A tu per tu con Luisa Finotti, nutrizionista ed esperta nel miglioramento delle performance psicofisiche, che segue la sciatrice bergamasca e diversi atleti professionisti
Con una medaglia dĄŻoro da difendere (o come direbbe lei, da conquistare),?Sofia Goggia ¨¨ arrivata a Pechino con qualche giorno di ritardo rispetto al resto della spedizione italiana, per continuare il programma di recupero dopo lĄŻinfortunio di Cortina (microfrattura della testa del perone e lesione parziale del legamento crociato del ginocchio sinistro) e tornare in pista. I primi giorni in Cina non sono stati facili, sono trascorsi tra molti alti e bassi, ma adesso, dopo la prova in discesa, sembra che Sofia possa essere in pista per difendere il titolo. In un lavoro totalizzante, che va oltre i semplici allenamenti. Gazzetta Active ne ha parlato con Luisa Finotti, nutrizionista ed esperta nel miglioramento delle performance psicofisiche che segue la sciatrice bergamasca e diversi atleti professionisti (tra cui lĄŻazzurro Alex Vinatzer).?
Come ha trovato Sofia dopo lĄŻinfortunio?
"? una macchina da guerra nel perseguire i propri obiettivi. Spesso chi deve recuperare da un infortunio ha tempi pi¨´ lunghi del previsto, anche perch¨Ś oltre alla risposta del fisico ci sono da considerare altri fattori, come i riflessi psicologici. Sofia ha dimostrato la sua tenacia ancora una volta".?
In cosa consiste il lavoro fatto con lei?
"Conosco Sofia ormai da qualche anno e mi occupo del miglioramento delle sue prestazioni psicofisiche con il progetto BioTekna Performance (condiviso con lĄŻingegner Dario Boschiero, il fondatore, ndr). Si tratta di un sistema multidisciplinare che, con operazioni mirate, porta a modificare lo stile di vita con azioni di biofeedback respiratorio, interventi nutrizionali e fisico-motori. Misuriamo una serie di parametri a livello costituzionale per definire la composizione in percentuale di ossa, muscoli e grasso e poi studiamo la parte di sistema nervoso autonomo, tutto ci¨° che non dipende dalla nostra volont¨¤, scattando una fotografia allĄŻatleta grazie ai dati raccolti. A quel punto la dotiamo di sensori, per fare attivit¨¤ concordate e utili ad avere informazioni quotidiane monitorate con analisi continuative. Cos¨Ź cerchiamo di comprendere la sua adattabilit¨¤, la qualit¨¤ che poi la fa eccellere. Si tratta di un lavoro che abbiamo incrementato nellĄŻultimo periodo, per provare ad accelerare il recupero in vista dei Giochi".
Ha parlato di sensori. Cosa intende?
"Sono dispositivi utilizzati dallĄŻatleta per cinque minuti a sessione, pi¨´ volte al giorno, collegandoli al proprio sistema nervoso autonomo per un allenamento di biofeedback respiratorio. Ci permettono di avere un quadro puntuale, costante e aggiornato delle sue condizioni".?
Come entra in gioco la nutrizione?
"Con il concetto di circadianit¨¤, termine di origine latina che significa ĄŽintorno al giornoĄŻ (da circa diem, ndr). Si basa sui ritmi di sonno e veglia, considerando che ogni essere vivente ha un proprio orologio biologico. Quando unĄŻonda luminosa colpisce la nostra retina, induce un segnale neuronale che attiva i nuclei soprachiasmatici dellĄŻipotalamo, dove risiede il cosiddetto Master Clock e da qui partono messaggi ormonali destinati al resto del corpo. Ogni organo possiede un clock periferico sincronizzato dal segnale centrale, che funge da metronomo. Agendo con la luce, il Master Clock mette in equilibrio il metabolismo e il sistema ormonale. Significa che, per la quantit¨¤ di luce, il momento pi¨´ importante per un essere umano ¨¨ la mattina. La nutrizione si innesta qui, per esempio con un pasto come la colazione fatto in maniera abbondante, perch¨Ś compreso nella parte della giornata in cui lĄŻorganismo ha bisogno di maggiore energia. Lo sciatore, gareggiando soprattutto la mattina, svolge unĄŻattivit¨¤ che rispetta in pieno questi ritmiĄą.?
Cosa cambia dopo un infortunio e con unĄŻattivit¨¤ di recupero da svolgere?
"Si imposta un protocollo nutrizionale antinfiammatorio. Dal punto di vista fisiologico, lĄŻessere umano ha un ph del fluido extracellulare, compreso il plasma sanguigno,? regolato tra 7.32 e 7.42 da sistemi tampone, dal sistema respiratorio e dal sistema renale. LĄŻalimentazione aiuta il recupero, perch¨Ś vengono inseriti alimenti alcalinizzanti nel piano alimentare. Parliamo per esempio di frutta, verdura o cibi ricchi naturalmente di tamponi, con riduzione in contemporanea di proteine animali, che spostano il ph verso lĄŻacido. Tra lĄŻaltro, evidenziato da studi recenti, il cambiamento di ph extracellulare verso lĄŻacidosi aumenta anche lĄŻinfezione da SARS-CoV-2, per cui unĄŻalimentazione di questo genere aiuta a impedire o limitare lĄŻingresso del virus nelle cellule. Sofia segue questa regola tutto lĄŻanno, oggi con ancora pi¨´ attenzione".?
ComĄŻ¨¨ stato per lei ricominciare ancora una volta?
"? una situazione diversa rispetto ad altri infortuni del passato. Stavolta non si ¨¨ mai fermata, partendo subito con la fisioterapia, lavori in acqua e in palestra. E poi, aiuta avere lĄŻevento pi¨´ importante a portata di mano. Non cĄŻ¨¨ tempo per pensare".
Quali sono le sensazioni?
"Con la sua forza di volont¨¤ e la sua grinta pu¨° tutto, ce lo ha gi¨¤ insegnato. Non dico altro per scaramanzia, nel suo sport sono tante le variabili da considerare".
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