ALIMENTAZIONE
Digiuno intermittente come Bruno Alves: controindicazioni e benefici. Parla la nutrizionista
Digiuno intermittente e autofagia: sono questi i punti cardine del regime alimentare che permettono al difensore Bruno Alves di essere ancora al top della forma a 39 anni. "Non mangiando, si rinnovano le cellule, si accelera il metabolismo, si depura l¡¯organismo dalle tossine e si rinnovano gli organi", ha detto a Gazzetta dello Sport, spiegando di digiunare dalle 18 alle 13 del giorno successivo. Ma il digiuno intermittente pu¨° essere seguito da tutti? Davvero ha tanti benefici? E che cos¡¯¨¨ la?autofagia citata da Alves? "La autofagia ¨¨ un meccanismo cellulare di demolizione selettiva delle componenti danneggiate della cellula", spiega a Gazzetta Active la dottoressa Chiara Vitobello, ex campionessa italiana di salto in alto, allenatrice e biologa nutrizionista. ?
Autofagia e digiuno intermittente
¡ª ?Tornando dunque alla?autofagia, spiega Vitobello, "se la cellula non riceve energia dall¡¯esterno perch¨¦ si fa un digiuno prolungato inizia a scomporre le proprie strutture che non funzionano correttamente, in modo da ottenere cos¨¬ da esse energia e aminoacidi. Se, al contrario, si ha un eccesso di zuccheri o di grassi, la cellula andr¨¤ a produrre radicali liberi che, se non vengono opportunamente ¡®arginati¡¯ dalle capacit¨¤ antiossidanti della cellula, causano danni", spiega la dottoressa Vitobello.
Yoshinori Osumi e l¡¯autofagia
¡ª ?A rivelare l¡¯importanza del processo di autofagia ¨¨ stato il biologo giapponese Yoshinori Osumi, che nel 2016 vinse il premio Nobel per la medicina proprio per la sua scoperta dell¡¯autofagia nei lieviti. "Si ¨¨ osservato che un meccanismo analogo a quello riscontrato nei lieviti ha luogo anche negli animali e nell¡¯uomo. Va per¨° detto che ¨¨ raro poter applicare esattamente gli stessi dati con certezza anche ad organismi complessi come l¡¯essere umano, soggetto ad un ambiente non controllato e di conseguenza a fattori potenzialmente interferenti", sottolinea Vitobello.
I limiti del digiuno intermittente
¡ª ?Come sottolinea Vitobello, per¨°, "se nella finestra in cui mangio eccedo rispetto al necessario, le ore di digiuno fatto non serviranno a nulla, perch¨¦ saranno insufficienti a contrastare i danni compiuti dall¡¯iperalimentazione. La nostra fisiologia funziona nel medio lungo periodo quindi quello che varr¨¤ sar¨¤ il bilancio energetico della settimana/mese".
Digiuno intermittente: in che cosa consiste
¡ª ?Ma vediamo nel dettaglio in che cosa consiste il digiuno intermittente. "Si tratta di una strategia alimentare che prevede periodi in cui ci si alimenta alternati a periodi pi¨´ o meno prolungati nei quali si digiuna", spiega Vitobello. "Pi¨´ che una dieta ¨¨ vista come una strategia alimentare proprio perch¨¦ non da indicazioni precise su cosa e quanto mangiare durante la finestra di alimentazione. Dipende dal protocollo seguito, ma nelle versioni pi¨´ rigide al di fuori della finestra di alimentazione ¨¨ concessa solo l¡¯assunzione di acqua, t¨¨ e caff¨¨ rigorosamente non zuccherati n¨¦ dolcificati.?Fondamentale ¨¨ non trascurare mai l¡¯idratazione, bevendo tra 1,5 e 2,5 litri di acqua al giorno".
Digiuno intermittente: per quanto tempo seguirlo?
¡ª ?Fatte queste premesse, spiega la dottoressa Vitobello, "se ci si affida alla supervisione di uno specialista del settore, in grado di sincerarsi che si stia assumendo il giusto quantitativo energetico e di macro e micronutrienti, ¨¨ uno stile alimentare che si pu¨° sostenere anche a lunghissimo termine".
Digiuno intermittente: controindicazioni
¡ª ?Se, in linea generale, il digiuno intermittente non prevede particolari restrizioni, ci sono alcune persone che dovrebbero evitarlo, sottolinea la nutrizionista. "Mi riferisco a soggetti che hanno necessit¨¤ di assumere farmaci pi¨´ volte al giorno in concomitanza dei pasti, o a soggetti che hanno un¡¯alterata gestione degli zuccheri perch¨¦ affetti da prediabete o da diabete, ma anche persone con disturbi alimentari, o a rischio di averli. Periodi di digiuno pi¨´ o meno prolungati possono infatti pi¨´ facilmente predisporre, in un momento successivo, a fenomeni di abbuffate incontrollate (binge eating disorder)".
Digiuno intermittente e sport
¡ª ?Per quanto riguarda in particolare gli sportivi, "non ci sono ad oggi studi che correlino il digiuno intermittente con un vantaggio nella crescita muscolare. Resta per¨° un approccio nutrizionale che, se ben programmato, pu¨° permettere di preservare il tessuto muscolare anche in condizioni di deficit calorico. Per quanto riguarda invece gli allenamenti cardio, lenti e lunghi, si ¨¨ visto che, se vengono svolti a digiuno, possono portare ad una ottimizzazione dell¡¯ossidazione dei lipidi, ovvero all¡¯utilizzo dei grassi a scopo energetico. Ma per ottenere questo basta semplicemente allenarsi appena svegli, prima della colazione, e poi continuare la propria giornata alimentare normalmente".
Il digiuno intermittente quindi pu¨° essere seguito anche dagli sportivi, chiarisce la nutrizionista e allenatrice, ma "il piano nutrizionale deve essere ragionato sulla base della stagione agonistica e/o degli allenamenti. L¡¯ideale sarebbe fare in modo che la finestra di alimentazione combaci con l¡¯allenamento o la gara in modo da poter garantire la corretta nutrizione pre, intra e post workout. Ci¨° consentir¨¤ di arrivare all¡¯allenamento con la giusta quota di energia, di massimizzare gli adattamenti fisici promossi dall¡¯attivit¨¤ fisica e di recuperare correttamente dallo sforzo.?Ecco perch¨¦ la guida medico-nutrizionale risulta di cruciale importanza".
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