Il dottor Sacha Sorrentino spiega come ¨¨ cambiato il ruolo del nutrizionista negli anni e perch¨¦ va sfatata l'idea che sia utile solo se si vuole dimagrire
Andare dal nutrizionista non solo per dimagrire, ma per stare meglio, fisicamente e mentalmente: se un tempo nutrizionisti e dietologi erano appannaggio di chi voleva liberarsi rapidamente dei chili di troppo, ad ogni costo, oggi l¡¯approccio ¨¨ molto pi¨´ olistico e alla fine "il dimagrimento ¨¨ solo un effetto collaterale del benessere che si raggiunge imparando a nutrirsi correttamente", chiarisce a Gazzetta Active il dottor Sacha Sorrentino, biologo nutrizionista.
Perch¨¦ andare dal nutrizionista
¡ª ?Il ruolo del nutrizionista ¨¨ molto cambiato negli ultimi anni: "Un tempo si andava dal nutrizionista o dal dietologo solo per perdere chili. In molti casi il professionista non aveva a disposizione nemmeno la strumentazione adatta per un completo inquadramento del paziente, per rilevare le percentuali di massa grassa, muscolare, magra, grasso viscerale e sottocutaneo. Quello che il paziente chiedeva era di dimagrire e di farlo in fretta. Cos¨¬ si ricorreva spesso a diete lampo che avevano come unico valore di riferimento le calorie dei cibi. Il dimagrimento magari veniva raggiunto, ma con effetti collaterali tutt¡¯altro che benefici", ricorda il dottor Sorrentino. Negli ultimi anni le cose sono molto cambiate: "Oggi si fa attenzione non solo al concetto calorico ma anche a come gli alimenti, grazie alle loro molecole, si combinano tra di loro e intervengono sugli ormoni che produciamo e sui nostri ritmi che da essi dipendono. Mi riferisco, ad esempio, all¡¯importanza rivestita da cortisolo e insulina e dai loro effetti sui ritmi di fame-saziet¨¤ e sonno-veglia".
Dimagrire come effetto collaterale del benessere raggiunto
¡ª ?Un dimagrimento sano non ¨¨ quello che d¨¤ solamente un valore minore sulla bilancia: "Il fallimento delle diete lampo sta proprio in questo: se perdo peso molto rapidamente significa che vado a perdere liquidi, massa magra e massa muscolare. L¡¯obiettivo, invece, non deve essere quello di perdere chili nel minor tempo possibile, bens¨¬ di ascoltare il proprio corpo e calibrare la propria dieta (intesa come regime alimentare quotidiano) in base alle proprie esigenze", spiega il nutrizionista. "Ad esempio, se ci si sente sempre stanchi, se si dorme male, se si hanno difficolt¨¤ di concentrazione questo pu¨° essere legato ad alcuni errori o squilibri a livello di alimentazione: probabilmente stiamo seguendo una dieta troppo restrittiva, che non tiene conto delle nostre esigenze e del nostro stile di vita. E se si introducono troppo poche calorie rispetto a quelle che vengono consumate il nostro corpo attiva la produzione di cortisolo, il cosiddetto ormone dello stress, che porta il nostro organismo a cedere massa magra. La massa grassa viene invece mantenuta perch¨¦ il segnale che arriva al nostro organismo ¨¨ di allarme, come se ci trovassimo di fronte ad un periodo di carestia. Il ruolo precipuo del nutrizionista non deve essere di far perdere peso, ma di sensibilizzare i pazienti sull¡¯importanza di una alimentazione sana ed equilibrata: scegliendo i cibi migliori e abbinandoli correttamente si migliora la qualit¨¤ di vita, la salute dell¡¯intestino (da cui dipende la produzione del 95% di serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore), la qualit¨¤ del sonno. Il dimagrimento alla fine ¨¨ solo un effetto collaterale del benessere ritrovato".
Un lavoro di squadra: le figure con cui il nutrizionista collabora
¡ª ?Proprio perch¨¦ il lavoro del nutrizionista ¨¨ a tutto tondo, in molti casi si pu¨° trovare a dover collaborare con altre figure: "Il nutrizionista deve far parte di un network di professionisti. Pu¨° ritrovarsi a collaborare con ginecologi, dal momento che molte donne soffrono di endometriosi o di ovaio policistico ed hanno bisogno di una alimentazione ad hoc. Frequenti sono anche i problemi dermatologici che necessitano di una dieta specifica. C¡¯¨¨ poi una stretta connessione con l¡¯endocrinologo, soprattutto in presenza di disfunzioni legate alla tiroide o alla produzione di insulina e cortisolo. Infine, per quanto riguarda problemi di infiammazioni osteo-articolari, dall¡¯artrite all¡¯osteoporosi, il nutrizionista pu¨° andare ad affiancare l'ortopedico. Non va poi tralasciato il discorso sportivo. Allenarsi ¨¨ fondamentale in un percorso di educazione alimentare e di stile di vita: per questo pu¨° essere utile che ci sia un dialogo tra nutrizionista e personal trainer", aggiunge Sorrentino.
Nutrizionista e disturbi alimentari
¡ª ?Un discorso particolarmente delicato riguarda i pazienti che soffrono di disturbi del comportamento alimentare, dalla anoressia alla bulimia fino al disturbo di alimentazione incontrollata o binge eating disorder: "In questi casi il nutrizionista affianca il lavoro dello psicologo. Purtroppo i casi di Dca sono sempre pi¨´ numerosi, anche a causa della sempre pi¨´ diffusa 'carbofobia': tutto ci¨° che ¨¨ proteico viene visto come sano, tutto ci¨° che ¨¨ carboidrato viene demonizzato. E una dieta squilibrata pu¨° portare a cadere nei disturbi alimentari. Trovare l¡¯equilibrio ¨¨ fondamentale. Per questo il ruolo principale del nutrizionista, appunto, non ¨¨ far dimagrire, ma fornire al proprio paziente gli strumenti di una sana educazione alimentare che lo conducano a nutrirsi meglio, a ritrovare i benefici apportati dai cibi stagionali, in particolare frutta e verdura, e ad abbinarli correttamente. Il dimagrimento, cos¨¬, arriver¨¤ in modo naturale e sar¨¤ duraturo", conclude Sorrentino.
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