"Esiste una intolleranza al nichel negli alimenti, ma ¨¨ rarissima, non frequente come si dice", chiarisce a Gazzetta Active il professor Paolo Pigatto
Si parla spesso di allergia al nichel, non solo da contatto ma anche alimentare, tanto che chi non riesce a dimagrire presume talvolta di avere questa sensibilit¨¤, avallato magari da consigli ufficiali. Ma ¨¨ davvero cos¨¬? "Ci sono moltissime persone che sono allergiche al nichel da contatto.?Cos¨¬, dato che non si sa cosa dire loro, si dice che non devono mangiare gli alimenti che lo contengono. Ma non tutti coloro che sono allergici al nichel da contatto sono allergici agli alimenti che lo contengono. C¡¯¨¨ molta moda", chiarisce a Gazzetta Active il professor Paolo Pigatto, allergologo e dermatologo, responsabile della Dermatologia dell¡¯IRCCS Galeazzi.
Ma esiste l'allergia al nichel?
"Esiste l'allergia al nichel da contatto e poi una intolleranza al nichel negli alimenti, ma ¨¨ rarissima, non frequente come si dice. In questi casi i medici eliminano dalla dieta tutti gli alimenti che contengono il nichel. In questo modo si ha una dieta ristrettissima, difficilissima da seguire, vista la frequenza con cui si trova il nichel negli alimenti".
Ci possono essere dei rischi a seguire una dieta priva di nichel se non si ¨¨ realmente allergici?
"S¨¬, alle donne potrebbe far male evitare il nichel o seguire un'alimentazione con una scarsa presenza di nichel perch¨¦ cos¨¬ si elimina anche tutto il ferro. Una dieta priva di nichel ¨¨ anche priva di ferro, con conseguenze gravi, visto che le donne in particolare hanno bisogno di ferro".
Ma quali sono gli alimenti che contengono il nichel?
"L¡¯imputato numero uno ¨¨ il pomodoro, ma dipende da dove viene coltivato: se viene coltivato in un campo con il nichel si carica di nichel, se viene tagliato con un coltello si carica di nichel, ma se si mangia un pomodoro di pachino o se lo si mangia a morsi non si ha nichel. Per quanto riguarda i vegetali, comunque, quelli contenenti nichel sono i legumi come i fagioli, le lenticchie, i germogli di soia, i piselli e poi il cavolo a foglia ricciuta, la lattuga, i datteri, l¡¯ananas, le prugne, i lamponi, i fichi. Cereali come crusca, grano saraceno, farina di avena, muesli, prodotti a base di crusca e frumento compresi i biscotti, prodotti a base di fibre, semi e olio di girasole, riso raffinato. E poi tutti i dolci e le bevande contenenti cacao o frutta secca, marzapane e liquirizia forte. Infine, anche molluschi, mitili, gamberi e crostacei".
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