Il passare del tempo spaventa gli atleti: eppure, con qualche accorgimento, possiamo limitare al minimo gli svantaggi dati dagli anni che scorrono veloci
[tps_title]L'et¨¤ spaventa[/tps_title]
A partire dai trentĄŻanni di et¨¤, lĄŻorganismo umano inizia il suo lento declino. A quarantĄŻanni ci¨° che cambia in maniera significativa sono i tempi di recupero tra una giornata e lĄŻaltra, oltre che tra una seduta di allenamento e lĄŻaltra. Anche la prestazione sportiva potrebbe venire meno rispetto agli anni precedenti, specialmente dai cinquantĄŻanni in su. Si tratta di un evento del tutto fisiologico che non deve spaventare o buttar gi¨´ di morale. Anzi, la bella notizia ¨¨ che con qualche accorgimento ¨¨ possibile rallentarlo. Scopriamo come.
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[tps_title]Quali cambiamenti[/tps_title]
Per comprendere quali strategie adottare, ¨¨ necessario conoscere come si modifica lĄŻorganismo. La riduzione della performance legata allĄŻet¨¤ infatti ¨¨ correlata ad alcuni cambiamenti metabolici, quali una riduzione della massa muscolare per diminuzione fisiologica della sintesi di ormoni anabolici, decremento della capillarizzazione di alcuni tessuti, calo del sistema immunitario per aumento dello stress ossidativo, diminuzione del metabolismo basale. Secondo queste premesse, analizzando i dati riportati in letteratura scientifica, si registra una riduzione pi¨´ ampia della capacit¨¤ di esprimere forza e velocit¨¤. Sono pertanto peggiorate le espressioni di potenza. Al contrario, la capacit¨¤ di endurance si riduce in misura inferiore. Per questo motivo i record delle categorie master sono soggette ad un minor gap nelle specialit¨¤ di endurance rispetto alle discipline di potenza.
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[tps_title]Strategie nutrizionali[/tps_title]
Apporto proteico
La quantit¨¤ e la tempistica dellĄŻassunzione di proteine nella dieta sono importanti per contenere la perdita del tono muscolare e dellĄŻespressione di forza. EĄŻ fondamentale assumere il fabbisogno di proteine dallĄŻalimentazione che devĄŻessere calcolato secondo la fascia di et¨¤, la massa muscolare e lĄŻattivit¨¤ sia quotidiana che sportiva. EĄŻ bene preferire quelle ad alto valore biologico, ricche in aminoacidi essenziali, come la bresaola, le carni bianche, il pesce e lĄŻalbume. Non ¨¨ tutto. Altrettanto importante ¨¨ suddividere il fabbisogno di proteine in ogni pasto e in ogni spuntino, evitando di concentrarlo in un unico momento della giornata. I principi della strategia alimentare Zona possono essere di supporto in questĄŻottica.
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[tps_title]Le altre[/tps_title]
Capillarizzazione del muscolo, flusso sanguigno, capacit¨¤ sistema cardiovascolare e diminuzione stress immunitario.
Essenziale apporto acidi grassi omega-3 a catena lunga ricchi in EPA e DHA e di polifenoli dalla dieta (ed eventuale integrazione, senza eccessi), sia per la loro efficacia secondo azione indistinta, sia abbinati in particolare per rallentare il fisiologico invecchiamento, mantenere il microcircolo a livello periferico, contenere lĄŻinfiammazione silente, favorire i recuperi e sostenere la salute del miocardio (muscolo del cuore).
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