Esercizi indoor, quando l’idratazione ti allena: mai senza sali minerali

[tps_title]Ruolo fondamentale[/tps_title]

Idratarsi e mantenere un corretto stato di idratazione è importante anche quando ci si allena indoor: garantisce la salute dell’organismo, favorisce l’adattamento alle condizioni ambientali e diminuisce la fatica muscolare. Bere acqua con moderazione e frequenza è senza dubbio un’ottima abitudine; in caso di sudorazione profusa però, la sola acqua non basta. Per idratarsi e reidratarsi è necessario assumere anche i minerali maggiormente concentrati nel sudore quali, in ordine di concentrazione per ogni litro di sudore, sodio, cloro, potassio e magnesio.

(continua nella prossima scheda)

[tps_title]Perché la sola acqua non basta?[/tps_title]

Assumere soltanto acqua diluirebbe eccessivamente il volume plasmatico: si andrebbe incontro al severo rischio di iponatremia, una condizione di carenza di sodio nel siero, inferiore a 135 mmol/L.? L'iponatremia è la più comune alterazione dei fluidi corporei e del bilancio elettrolitico riscontrata nella pratica clinica e in ambito sportivo: attenzione, essa limita anche l’assorbimento dell’acqua a livello delle membrane intestinali. In pratica l’acqua pura è assorbita meno velocemente rispetto all’acqua con sodio.

Ci sono inoltre alcuni tipi di zuccheri che sono sodio-dipendenti: un ulteriore motivo per fare attenzione in caso di abbondante sudorazione ad assumere acqua e minerali o perlomeno acqua arricchita in sodio e cloro. Questo infatti potrebbe ridurre il rischio di stress intestinali durante le competizioni. Infine, il sodio ed il cloro sono circa il 50% in più nel sudore di un atleta non acclimatato.

(continua nella prossima scheda)

[tps_title]L’importanza di allenarsi idratati[/tps_title]

E’ fondamentale curare l’idratazione non solo nelle gare ma anche in allenamento. Un tempo si pensava che resistere alla sete fosse un metodo allenante per adattarsi alle condizioni della competizione: niente di più sbagliato. Allenarsi in stato di scarsa idratazione riduce gli adattamenti agli stimoli dell’allenamento, innescando un più rapido svuotamento delle riserve di glicogeno, catabolismo muscolare oltre che ormonale. Questo accade perché quando le cellule muscolari perdono acqua e minerali, riducono la loro geometria di membrana. Si pensi ad un palloncino, prima gonfio e a seguire sgonfio: si svuota e i lembi sono privi di tono.