Una dieta che coniuga la tradizione mediterranea con accorgimenti per limitare la sintomatologia del colon irritabile: i consigli della nutrizionista
Una dieta mediterranea a basso contenuto di fodmap (sigla che sta per Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides, Monosaccharides and Polyols, ovvero Oligosaccaridi, Disaccaridi, Monosaccaridi Fermentabili e Polioli), carboidrati fermentabili a corta catena che possono provocare, tra l¡¯altro, spiacevoli gonfiori intestinali, fino ai sintomi della?sindrome del colon irritabile. "Sappiamo che la dieta mediterranea, patrimonio culturale immateriale dell¡¯Umanit¨¤ dell¡¯Unesco, prevede alla base della propria piramide alimentare non solo alcuni cibi, ma anche un vero e proprio stile di vita basato su attivit¨¤ fisica costante e idratazione regolare", premette a Gazzetta Active la dottoressa Leda Roncoroni, biologa nutrizionista, responsabile dell¡¯ambulatorio di nutrizione presso il Centro per la Prevenzione e Diagnosi della Malattia Celiaca della Fondazione IRCCS Ca¡¯ Granda ¨C Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, e autrice del libro La Dieta Mediterranea senza Fodmap. "Per quanto riguarda la parte prettamente alimentare, la dieta mediterranea ha i propri cardini nella verdura, nella frutta e nei cereali integrali, oltre che, salendo al gradino successivo, nel pesce azzurro, ricco di acidi grassi omega 3", aggiunge la nutrizionista.
Dieta mediterranea e cereali: la piramide transculturale
¡ª ?Per quanto riguarda i cereali, per¨°, ¨¨ bene chiarire che la dieta mediterranea non prevede esclusivamente il frumento di cui sono fatti pane, pasta, pizza e prodotti da forno: "La Societ¨¤ italiana di pediatria ha stilato nel 2017 una piramide alimentare transculturale che integra alla base della piramide della dieta mediterranea cereali per noi non tradizionali, detti anche pseudocereali, come la quinoa, il grano saraceno, il miglio, il sorgo o altri cereali provenienti da realt¨¤ del mondo come il Sud America o l¡¯Africa, ma anche, pi¨´ semplicemente, variet¨¤ di riso meno comuni come il riso rosso, il riso nero o Venere, il riso integrale. Si tratta di cereali con buone propriet¨¤ nutrizionali e un basso contenuto di fodmap", chiarisce la dottoressa Roncoroni.
Dieta low fodmap contro il gonfiore addominale
¡ª ?Ma perch¨¦ talvolta ¨¨ meglio evitare gli alimenti fodmap? "Questi carboidrati a corta catena sono zuccheri di cinque categorie (lattosio, fruttosio, fruttani, polioli e galattani) che hanno la peculiarit¨¤ di fermentare una volta raggiunto il piccolo intestino o intestino tenue. Chi ha una flora batterica intestinale pi¨´ fermentativa pu¨° avere una fermentazione maggiore di questi alimenti, con una sintomatologia classica di gonfiore addominale?e richiamo d¡¯acqua all¡¯interno dell¡¯intestino, con possibili situazioni diarroiche", spiega Roncoroni.?
Dieta mediterranea low fodmap: non solo cereali
¡ª ?Ma la dieta mediterranea low fodmap non riguarda solo i cereali: "Anche alcuni ortaggi e alcuni frutti andrebbero limitati per lo stesso motivo, mentre tra quelli che si possono assumere senza problemi ricordiamo gli agrumi, il melone, l¡¯uva, i kiwi, l¡¯ananas, le carote, le patate, le zucchine, le melanzane, i peperoni, i cetrioli, i finocchi, i fagiolini. Contenendo il lattosio, anche formaggi e latticini sono da scegliere con cura: andrebbero limitati quelli con una elevata concentrazione di lattosio, quindi freschi, privilegiando i formaggi stagionati, il gorgonzola e il parmigiano. Nessun problema, invece, per pesce e carne, come anche per un calice di vino al giorno, meglio se rosso, ricco di resveratrolo. Attenzione invece alla birra, che pu¨° dare fenomeni di fermentazione per la presenza di glutine", sottolinea la dottoressa Roncoroni.
Dieta mediterranea low fodmap: per quanto tempo seguirla?
¡ª ?Una dieta mediterranea a ridotto contenuto di fodmap, per¨°, non andrebbe seguita troppo a lungo, avverte la nutrizionista: "La dieta low fodmap andrebbe effettuata per brevi periodi e sotto controllo di un nutrizionista, mai con il fai da te. Va ricordato anche che prevede un contenuto di fibre ridotto, e va quindi a nutrire meno i batteri buoni dell¡¯intestino che producono acido butirrico e vanno a migliorare lo stato biotico della flora intestinale. Dopo un periodo di sei settimane al massimo bisogna gradualmente reintrodurre gli alimenti a pi¨´ alto contenuto di fodmap sotto controllo di un nutrizionista. Eventualmente si pu¨° seguire una dieta low fodmap riadattata: in alcuni casi, infatti, pu¨° essere uno solo l¡¯alimento fodmap che mi d¨¤ fastidio. In quel caso, una volta capito di quale si tratta, basta eliminarlo per avere beneficio".
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