"I miei obiettivi sono pi¨´ grandi di me. Davanti a me ho un paglione gigantesco ma lontanissimo. Voglio arrivare lontano ma senza dare nulla per scontato, non inseguendo la hit, il mio desiderio ¨¨ una freccia che raggiunga lo scopo e faccia centro". Abbiamo incontrato Gaudiano, vincitore a Sanremo nelle nuove proposte. ? un ex arciere, con il mano l’arco olimpico di Paolo Caruso, prestato per un paio di fotografie, ¨¨ a proprio agio e padrone della situazione, sembra non abbia smesso mai. Lo stop a 16 anni poi la musica. Si racconta in questa intervista che ci ha rilasciato a Roma il giorno del concertone del primo maggio. E con l’uscita del nuovo singolo “Rimani”, proprio in questi giorni, Gaudiano ¨¨ tra le voci pi¨´ belle del nuovo panorama musicale italiano.
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Dal tiro con l'arco al palco di Sanremo: ecco come Gaudiano ha fatto centro
Il vincitore di Sanremo giovani proposte ¨¨ un ex arciere: "Era bello, gli allenamento outdoor, la pista olimpica. Il mio obiettivo? Una casa con un grande terrazzo o un giardino che mi permetta di mettere un paglione per l’arco che comprer¨°..."
Categoria ragazzi e allievi, a noi risultano tre gare indoor 2 nella categoria ragazzi e 1 allievi con arco olimpico e arco nudo. Siamo risaliti anche alla tua societ¨¤ la “Dauna Arcieri di Capitanata”. Ricordi?
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"Un periodo bellissimo legato al rapporto con mio padre che mi accompagnava agli allenamenti, alle gare, mi seguiva molto nella pratica i questa disciplina. ? un periodo che io associo alla spensieratezza che crescendo si ¨¨ persa. Mi piaceva fare tiro con l’arco, mi permetteva di distrarmi in quelle due ore al giorno, per tre volte alla settimana. Ecco pap¨¤ e spensieratezza, il fatto di poter pensare ad un obiettivo senza avere la pressione di doverlo raggiungere".
Ma come ci sei avvicinato a questo sport? "
"Attraverso, la scuola, un amico. Durante una fiera sportiva. Il tiro con l’arco ¨¨ una disciplina inclusiva che permette di allenarsi tutti insieme, atleti normodotati con atleti con disabilit¨¤, sotto il punto di vista dell’integrazione viene spesso accolta da queste fiere. Mi trovavo a Foggia, la mia citt¨¤, e per caso mi sono avvicinato ad una societ¨¤ che esponeva, ricordo ancora Gaetano uno dei miei allenatori che era l¨¬ a fare una dimostrazione, provai e m’innamorai del tiro con l’arco. Gi¨¤ dopo una settimana ero in palestra. La palestra dell’Istituto tecnico Rosati, a praticare e ad allenarmi. Era bello, era bella l’atmosfera, gli allenamento outdoor, la pista olimpica. Tutto ci¨° che era intorno mi appassionava, le gare per me erano delle scampagnate con incontri di molte persone e la condivisione dello sport e di quello spazio che in quel momento era nostro. Tutto era magnifico. Il tiro con l’arco dovrebbero provarlo tutti, ¨¨ qualcosa di magico.
E comprasti un arco.
"S¨¬ mio padre me lo regal¨°, dopo il consiglio del mio allenatore. Per il contesto competitivo. Avevo comprato un arco rosso e ho approfondito sia la conoscenza dell’arco olimpico sia dell’arco nudo".
Hai interrotto la pratica nel 2005. Nel 2004 Galiazzo vinceva l’oro ad Atene.
"Ricordo benissimo quell’Olimpiade. S¨¬, interruppi per una scelta che non volevo fare, ma alla quale fui obbligato. Gli impegni scolastici. Oggi me ne dispiaccio, ho una consapevolezza diversa. Sono sicuro che in futuro trover¨° il tempo per praticarlo per passione".
Sei passato dal tiro con l’arco alla chitarra.
"S¨¬, tra l’altro l’impugnatura ¨¨ pi¨´ o meno la stessa. Pensa ogni tanto faccio delle fotografie con la chitarra e la impugno come stessi per scoccare una freccia. Ma la similitudine la ritrovo anche nel momento della pubblicazione di un brano, quello ¨¨ il momento di tensione, l’attimo in cui tu tendi la freccia. Ormai ¨¨ tutto pronto, il prodotto ¨¨ finito e confezionato, devi solo centrare l’obiettivo. E per centrare l’obiettivo devi avere lo stesso tipo di concentrazione e dedizione che c’¨¨ nello sport e nel gesto, bellissimo, dello scoccare la freccia: dalla preparazione, alla tensione al rilascio".
Cos¨¬ hai centrato l’obiettivo di Sanremo.
"S¨¬, non me lo sarei mai aspettato. Il bersaglio ¨¨ dallo zero al dieci. Mi aspettavo di centrare la zona del rosso, fra il sette e l’otto, ma non di centrare il dieci".
Torneresti a tirare?
"Assolutamente, ¨¨ stata la mia passione. Ho un obiettivo: una casa con un grande terrazzo o un grande giardino che mi permetta di mettere un paglione per l’arco che comprer¨°, un arco scuola sicuramente, per tirare in totale sicurezza".
Per chiudere. Tokyo 2020-2021. Ci siamo. Un po’ come te in attesa sul palco di Sanremo. Cosa ti senti di augurare alla nazionale.
"Confido in loro, far¨° il tifo. Ma questo periodo ¨¨ ancora pi¨´ importante, auguro a loro di esserci e di vincere. In fondo l’Olimpiade ¨¨ come il palco di Sanremo per me, con la differenze che la nazionale del tiro con l’arco ¨¨ una vera Big".
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