Adattare lĄŻalimentazione alle diverse fasi di allenamento ¨¨ fondamentale per ottenere il massimo dal proprio percorso sportivo
Da diversi anni, allenatori e preparatori basano le tabelle di allenamento sulla periodizzazione: le sessioni proposte agli atleti sono sempre diverse, in base al periodo dellĄŻanno, agli obiettivi da raggiungere a breve e a lungo termine e agli aspetti da curare maggiormente secondo i test effettuati e la loro esperienza.
Si parla di macro, meso e micro cicli, ovvero blocchi di allenamento della durata rispettiva di mesi, settimane e giorni o, addirittura, ore.?Dal punto di vista nutrizionale, al contrario, diversi atleti si gestiscono ancora Ą°a sensazioneĄą, regolando la loro alimentazione in base alla fame, alla disponibilit¨¤ di cibo o alla loro possibilit¨¤ di organizzarsi per la preparazione e il consumo dei pasti. Questo si pu¨° osservare sia in sportivi amatoriali, sia, ed ¨¨ forse pi¨´ grave visti i carichi di allenamento a cui sono sottoposti, in sportivi dĄŻ¨Ślite. La conseguenza, spesso, ¨¨ che gli apporti nutrizionali siano sempre simili nellĄŻarco della stagione sportiva, senza adattarsi alle diverse esigenze dellĄŻorganismo.
Allenamento e alimentazione
ĄŞ ?? indiscusso che lĄŻallenamento giochi un ruolo fondamentale nel miglioramento delle prestazioni e nel raggiungimento degli obiettivi sportivi, ma spesso lĄŻimportanza dellĄŻalimentazione viene sottovalutata.?Per capirne il valore, basta pensare che un atleta ha tra le 300 e le 800 occasioni per allenarsi durante un anno, molte meno rispetto alle 1400-1800 occasioni a disposizione per alimentarsi nella maniera corretta (o errata).?Si sta iniziando a parlare di periodizzazione nutrizionale come Ą°utilizzo pianificato, volontario e strategico dellĄŻintervento nutrizionale per accrescere lĄŻadattamento ricercato dalle singole sessioni o periodi di allenamento o per ottenere effetti diversi che andranno a migliorare le prestazioni nel lungo termineĄą.?In parole povere si tratta di adattare lĄŻalimentazione agli allenamenti effettuati, per massimizzare la resa e facilitare il raggiungimento degli obiettivi sportivi e secondo diversi autori andrebbe fatta, anche in ambito nutrizionale, la suddivisione in macro, meso e micro periodizzazione.
Un esempio: la periodizzazione dellĄŻapporto proteico
ĄŞ ?LĄŻapporto di proteine andrebbe modulato in base alle esigenze dellĄŻatleta e non mantenuto costante nel corso dellĄŻanno o della stagione sportiva.?Bisognerebbe ad esempio mantenere elevato lĄŻapporto proteico (1,5 g/kg/die) durante un macrociclo di allenamento molto intenso e ridurlo (0,8 g/kg/die) durante un periodo di riposo.?Al tempo stesso, possono essere pianificati dei periodi di qualche settimana (meso) in cui innalzare lĄŻapporto proteico a 2 g/kg/die, ad esempio durante una fase di ottimizzazione della composizione corporea in cui si vuole prevenire la perdita di massa muscolare.?LĄŻottimizzazione di tipo, quantit¨¤ e momento di consumo delle proteine nellĄŻarco della giornata per migliorare il recupero e gli adattamenti allĄŻallenamento ¨¨ invece un ottimo esempio di micro periodizzazione.
La periodizzazione dei carboidrati
ĄŞ ?I carboidrati sono forse il macronutriente maggiormente studiato dalla letteratura in ambito di nutrizione sportiva e, per quanto riguarda la loro periodizzazione, le strategie analizzate sono moltissime.
In base al volume degli allenamenti nei diversi cicli, anche lĄŻapporto di carboidrati andrebbe aumentato o ridotto, per garantire una disponibilit¨¤ energetica sempre sufficiente per prevenire complicazioni in termini di salute e per favorire lĄŻadattamento fisiologico allĄŻallenamento.?Al tempo stesso in un periodo meno intenso, ridurre lĄŻapporto energetico ¨¨ cruciale per mantenere una buona composizione corporea.?Sono invece esempi di micro e meso periodizzazione le strategie di allenamento con bassa disponibilit¨¤ di glicogeno muscolare o epatico, oppure le lunghe sessioni di allenamento effettuate senza assumere zuccheri durante lo sforzo.
Il ruolo del nutrizionista sportivo
ĄŞ ?Tutte queste strategie andrebbero attentamente pianificate e programmate da un nutrizionista sportivo, in accordo con i restanti membri dello staff che ruotano intorno ad ogni atleta.?In particolare, il confronto tra allenatore, preparatore e nutrizionista ¨¨ fondamentale per garantire che le strategie nutrizionali e di allenamento agiscano in sinergia e non vadano a compromettere lĄŻuna i risultati dellĄŻaltra.
Stellingwerff, T., Morton, J. P., & Burke, L. M. (2019). A framework for periodized nutrition for athletics. International Journal of Sport Nutrition and Exercise Metabolism, 29(2), 141-151.
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