Il professor Calabrese descrive i benefici della dieta mediterranea per chi conduce una vita sportiva: "Al corpo serve benzina, ma ¨¨ sbagliato sovraccaricarsi"
La dieta mediterranea rappresenta un vero e proprio modello di dieta sana e sostenibile, in grado di anteporsi come fattore determinante di prevenzione, contrastando il rischio di insorgenza di importanti patologie croniche come diabete, ipertensione arteriosa ed obesit¨¤. Lo scrive il sito del Ministero della Salute relativamente al regime alimentare tanto caro agli italiani (e non solo), riconosciuto dall¡¯UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell¡¯Umanit¨¤,?in quanto esempio di ricchezza culturale legata al territorio, alla convivialit¨¤, alla societ¨¤ con l¡¯alimento che si trasforma in un vero e proprio atto di relazione e condivisione. Ma questo modello alimentare ¨¨ adatto agli sportivi? Ce lo spiega il prof. Giorgio Calabrese, specializzato in Scienza dell'Alimentazione, docente universitario, Consulente Scientifico del Ministero della Salute e ricercatore, che ha trattato con noi questo tema a margine di un corso di formazione organizzato dall'Ordine dei Giornalisti del Piemonte (in sinergia con Coldiretti Asti aperto anche agli studenti delle scuole superiori).
la dieta mediterranea
¡ª ?¡°Vengo considerato il padre vivente della dieta mediterranea ¨C sottolinea Calabrese ¨C e posso ribadire che non si tratta di una moda, ma di un insieme di dettami scientifici che noi clinici, dietologi, medici, abbiamo elaborato nel tempo. La dieta mediterranea nasce grazie ad Ancel Keys che indagando sulle abitudini alimentari del Cilento scopr¨¬ che la popolazione locale aveva colesterolo e glicemia bassi, sinonimi di longevit¨¤¡±.
Perch¨¦ la dieta mediterranea rappresenta la soluzione ideale per gli sportivi?
¡°Immaginiamo il motore di un'auto da corsa: oltre a mettere il giusto carburante, ¨¨ necessario che tutti condotti siano puliti e che il sistema sia lubrificato. Lo sportivo necessita di benzina, ma non deve sovraccaricarsi, ad esempio assumendo dosi massicce di proteine: gli sportivi hanno bisogno del 2% in pi¨´ di proteine, di una ricca dose di carboidrati, della giusta quantit¨¤ di grassi soprattutto vegetali.
A proposito delle proteine, sembra che si tenda ad assumerne grandi quantit¨¤.
¡°Si tratta di un grande errore. Le proteine sono il cemento armato della nostra struttura, ma se triplichiamo la quantit¨¤ di questo cemento, la struttura non sar¨¤ pi¨´ solida, anzi, rischier¨¤ di crollare. L'eccesso di proteine imballa i muscoli, che diventano ipertrofici: nell'equilibrio si trova la chiave, non nelle diete sbilanciate¡±.
Quali sono i capisaldi su cui si regge la dieta mediterranea?
¡°Abbiamo bisogno di 5 porzioni al giorno di frutta e verdura di stagione, associate a carboidrati complessi, meglio se integrali e quindi ricchi di fibre, e alle proteine di origine animale e vegetale alternate ai legumi, ricordando che le proteine animali hanno 8-10 amminoacidi essenziali tutti insieme e le vegetali 6. Come condimento, non pu¨° mancare l'olio extravergine di oliva¡±.
Stagionalit¨¤ e contrasto dello spreco e dei rincari: come possiamo contrastare ci¨° che ci propone la grande distribuzione?
¡°Ma ci siamo mai sognati di uscire in bikini in inverno o indossare il giaccone nelle nostre calde estati? E quindi perch¨¦ dobbiamo seguire un meccanismo sbagliato per la scelta di frutta e verdura? Andiamo a comprare dai piccoli produttori, non dalle grandi piattaforme, dovrebbero farlo anche i supermercati per tutelare i consumatori. La filiera corta non ¨¨ una moda, ma una maniera reale per abbassare prezzi e aumentare la qualit¨¤¡±.
A proposito di cultura, a volte si riconduce la dieta mediterranea ad alcuni stereotipi italiani: pizza, abbondante pasta, pane e olio.
¡°Invece la dieta mediterranea propone piccoli pasti differenziati e non ripetitivi. Il grande piatto di pasta ti riempe e non consente di introdurre altri cibi. La giusta quota di pasta, 80 grammi ad esempio, consente di aggiungere 150 grammi di pesce, altrettanti di verdure e un frutto: hai mangiato di tutto e non hai mangiato poco. Sottolineo un concetto che vale sempre: facciamo cultura, non facciamo business¡±.
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