"A livello di alimentazione ¨¨ sempre pi¨´ importante la tracciabilit¨¤ del cibo", ci spiega il dottor Giuseppe Rovera, medico nutrizionista e?coordinatore scientifico della Riabilitazione nutrizionale dell¡¯IRCCS Policlinico San Donato di Milano
Le Olimpiadi di Tokyo 2020 si avvicinano, nonostante i timori da coronavirus. Come si preparano gli atleti? Lo abbiamo chiesto al professor Giuseppe Rovera, medico nutrizionista e?coordinatore scientifico della Riabilitazione nutrizionale dell¡¯IRCCS Policlinico San Donato di Milano. "Oggi la vera novit¨¤ della preparazione degli atleti a livello alimentare riguarda non tanto la composizione della dieta, quanto la provenienza?degli alimenti. C¡¯¨¨ molta ricerca sulla materia prima.?Questo discorso vale anche per le grandi squadre di calcio. La tracciabilit¨¤ di carne, pesce, frutta, verdura, cereali ¨¨ fondamentale. Gli atleti sono seguiti dai loro chef che sanno da dove arriva il cibo. Oggi c¡¯¨¨ una attenzione meticolosa nel mondo dello sport proprio a questo aspetto. Tutto, ovviamente, deve essere biologico, rigorosamente controllato. La qualit¨¤ ¨¨ fondamentale, perch¨¦ se si mangia male la prestazione sportiva peggiora. E questo riguarda ovviamente anche gli atleti che vanno alle Olimpiadi: hanno un¡¯alimentazione molto controllata perch¨¦ cos¨¬ si evitano, tra l¡¯altro, anche i problemi intestinali. Non ci si pu¨° permettere che il microbiota venga alterato da nuove condizioni ambientali e alimentari".
E per quanto riguarda la composizione della dieta??"Le migliori performance arrivano se si segue una dieta bilanciata. Dovendo dare in linea di massima delle quote, si pu¨° dire che il 55 per cento circa delle calorie totali arriva da carboidrati, tra il 20 e il 25 per cento da proteine e il resto da grassi. Non bisogna dimenticare, infatti, che i lipidi contengono anche vitamine importantissime per chi fa sport come la A, la D e la K", sottolinea il professor Rovera, che ricorda come in alcuni casi sia utile ricorrere anche ad implementazioni di vitamina D. "E non bisogna dimenticare, ovviamente, l¡¯idratazione".
La preparazione non riguarda per¨° solo l¡¯alimentazione.?"Il sonno ¨¨ fondamentale: in tutto gli atleti riposano?anche dieci ore, tra sonno notturno e sonno di recupero di giorno. Questo non significa esclusivamente dormire, ma anche riposarsi. Gli atleti, poi, fanno sempre pi¨´ spesso anche meditazione, come la meditazione mindfulness, e utilizzano tecniche di concentrazione, come il riposo calcolato, che migliora la prestazione proprio perch¨¦ aumenta la concentrazione su di essa. Si usano anche tecniche comportamentali che portano ad immaginare la performance e tutte le possibili incognite, in modo da prepararsi senza allenarsi realmente. La preparazione fisica ¨¨ solo una parte del lavoro degli atleti: la performance sportiva varia molto in base al vantaggio psicologico, mentale. La differenza, alla fine, sta l¨¬", chiarisce Rovera.
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