Workers' Union, oggi uno dei più importanti sindacati degli Stati Uniti.?

la giornata internazionale dell'operaia

La scelta dell’8 marzo come data in cui “festeggiare” quella che in realtà dovrebbe chiamarsi Giornata internazionale della donna si fonda anche su altri avvenimenti storici.?A San Pietroburgo, l'8 marzo 1917, alcune donne russe comuniste scesero in piazza per chiedere la fine della Prima Guerra Mondiale. Una manifestazione enorme, impattante, che colpì fortemente l’opinione pubblica che chiedeva salvezza per i propri figli e i propri mariti. Qualche anno dopo, precisamente nel 1921 (anno che in Italia corrisponde alla nascita del Partito Comunista Italiano) proprio per ricordare questo evento durante la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste?svoltasi a Mosca, fu stabilito che l'8 marzo dovesse diventare la Giornata internazionale dell'operaia.

la giornata internazionale della donna

In Italia la prima giornata internazionale della donna si è svolta nel 1922, ma il 12 marzo e non l'8. Per arrivare all’allineamento con la festa di origini russe saranno necessari alcuni decenni. Nel settembre 1944 a Roma è stata istituita l’UDI, Unione Donne Italiane, e si è deciso di celebrare il successivo 8 marzo la giornata della donna nelle zone liberate dell'Italia. Arrivati agli anni ‘70, invece, con la nascita del movimento femminista per come lo conosciamo oggi, una manifestazione in particolare segnò la storia della celebrazione. L'8 marzo 1972, in Piazza Campo de' Fiori a Roma, si svolse una manifestazione tutta al femminile, durante la quale le donne rivendicavano i loro diritti tra cui la legalizzazione dell’aborto, ottenuta nel 1978 con la legge 194. Nel 1975, invece, sono state le Nazioni Unite a istituire?l'Anno Internazionale delle Donne: così, l'8 marzo di quell'anno i movimenti femministi di tutto il mondo manifestarono per ricordare l'importanza dell'uguaglianza dei diritti tra uomini e donne, e due anni dopo, nel 1977, è stata istituita una volta per tutte la Giornata Internazionale della Donna.

la mimosa

Ma perché proprio la mimosa è il simbolo della Giornata Internazionale della Donna fin dal 1946? La scelta del fiore, ancora una volta, ha le sue radici nelle rivendicazioni politiche delle donne italiane dell’epoca. Due delle più famose iscritte all'UDI, infatti, proposero di adottare questo fiore per la Giornata Internazionale della Donna. Non parliamo di due donne a caso, ma di Rita Montagnana, prima moglie di Palmiro Togliatti, storico segretario del Partito Comunista Italiano, e Teresa Mattei, una partigiana, parlamentare eletta all’assemblea costituente e pedagogista. La decisione fu messa ai voti e le donne dell'UDI votarono all'unanimità per questo fiore. Bello e insolito, la mimosa è l'unico fiore che fiorisce a marzo ed è economico, quindi può essere regalato da tutti.