Gesto atletico che si compie in pochi secondi, muscolatura molto sviluppata, metabolismo di tipo anaerobico: ecco il fabbisogno di nutrienti e i cibi utili per chi pratica questo tipo di sport
[tps_title] L'impegno negli sport di potenza[/tps_title]
Negli sport di potenza, il gesto atletico si compie in una manciata di secondi: la forza dellĄŻatleta esplode rapidissima, dando vita alla massima prestazione possibile.
La potenza si pu¨° esprimere con un grande impegno impulsivo come nei lanci ¨C disco, giavellotto - o con un impegno propulsivo, ad esempio quello di uno sprinter nei 100 metri piani o quello di un ciclista nelle prove di velocit¨¤ su pista o ancora con una propulsione contro gravit¨¤ come nei salti - in alto, in lungo - ed infine anche con un impegno massimale esclusivamente di forza come nel sollevamento pesi.
Gli atleti delle discipline di potenza hanno una muscolatura molto sviluppata: fibre muscolari corte, potenti e rapide ed il metabolismo energetico che coinvolgono ¨¨ di tipo anaerobico alattacido, che non prevede l'utilizzo di ossigeno e non produce acido lattico, ma ¨¨ in grado di funzionare efficacemente solo per alcuni secondi.
(continua nella prossima scheda)
[tps_title]Il fabbisogno di nutrienti[/tps_title]
LĄŻenergia necessaria per questo tipo di prestazioni in realt¨¤ non ¨¨ molto elevata, ma deve essere di pronto utilizzo per fornire carburante adeguato nel minor tempo possibile. Oltre ai carboidrati complessi ¨¨ quindi importante consumare anche degli zuccheri semplici che contribuiscono a fornire questo tipo di energia rapida.
Per sostenere il potenziamento delle masse muscolari, anche lĄŻapporto proteico dovr¨¤ essere soddisfacente, non tanto eccedendo nelle quantit¨¤, quanto piuttosto variando la qualit¨¤ delle proteine assunte fra quelle di provenienza animale da carne, pesce, latte e latticini, uova e quelle di provenienza vegetale, (soprattutto da ceci, fagioli, soia, mandorle, quinoa). In particolare lĄŻassociazione di legumi e cereali (pasta e ceci, pasta e fagioli, riso e lenticchie) assicura la presenza di tutti gli aminoacidi essenziali come nelle proteine animali.
Attenzione anche alla corretta distribuzione degli apporti in funzione del timing e della tipologia di allenamento: ¨¨ infatti noto ad esempio che lĄŻassunzione di proteine dopo lĄŻallenamento favorisca la sintesi proteica, o ancora che gli apporti proteici vadano aumentati nei periodi di preparazione generale con potenziamento muscolare e ridotti nei periodi di preparazione pi¨´ tecnica del gesto atletico.
Nella ripartizione dell'Energia Totale Giornaliera (ETG) ¨¨ consigliabile un apporto di carboidrati intorno al 53%, di cui il 18% fornito da zuccheri semplici, mentre lĄŻapporto proteico dovr¨¤ attestarsi intorno al 17% e quello di grassi non dovr¨¤ superare il 30%.
Importante anche lĄŻapporto di nutrienti non energetici, come vitamine e minerali, che sono alla base di molteplici reazioni biochimiche e funzioni enzimatiche indispensabili per una performance ottimale.
(continua nella prossima scheda)
[tps_title]L'idratazione [/tps_title]
Costante riguardo va riservato allĄŻapporto di acqua, anche se in questi sport la singola prestazione non comporta copiose perdite di liquidi, ma ovviamente, soprattutto in allenamento, gli sforzi sono ripetuti e protratti nel tempo, comportando sudorazione e rischio di disidratazione. Per questo, oltre allĄŻapporto giornaliero extrasportivo di acqua di circa 30 ml/Kg, ¨¨ consigliabile idratarsi bene prima dellĄŻallenamento, continuare a bere durante tutta la seduta (non in grandi quantit¨¤ ma a piccoli sorsi regolarmente ogni 10-20 minuti) e proseguire dopo lĄŻallenamento regolarmente almeno nella prima ora.
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