Elon Musk ¨¨ tornato a far parlare di s¨¦ nelle ultime ore, e anche stavolta per motivi tutt'altro che positivi. Twitter, il social network acquisito dal CEO di Tesla una manciata di mesi fa, naviga in pessime acque e i licenziamenti sono quasi all'ordine del giorno. Solo pochi giorni fa l'attuale CEO di Twitter, ormai in cerca di un sostituto, aveva inviato un'altra serie di email per comunicare i nuovi tagli, riducendo di un ulteriore 10% la forza lavoro rimasta in azienda.
Anche chi non ha ricevuto quell'ultima famigerata email, per¨°, si ¨¨ ritrovato impossibilitato ad accedere, da remoto, ai server di Twitter. ? accaduto a circa 200 dipendenti, incerti sul proprio futuro in attesa di una comunicazione ufficiale da parte dell'azienda. Tra questi c'era anche Haraldur Thorleifsson, che dopo nove giorni di mancata risposta da parte di Twitter ha deciso di chiedere direttamente, attraverso il social network, a quello che a tutti gli effetti poteva essere ancora il suo capo, Elon Musk in persona.
Thorleifsson, affetto da oltre 20 anni da distrofia muscolare, ha chiamato in causa Elon Musk in pubblico, ma quello che non si aspettava era di essere deriso dal CEO di Tesla, arrivato addirittura a mettere in dubbio la sua disabilit¨¤. Questo ¨¨ il messaggio con Musk, in pubblico, ha risposto ad Haraldur Thorleifsson: "La verit¨¤ ¨¨ questo ragazzo, che ¨¨ benestante, non lavora davvero e rivendica come scusa di avere una disabilit¨¤ che gli impedisce di digitare con i tasti ma non di twittare. Non posso dire di avere molto rispetto per lui".
Al messaggio in pubblico di Musk, che ha attirato sul CEO di Twitter una vera e propria tempesta da parte degli utenti della piattaforma, ha fatto seguito anche la mail con cui si comunicava a Thorleifsson l'effettivo licenziamento da Twitter.
Dopo esser stato travolto dagli insulti, Musk ha provato a correre ai ripari, scusandosi pubblicamente con l'uomo: "Voglio scusarmi con Halli per non aver compreso la situazione. Mi ero basato su quello che mi era stato riferito e che non corrispondeva al vero. Ora sta valutando se rimanere a lavorare per Twitter".
Di fronte a questa clamorosa gaffe, e al rischio che l'azienda sia davvero ad un passo dal chiudere i battenti, Thorleifsson ha preferito cogliere l'occasione per concentrarsi su altro, come raccontato dall'uomo, residente in Islanda, sempre via Twitter: "Aprir¨° presto un ristorante a Reykjavik, lo chiamer¨° in onore di mia madre".
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