Dopo la mindfulness e la gestione del respiro, il terzo strumento per migliorare la gestione dell¡¯ansia pre-gara ¨¨ il cosiddetto self talk. Scopriamo insieme in cosa consiste questa tecnica
Dopo gli articoli sulla mindfulness e sul controllo?del respiro, eccoci arrivati al terzo episodio dedicato alla gestione dell'ansia pre-gara.?
Nell¡¯articolo sulla mindfulness abbiamo visto come lo stato di ansia vada a braccetto con una frenetica attivit¨¤ mentale anticipatoria, spesso e volentieri negativa. La mindfulness ci aiuta a diventare consapevoli di questo tipo di dialogo interiore e a prenderne le distanze. La nostra mente per¨° ha bisogno di un oggetto su cui dirigere la propria attenzione?ed ¨¨ inevitabile che se non siamo noi a sceglierlo, quel dialogo interiore negativo torni a bussare fastidiosamente alla nostra porta. Accanto alle tecniche gi¨¤ descritte, uno strumento efficace ¨¨ il cosiddetto self talk. Il self talk consiste nel costruire una o pi¨´ frasi in grado di attivare in noi lo stato mentale ideale per la performance. Un proprio linguaggio interiore in grado di evocare determinate sensazioni e facilitare il raggiungimento del livello di attivazione ottimale.?
La costruzione di un self talk ¨¨ dunque un processo molto personale. Esistono tuttavia alcune indicazioni generali da seguire per rendere il nostro dialogo interiore realmente positivo ed efficace.
Questi principi valgono naturalmente anche per migliorare la qualit¨¤ del nostro operato, nel caso in cui ci trovassimo a dover comunicare con un atleta prima di una gara per fornire indicazioni o incitamenti.?
1. Evitare la negazione, quindi utilizzare un linguaggio positivo
Il nostro cervello non registra la negazione. Un esempio? Provate in questo momento a NON pensare a un elefante¡ecco. Se dico a me stesso ¡°non devo agitarmi¡±, oppure ¡°non devo perdere¡±, ottengo il risultato di focalizzarmi su quello che non voglio, in questi casi l¡¯agitazione e la sconfitta. Molto meglio utilizzare un linguaggio positivo.
Meglio ¡°Devo stare calmo¡±? Non proprio¡
¡°Voglio vincere¡± quindi? Vediamo¡
2. Darsi indicazioni specifiche
Visto che si parla di gestione dell¡¯ansia, torniamo ad uno degli esempi visti sopra. Ripetersi di stare calmo ¨¨ probabilmente meglio rispetto a dirsi, ¡°non devo agitarmi¡±, anche se non rappresenta ancora un esempio di self tak efficace. Molto meglio darsi indicazioni specifiche su cosa fare. Per esempio ¡°respira¡±, mglio ancora ¡°respira con il diaframma¡±. In questo modo distraggo la mia mente dalle preoccupazioni e la focalizzo su quello che concretamente devo fare per raggiungere il mio obbiettivo. Questo tipo di self talk aumenta la propria percezione di controllo sulla situazione?e questo contribuisce a migliorare la capacit¨¤ di gestire l¡¯ansia.??
3. Focalizzarmi su quello che posso controllare?
Come abbiamo gi¨¤ accennato, un¡¯aumentata percezione di controllo aumenta il senso di efficacia personale, nonch¨¦ la capacit¨¤ di gestire i momenti di stress prima e durante la competizione.
A questo proposito, torniamo all¡¯esempio della vittoria.?
¡°Voglio vincere¡± rappresenta un esempio di self talk focalizzato sul risultato. Questo non ¨¨ necessariamente un male, ma ¨¨ probabile che, sul lungo periodo, questo tipo di dialogo interiore possa portarci ad un duro confronto con la realt¨¤ e magari a diminuire la nostra motivazione a competere. Coltivare un self talk focalizzato sulla prestazione, o meglio ancora sul piacere intrinseco che motiva la nostra pratica sportiva, aiuta sicuramente a sintonizzarci sullo stato mentale pi¨´ funzionale alla nostra miglior performance, ma soprattutto migliora la nostra capacit¨¤ di perseverare nelle difficolt¨¤ e di mantenere un alto livello di motivazione?nel tempo.
Con questo articolo si chiude la serie dedicata alla gestione dell¡¯ansia. Coltivare ognuno di questi strumenti ¨¨ un efficace metodo per potenziare le proprie performance sportive, aumentando la propria resilienza e migliorando la propria personale esperienza di gara, permettendoci di avvicinarci maggiormente ad uno stato di flow. E proprio resilienza e flow saranno gli argomenti trattati dai prossimi articoli!
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