Gli ultimi aggiornamenti sul sisma in Turchia e Siria: lo sforzo dei soccorritori, gli aiuti internazionali e il bilancio delle vittime
AGGIORNAMENTO 15.30
¡ª ?? salito a 11.200 il bilancio delle vittime del terremoto in Turchia e Siria mentre gli sforzi dei soccorritori proseguono senza sosta ormai da giorni. Col passare delle ore le speranze di recuperare ancora in vita le persone che risultano disperse si affievoliscono sempre di pi¨´, ma a dare forza ai soccorritori giunti da ogni parte del mondo ci sono incredibili salvataggi come quello di una bimba di 18 mesi estratta viva dalle macerie 56 ore dopo la forte scossa che aveva fatto crollare la palazzina in cui si trovava nel sud della Turchia.
Anche il bilancio delle persone rimaste ferite si aggrava di ora in ora: i dati ufficiali parlano di oltre 37mila feriti, mentre le persone rimaste senza casa tra la Siria e la Turchia sarebbero gi¨¤ 298mila.
La terra, intanto, continua a tremare: oggi pomeriggio alle 14.11 ora locale, una scossa di magnitudo 5.3 ¨¨ stata registrata con epicentro a Dogansehir, nella provincia turca di Malatya.
Aggiornamento 12:30
¡ª ??Sale a 9500 il bilancio delle vittime del terremoto in Turchia e Siria, oltre 6900 registrati finora in Turchia e 2500 in Siria. Ogni tanto spuntano anche notizie positive come un bimbo di 8 anni estratto vivo dopo 52 ore, cos¨¬ come altri estratti ancora vivi dalle macerie. Il Papa invoca solidariet¨¤ per le zone colpite dal sisma
A due giorni dal devastante terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria, si aggrava ulteriormente il conto delle vittime: oltre 8300 le vittime secondo il bilancio stilato sulla base di fonti ufficiali e mediche. Un dato purtroppo ancora destinato a salire, sia per le migliaia di feriti che per gli edifici crollati sotto cui ci sarebbero ancora persone intrappolate. La scossa di magnitudo 7.9 che nella notte tra il 5 e il 6 febbraio ha colpito la zona ¨¨ stata di proporzioni catastrofiche.
Alessandro Amato dirigente dell'Ingv (Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia) ha spiegato al Corriere della Sera come nella zona la situazione sismica ¨¨ critica "l'energia accumulata negli anni richiede tempo per essere liberata come dimostra il continuo ripetersi di scosse" proseguite con un livello di 4.7 nella scala Richter. "Si guarda con apprensione alla faglia a soli 20 chilometri da Istanbul" aggiunge il ricercatore "dove la gente vive in una condizione di rischio aspettando un Big One come in California".
Ancora nessuna notizia di Angelo Zen, l'italiano di Saronno ma residente in Veneto che si trovava per lavoro a Kahramanmaras, citt¨¤ da un milione di abitanti "grande come Torino" ha detto ieri il ministro Tajani e che ¨¨ stata epicentro del sisma. Zen ¨¨ un tecnico specializzato in macchinari per l'oreficeria e i suoi familiari non hanno sue notizie da domenica.
Gli Stati Uniti si sono detti pronti ad aiutare le popolazioni colpite anche in Siria ma senza collaborare con il governo di Damasco di Assad. Il Segretario di Stato Antony Blinken ha sottolineato che gli aiuti andranno "al popolo siriano non al regime". Infatti gli USA hanno rifiutato ogni normalizzazione delle relazioni con il presidente siriano Assad che al contrario, dopo la riconquista della maggior parte del paese ha ripristinato i rapporti diplomatici con molti paesi arabi e la Turchia.
I lavori di ricerca nelle zone colpite vanno avanti senza sosta. Secondo l'Unicef sotto le macerie potrebbero esserci migliaia di bambini, soprattutto in Siria. E proprio da l¨¬ arriva una piccola buona notizia. Sotto una palazzina crollata ¨¨ stata trovata viva una neonata, ancora attaccata alla mamma, purtroppo morta, dal cordone ombelicale. Oltre alla madre, anche il padre, le tre sorelle e un fratello sono morti sotto il crollo del palazzo di quattro piani. Un miracolo scoperto quando i soccorritori avevano ormai perso ogni speranza vedendo la distruzione di quella casa. Aiuti che arrivano da tutto il mondo: serbi e kosovari che arrivano insieme, giordani, malesi, israeliani, e gli italiani con 3 medici, 8 infermieri e 50 vigili del fuoco. Tutto il mondo mobilitato per questa immane tragedia.
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