ALIMENTAZIONE
Non rinunciare alla pasta! Soprattutto se fai sport
[tps_title]Una ricarica di carboidrati[/tps_title]
Per comprendere pienamente il valore alimentare della pasta, ¨¨ necessario riferirsi alle acquisizioni scientifiche ufficiali in campo nutrizionale: secondo i LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) redatti dalla Societ¨¤ Italiana di Nutrizione Umana, in un regime alimentare sano ed equilibrato, circa il 45-60% delle calorie assunte nella giornata dovrebbe provenire proprio dai carboidrati, mentre i grassi dovrebbero assicurarne circa il 20-35% e le proteine il restante 10-15%. Come dire che un adulto maschio di media corporatura che pratichi costante attivit¨¤ fisica, consumando mediamente 2800 kcal al giorno, dovrebbe introdurre quotidianamente pi¨´ o meno 340-380 grammi di carboidrati. Al di l¨¤ della quantit¨¤, ¨¨ per¨° importante che questi carboidrati siano della qualit¨¤ giusta: non pi¨´ del 10-15% delle calorie dovrebbe provenire da quelli dai cosiddetti zuccheri semplici, come il fruttosio della frutta, lo zucchero da cucina e il miele, mentre la quota maggiore dovrebbe essere costituita dai carboidrati complessi, tra i quali spicca per importanza lamido. E proprio qui sta il primo elemento di pregio della pasta: non solo ¨¨ in assoluto tra le migliori fonti di amido (quella secca ne contiene circa il 70-75% del suo peso), ma, a differenza di altri prodotti amidacei come il riso e il pane, possiede anche un indice glicemico relativamente basso. In pratica significa che, dopo averla mangiata, non provoca un brusco aumento della glicemia, ma garantisce all'organismo un regolare e prolungato rifornimento di energia, evitando un rilascio troppo violento di insulina, a maggior ragione se si sceglie quella integrale, pi¨´ ricca di fibre.
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[tps_title]Non solo amido[/tps_title]
L'amido, peraltro, non ¨¨ l'unico componente di interesse della pasta: a fronte di un bassissimo apporto di grassi (meno dell'1%), contiene anche una buona quota di proteine (l'11-12% nella pasta secca), sali minerali importanti come il potassio e il fosforo, e fornisce vitamine del gruppo B. Senza dimenticare che ¨¨ anche il veicolo ideale per assumere altri importanti principi nutritivi, attraverso gli ingredienti che l'accompagnano. Va detto infatti che ha poco senso parlare di pasta senza considerare come viene condita, perch¨¦ il sugo pu¨° incidere sul suo profilo nutritivo, migliorandone l'equilibrio e arrivando anche a trasformarla in un completo piatto unico, se abbinata per esempio ai legumi piuttosto che a sughi di carne o di pesce, oppure rendendola un piatto leggero ed estremamente digeribile, se condita semplicemente con delle verdure.
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[tps_title]Una risorsa per chi fa sport[/tps_title]
I carboidrati, sia semplici che complessi, diventano ancora pi¨´ importanti per chi fa sport, e dovrebbero essere assunti sia prima, sia durante sia dopo lattivit¨¤ sportiva. In particolare la pasta ¨¨ un vero jolly per lo sportivo perch¨¦ aiuta a costruire delle buone riserve di glicogeno muscolare ed epatico, che incidono sul rendimento nelle gare e migliorano la resistenza. Un piatto di pasta, cotto al dente e condito con un sugo semplice a base di verdura e pochi grassi, ¨¨ molto digeribile e garantisce energia prolungata prima di un allenamento o una competizione sportiva senza appesantire o causare problemi di digestione. Inoltre, pi¨´ si pratica attivit¨¤ sportiva e pi¨´ cresce il fabbisogno di carboidrati, che aumenta in proporzione maggiormente rispetto a quello di altri nutrienti (come per esempio le proteine, il cui fabbisogno aumenta solo leggermente nel caso si pratichi attivit¨¤ fisica): se per una persona sedentaria sono sufficienti 2-3g di carboidrati per kg di peso corporeo al giorno, il fabbisogno pu¨° arrivare anche a 10-12g/kg di peso per gli atleti che praticano attivit¨¤ lunghe e intense come i maratoneti, i ciclisti e gli sciatori di fondo nei giorni prima della gara. In attivit¨¤ sportive di questo tipo, una dieta ricca di carboidrati consente infatti di aumentare sia lossigenazione e lapporto di sangue al muscolo, sia le riserve di glicogeno muscolare ed epatico.
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[tps_title]Anche per i regimi dimagranti[/tps_title]
Un errore comune che si fa quando si vuole perdere peso ¨¨ quello di eliminare i carboidrati, in primis la pasta. ? bene sapere che non sono i carboidrati ad ostacolare il dimagrimento, ma l'eccesso calorico in generale. Come detto in precedenza, il valore nutritivo di un piatto di pasta varia molto a seconda del condimento: se un etto di pasta fornisce circa 350 kcal, 80g di pasta (la porzione standard) condita semplicemente con della verdura e un cucchiaio di olio extravergine di oliva a crudo fornisce solo 400 kcal e ha un buon potere saziante grazie alla presenza di carboidrati complessi e delle fibre. Il conto calorie sale invece drasticamente nel caso dei condimenti elaborati e pi¨´ ricchi di grassi, come per esempio la carbonara. Pi¨´ che eliminare la pasta, se l'obiettivo ¨¨ il dimagrimento, ¨¨ bene quindi prestare particolare attenzione ai condimenti e alle porzioni.
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