Il segreto di Yuri Romanò: “Mangio 100 grammi di pasta a merenda prima delle partite”

Laureata in scienze della nutrizione, Anna Danesi ha raccontato a Gazzetta Active come è strutturata la dieta di un giocatore di pallavolo, soprattutto nelle giornate in cui si gioca di sera, come quasi sempre accade all’Italia sia nell’Europeo femminile che in quello maschile che scatta oggi, lunedì 28 agosto, a Bologna contro il Belgio. Al pomeriggio c’è la merenda. E nella formazione di Fefè De Giorgi – gli azzurri sono campioni d’Europa e campioni del mondo in carica – c’è chi intorno alle 16, prima di andare al palazzetto per la partita, ha bisogno di un bel piatto di pasta. Lui si chiama Yuri Romanò, ha 26 anni, è l’opposto della Gas Sales Bluenergy Piacenza e della Nazionale. E, a giudicare dai punti che abitualmente mette a segno, guai a toccargli quel piatto di pasta.?

Yuri Romanò e la merenda speciale

“In realtà – racconta – è un’abitudine che avevo consolidato nel club, soprattutto prima delle partite a Piacenza perché mangio a casa. Nel primo ritiro azzurro di quest’anno ho chiesto al dottore se si poteva avere un po’ di pasta al pomeriggio e lui ha acconsentito. E anche un po’ di compagni ne hanno approfittato e mi hanno seguito”. La porzione è di “almeno 100 grammi, anche perché a pranzo e a cena ne mangio 180-200 (ride, ndr). D’altronde, non faccio fatica a digerirla, mi dà energia, non mi appesantisce, mi riempie e mi fa affrontare al meglio la partita. E, soprattutto, con la classica merenda non arrivo fino a sera”. E allora, a partire da questa estate, negli alberghi che ospitano la Nazionale maschile in occasione delle partite, lo chef è avvertito. Intorno alle 16 deve preparare almeno mezzo chilo di pasta in bianco perché, piano piano, anche qualcun altro ha cominciato a preferirla alla più tradizionale crostata, succo di frutta e caffè.?

la dieta di Yuri romanò

Il fisico è perfetto, i muscoli ben in evidenza “e mi piace così”, scherza l’opposto azzurro, orgoglioso di avere “un metabolismo pazzesco”. La dieta di tutti i giorni non è fiscale, ma è attenta. “Oltre alla pasta che non può mancare mai, né a pranzo, né a cena, abbino sempre un secondo di carne, pesce oppure legumi e verdure che, di solito, mangio crude a pranzo e cotte a cena. E poi ci sono le merende varie prima degli allenamenti”, che in Superlega solitamente sono al mattino e nel pomeriggio, quasi mai troppo tardi. Ma anche la pizza non può mancare: “Mi piace un sacco e me la concedo ogni tanto. Il mio metabolismo mi permette anche di mangiare anche un po’ di cibo spazzatura di tanto in tanto”.?

niente fai da te

“A partire dal secondo anno di Siena (la stagione 2020/2021, quella della pandemia e del pane fatto in casa, ndr), ho cambiato la mia dieta e cominciato a prestare un po’ più di attenzione alla mia alimentazione che, fino a quel momento, era molto più disordinata. Col tempo, ho iniziato a vedere anche tanti miglioramenti sul fisico e da allora, non dico che mi sono fissato, ma quasi… (e scoppia a ridere, ndr). Diciamo che sono attento, dai!”. Il lavoro fisico, invece, è quello previsto e programmato dai preparatori atletici di Piacenza e della Nazionale: “Seguo scrupolosamente le loro indicazioni, sia in palestra pesi che al palazzetto. Mi piacciono tutti gli sport, vorrei anche praticarne qualcun altro, ma avrò tempo per farlo quando smetterò di giocare a pallavolo. Per ora li guardo in tv e, compatibilmente con la pallavolo, cerco di non perdermi nessuna partita dell’Inter”.