Proteine, carboidrati e grassi: ecco come dosarli a tavola per chi fa sport,in modo da migliorare le proprie performance
[tps_title]L'IMPORTANZA[/tps_title]
Oggi chi pratica sport d¨¤ molta pi¨´ importanza allĄŻalimentazione rispetto al passato. E questa ¨¨ unĄŻottima notizia. LĄŻalimentazione infatti ¨¨ uno dei marginal gains che, uniti ai giusti carichi di allenamento e quindi ai recuperi tra le sedute, favorisce lĄŻincremento della prestazione sportiva e riduce il rischio di infortuni, oltre?a?favorire la conservazione del benessere psicofisico. Le conoscenze nel campo della nutrizione del resto, hanno compiuto negli ultimi anni molti passi avanti e ora dunque si possono scegliere i cibi con criteri assai pi¨´ razionali. Scopriamo le principali linee guida della nutrizione sportiva.
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[tps_title]PROTEINE[/tps_title]
LĄŻapporto di proteine ¨¨ indispensabile per ogni disciplina sportiva. Negli sport cosiddetti di forza e potenza, essi costituiscono i Ą°mattoniĄą indispensabili per la costruzione dei muscoli. Negli sport cosiddetti di resistenza, oltre a completare gli stimoli della forza, sono indispensabili a ripristinare i muscoli danneggiati dallo stress dellĄŻesercizio e nelle prestazioni di maggior durata fungono anche da carburante insieme al glucosio, grazie ad un processo che si chiama gluconeogenesi. Ecco perch¨Ś lĄŻapporto di proteine devĄŻessere personalizzato per ogni atleta e periodizzato a seconda dellĄŻobiettivo della stagione agonistica. Una regola valida per tutti: suddividere il proprio apporto giornaliero di proteine, inserendome una porzione ogni volta che si mangia, ovvero nei pasti principali e negli spuntini. Questo permette un miglior assorbimento di tali nutrienti, favorisce la saziet¨¤ e un recupero ottimale.
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[tps_title]CARBOIDRATI[/tps_title]
Quanto ai cibi ricchi di carboidrati, ¨¨ ormai stata abbandonata da tempo la suddivisione ¨C basata su criteri puramente biochimici - in semplici (come gli zuccheri) e in complessi (quali sono gli amidi), ma si fa riferimento semmai alle conseguenze che essi hanno sullĄŻorganismo. Anche in questo caso si considera quanto velocemente essi vengono digeriti e assimilati. Si valuta dunque lĄŻindice glicemico, ossia in pratica si considerano gli effetti che i singoli cibi hanno sullĄŻinnalzamento della glicemia, il tasso di glucosio nel sangue. Per la salute in effetti ormai ¨¨ ben noto che ¨¨ opportuno consumare - in ciascun pasto e in ciascuno spuntino - una quantit¨¤ limitata dei cibi che hanno un alto indice glicemico (per esempio di pane, di riso, di patate, di cereali del mattino, di dolciĄ). Quando invece il riferimento ¨¨ allo sportivo, vanno scelti carboidrati a diverso indice glicemico in relazione al momento dello sforzo, vale a dire se lĄŻassunzione va effettuata prima, durante o dopo la seduta di allenamento o la competizione.
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[tps_title]GRASSI[/tps_title]
Per quanto concerne i grassi, si sa che ¨¨ bene limitare al minimo il consumo di quelli saturi (si trovano principalmente nelle carni), quelli trans (presenti in molte margarine e prodotti da forno) e la maggior parte degli oli vegetali, ricchi in acidi grassi omega-6, dei quali nellĄŻalimentazione odierna, a differenza del passato, cĄŻ¨¨ gi¨¤ un pericoloso eccesso. EĄŻ bene invece utilizzare lĄŻolio extra vergine dĄŻoliva, meglio se a crudo, cos¨Ź come sono utilissimi gli acidi grassi omega-3 a catena lunga, di cui sono ricchi alcuni pesci, alghe e prodotti marini in genere.
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