"Quel che si mangia influisce anche sull'efficienza psicologica", sottolinea a Gazzetta Active il dottor Stefano Erzegovesi, psichiatra e nutrizionista
Combattere stress, ansia e depressione partendo dall'alimentazione: in periodo di quarantena, lockdown e lutti per coronavirus a volte si pu¨° davvero fare fatica a mantenere il sorriso. E se anche non abbiamo voglia di fare attivit¨¤ fisica in casa, che aiuta l'umore, possiamo trovare un soccorso in qualcosa di cui a meno non possiamo proprio fare: il?cibo.
A mettere a punto una vera e propria "dieta della mente felice" (titolo anche del suo libro in uscita a fine maggio) ¨¨ il?dottor Stefano Erzegovesi,?psichiatra, nutrizionista e primario del Centro Disturbi del Comportamento Alimentare dell'IRCCS Ospedale San Raffaele Turro. Nell'intervista in diretta Instagram sul profilo di Gazzetta Active di marted¨¬ 21 aprile, il dottor Erzegovesi ci ha spiegato come possiamo aiutare non solo il nostro fisico, ma anche il nostro umore.?
"Un tempo, fino ad un paio d¡¯anni?fa, si pensava all¡¯alimentazione come ad un modo per guadagnare salute in termini di peso corporeo giusto, di buona prestazione sportiva?o?di prevenzione di malattie come diabete, tumori, patologie cardiovascolari. Ora la?psichiatria nutrizionale?dice chiaramente:? 'attenzione, quello che mangiate influir¨¤ anche molto sulla vostra efficienza psicologica'. E soprattutto in una fase come quella attuale,?dove abbiamo bisogno di resistere allo stress e di avere?capacit¨¤ di resilienza importanti, decidendo bene cosa mettere nel piatto possiamo fare una cosa utile", ci ha spiegato il dottor Erzegovesi.
I dati Nielsen dicono che, se all¡¯inizio della quarantena gli italiani avevano fatto scorta di farine, pasta, latte, adesso comprano patatine, cioccolato, alcolici e affettati. Cibi che sicuramente ci danno una sensazione iniziale di piacere ma che alla lunga fanno male...?
"Da un lato sono dell¡¯idea che si debba dare un messaggio, rispetto a ci¨° che mangiamo,?che non sia mai giudicante. Se c¡¯¨¨ un modo per rendere pi¨´ intenso?e ¡°dal gusto proibito¡±?il consumo di alimenti consolatori,?¨¨?dire?¡°smettila di mangiare schifezze¡±: funziona poco?o niente, soprattutto sul lungo periodo. Bisogna invece fare un discorso pi¨´ ampio: se ci viene istintivo pensare ad alimenti simili,?domandiamoci?come stiamo e?cerchiamo di?capire che,?se abbiamo bisogno di cos¨¬ tanta consolazione,?abbiamo necessit¨¤ di un aiuto sia a livello alimentare sia a livello psicologico, che sia anche semplicemente della meditazione,?o una pratica di?mindfulness o dello yoga,?come avevamo gi¨¤ detto?su Gazzetta Active".
Ma la dieta della mente felice non ¨¨ un sacrificio? Ci sono anche alimenti buoni, graditi al palato?
"Quasi sempre,?quando si parla di dieta,?si pensa a qualcosa di punitivo, che ci render¨¤ tristi o comunque frustrati. Ma non ¨¨ cos¨¬. Se la mente ¨¨ felice vuol dire che deve essere felice anche il nostro palato. Questo significa organizzare dei pasti semplici ma comunque ricchi di colore, di sapore e di consistenze?piacevoli, non asciutte o legnose, ma?molto?piacevoli".
Qualche esempio di alimenti per una dieta che aiuti l'umore?
"Dobbiamo pensare a quella che?si definisce?alimentazione mediterranea a base vegetale, ovvero come mangiavano fino agli anni Cinquanta le popolazioni mediterranee che avevano una vicinanza con?i?terreni agricoli, e quindi potevano consumare prodotti freschi.?Cereali integrali, legumi, verdura e frutta:?questi devono essere i quattro cardini della nostra alimentazione. In pi¨´,?ricordiamo che i pasti della festa sono sempre esistiti, quindi nulla va vietato. Si mangia sano?- ma gustoso - per?sei giorni alla settimana e tutto quello?che ci pare?per?un giorno, o meglio un pasto,?alla settimana".?
Qualche esempio di piatto?
"Un?riso con asparagi e piselli, o del farro con i ceci, o ancora pasta con lenticchie, oppure polenta con i funghi e le noci tostate. Tutti piatti che mettono insieme legumi con un cereale integrale,?entrambi ricchi?di fibre,?che fanno benissimo ad intestino e?cervello. Se mangiamo?fibre,?presenti in?tutto il mondo?vegetale,?abbiamo 2 vantaggi: le fibre insolubili migliorano?la massa fecale ed?aiutano?ad andare in bagno, mentre quelle?solubili, tra le altre cose, nutrono?il microbiota che, se ben nutrito,?lancia messaggi positivi al cervello. E questo ¨¨ importantissimo soprattutto in un periodo particolare come quello che stiamo vivendo".?
Si parla spesso di superfood. Ce ne pu¨° consigliare qualcuno che, appunto, coniughi gli effetti benefici a livello fisico con quelli a livello psichico?
"Tutto il cibo di provenienza vegetale ¨¨ comunque un superfood. Zenzero, curcuma, bacche di goji sono note e vanno tutte benissimo, sono ricche di antiossidanti. Ma dobbiamo cercare superfood che ci siano familiari. Quindi se amiamo questi alimenti?mangiamoli pure, ma se ci risultano?troppo ¡°esotici¡±, quindi non familiari al palato, meglio trovarne altri. Tutti i frutti di bosco, per esempio, sono superfood: lamponi, mirtilli, fragole, ribes... Anche tutte le crocifere: cavolo, broccolo, cima di rapa, cavolfiore, rucola, rapanello, cos¨¬ come tutte le verdure a foglia?verde?scuro: bietola, spinacio, radicchio, tarassaco, che sono ricchi di carotenoidi e di clorofilla. Stesso discorso per le radici: carote, topinambur, zenzero. Anche le cipolle, il porro e?l'aglio?fanno benissimo. Oltretutto in questo periodo,?in cui indossiamo la mascherina,?non abbiamo nemmeno problemi per l'alito cattivo...".
Seguici sui nostri canali social!
? RIPRODUZIONE RISERVATA