Scopriamo da cosa dipende la golosit¨¤ e qualche consiglio per diventare meno golosi
Essere goloso non ¨¨ una colpa, semmai pu¨° essere una condanna, ma non ¨¨ detto che sia definitiva. Si possono infatti tentare dei trucchetti per cercare di ridurre la propria golosit¨¤. Quanto siamo golosi dipende soprattutto da un ormone chiamato FGF21, ossia fattore di crescita dei fibroblasti 21, che viene prodotto dal fegato e che serve a ridurre il desiderio di zucchero, che ¨¨ la sostanza che pi¨´ caratterizza i dolci, ma che ¨¨ presente in diverse forme in gran parte degli alimenti.
Alcune persone hanno un fegato che produce meno FGF21 e di conseguenza sono pi¨´ golose. Inoltre la nostra golosit¨¤ dipende anche dai recettori del gusto che sono presenti sulla nostra lingua e la cui sensibilit¨¤ a un tipo di sapore piuttosto che a un altro ¨¨ praticamente unica, proprio come le impronte digitali. Per questo alcuni hanno dei recettori pi¨´ sensibili al dolce, altri al salato. Chi ha meno recettori sensibili al dolce ha bisogno di pi¨´ dolcezza per apprezzarne il gusto. Tuttavia questi recettori del gusto si rinnovano ogni dieci giorni circa e inoltre con l'et¨¤ diventano sempre meno reattivi e i gusti possono cambiare.
Perch¨¦ il dolce piace cos¨¬ tanto e come limitarlo?
¡ª ?Il dolce ¨¨ irresistibile per la gran parte delle persone perch¨¦ soddisfa alcune papille gustative che sono ad esso dedicate e perch¨¦ stimola dei centri di gratificazione nel cervello che generano un piacere intenso quando lo mangiamo e innescano il rilascio di dopamina, l'ormone della felicit¨¤. Lo zucchero, inoltre, riduce la fatica della digestione e dunque lascia un bel "ricordo" al nostro organismo.
L'umanit¨¤ per circa il 99% della sua esistenza ha fatto beatamente a meno dello zucchero raffinato. Quando per¨° ¨¨ entrato nella nostra dieta il suo consumo ¨¨ aumentato rapidissimamente. Il nostro corpo, geneticamente, non ¨¨ dunque fatto per sopportare una grande quantit¨¤ di zucchero. L'OMS, infatti, indica in cinque cucchiaini al giorno il massimo dello zucchero consentito per stare bene, ma bisogna tenere presente che lo zucchero non ¨¨ solo quello che mettiamo nel caff¨¨ o che usiamo mentre prepariamo una torta, perch¨¦ spesso ¨¨ nascosto. Per esempio un vasetto da 100 grammi di yogurt alla frutta potrebbe contenere addirittura quasi tutta la razione giornaliera raccomandata (circa quattro zollette di zucchero).
Pi¨´ zucchero mangiamo, pi¨´ ne vogliamo e, soprattutto quando si ha uno stile di vita sedentario, il rischio di ingrassare?per il goloso ¨¨ dietro l'angolo. Inoltre un consumo eccessivo di zucchero pu¨° far insorgere malattie come il diabete, l'Alzheimer, le cardiopatie. ? bene sottolineare, per¨°, che i problemi si manifestano quando si esagera. Se si resta entro la dose raccomandata dall'OMS lo zucchero non fa male e, anzi, ha effetti positivi sul nostro organismo.
Come "allenarsi" a essere meno goloso
¡ª ?Chi ¨¨ goloso, per¨°, tende a voler mangiare sempre pi¨´ dolci e dunque a superare la razione consentita. In questo caso ¨¨ indispensabile cercare di ridurre la voglia di dolce, attraverso una specie di allenamento. Si pu¨° agire fondamentalmente in due modi:
- sfruttare la memoria emotiva. Il piacere che un alimento ci evoca pu¨° essere collegato a quello che abbiamo provato l'ultima volta che lo abbiamo mangiato. Si pu¨° quindi cercare di vivere dei momenti piacevoli gustando dei cibi nuovi e non dolci, assaporare degli spuntini pi¨´ salutari in una situazione che ci crea particolare piacere e soddisfazione, per esempio in un bel posto, ascoltando la nostra musica preferita o guardando immagini che ci piacciono particolarmente. E allo stesso tempo bisogna evitare di consumare dei dolci in momenti piacevoli. Un gelato gustato in riva al mare con la persona amata non far¨¤ che far venire altra voglia di gelato...
Una raccomandazione che vale per tutti ¨¨ quella di guardare sempre molto bene le etichette per individuare gli "zuccheri nascosti". Se, infatti, gli zuccheri presenti naturalmente negli alimenti come il lattosio o il fruttosio non fanno male (sempre, ovviamente, stando attenti alle quantit¨¤), ci sono zuccheri raffinati come la destrina o l'etilmaltolo, che sono presenti in molti cibi confezionati. Si tratta di tipi di zuccheri aggiunti che ¨¨ certamente meglio evitare.
La regola di base, comunque, resta sempre la stessa: l'importante ¨¨ non esagerare. Lo zucchero non va demonizzato, va solo consumato con parsimonia, restando entro la dose di cinque cucchiaini al giorno, tenendo sempre conto che ¨¨ presente in molti alimenti e dunque imparando a leggere bene le etichette in modo da saper distinguere gli zuccheri raffinati da quelli naturali. E per dolcificare il caff¨¨, il t¨¨ o i dolci, ¨¨ meglio sostituire al saccarosio alternative naturali?come il miele, la stevia o lo zucchero di canna.
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