"Al momento mancano le evidenze scientifiche per dire che un microbiota sano protegga dal coronavirus", chiarisce a Gazzetta Active il dottor Rovera, reduce da due mesi nei reparti Covid della provincia di Bergamo
Proteggersi dal coronavirus grazie ad un'alimentazione sana che preveda anche cibi fermentati, che nutrono il microbiota intestinale? "Al momento non si pu¨° dire che sia vero: mancano le evidenze scientifiche. Quel che si pu¨° dire ¨¨ che gli alimenti fermentati possono aumentare le difese immunitarie in senso generale, ma non contrastano il Covid-19 n¨¦ prevengono il contagio". A chiarirlo a Gazzetta Active ¨¨ il dottor Giuseppe Rovera, medico nutrizionista e?coordinatore scientifico della Riabilitazione nutrizionale dell¡¯IRCCS Policlinico San Donato di Milano.
Il dottor Rovera ha passato gli ultimi due mesi nei reparti Covid del Policlinico San Pietro della provincia di Bergamo, la zona pi¨´ colpita d¡¯Italia dalla pandemia. Commentando l¡¯ipotesi circolata ultimamente di una protezione nei confronti del coronavirus attraverso un'alimentazione che abbia soprattutto attenzione per il microbiota, ovvero l¡¯insieme di microrganismi che popolano il nostro apparato digerente, Rovera ¨¨ netto: "Al momento si sa troppo poco su questo virus per dirlo. L¡¯unico dato dimostrato riguarda la vitamina D, il cui ruolo ¨¨ senza dubbio importante nel contrastare il Covid-19", ci spiega.
Sicuramente, comunque, anche il dottor Rovera ricorda l¡¯importanza di un microbiota ben nutrito: "Da questo punto di vista gli alimenti fermentati sono molto importanti. Parliamo di cibi come il kefir, lo yogurt, il cavolo cappuccio, i crauti, ma anche il t¨¨ verde e il lievito madre, oltre al miso (zuppa di soia giapponese - Qui la ricetta del ramen, un altro piatto tipico giapponese) e a formaggi stagionati come il gorgonzola, da consumare ovviamente in quantit¨¤ modiche. Sembra che questi alimenti favoriscano la digestione e prevengano le patologie infiammatorie, proteggendo l'intestino. Per questo aumentano le difese immunitarie e possono anche rivelarsi utili contro le influenze stagionali. Ma al momento non si pu¨°, purtroppo, dire che contrastino il coronavirus", ribadisce Rovera.
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