Quando davvero ¨¨ meglio scegliere il biologico? E qual ¨¨ la differenza con il biodinamico o il km zero? Risponde la dottoressa Giulia Temponi
Biologico, biodinamico, a km zero: sono tante le declinazioni dell¡¯agricoltura che ci riportano alle origini, con metodi di coltivazione e di allevamento pi¨´ vicini ai ritmi della natura. E se la maggiore attenzione all¡¯alimentazione e alla salute che si ¨¨ diffusa con la pandemia di Covid ha portato a scelte pi¨´ consapevoli anche quando si fa la spesa, ¨¨ pur vero che resta un po' di confusione tra le tante sfumature dell'agricoltura non convenzionale.?"Senza dubbio, ad esempio, c¡¯¨¨ una netta differenza tra agricoltura biologica e a km zero", chiarisce a Gazzetta Active la dottoressa Giulia Temponi, biologa nutrizionista e perito agrario.
Agricoltura biologica: che cosa implica
¡ª ?Partiamo dunque col chiarire che cosa implica l¡¯agricoltura biologica e quali sono gli eventuali vantaggi di consumare alimenti che da essa derivano: "L¡¯agricoltura biologica prevede l¡¯utilizzo di tecniche di coltivazione che rispettano i cicli della vita naturale, riducendo l¡¯impatto antropogenico. Perch¨¦ una produzione si possa definire biologica devono essere rispettati alcuni parametri: le colture devono essere ruotate, poich¨¦ alternando le coltivazioni si migliora la fertilit¨¤ del terreno. Pesticidi, fertilizzanti, insetticidi, antibiotici e prodotti chimici sono soggetti a forti restrizioni se non vietati. Si possono utilizzare solo i fertilizzanti di origine naturale come rame e zolfo, che sono comunque sali minerali normalmente presenti negli alimenti e non entrano nel ciclo linfatico della pianta, ma si depositano solo sulla buccia degli ortaggi. Gli organismi geneticamente modificati sono vietati. E infine va sfruttato al massimo l¡¯utilizzo delle risorse presenti in loco, andando a prediligere le coltivazioni autoctone", spiega la nutrizionista. Il rispetto di questi parametri si ripercuote sugli alimenti cos¨¬ prodotti: "Frutta, verdura e cereali cos¨¬ coltivati sono privi di residui tossici, pi¨´ saporiti perch¨¦ mantengono un elevato livello di sali minerali e vitamine", sottolinea la dottoressa Temponi.
La differenza tra biologico e biodinamico
¡ª ?Diverso ¨¨ il discorso che riguarda l¡¯agricoltura biodinamica: "Il biologico ¨¨ certificato e regolamentato da leggi dell¡¯Unione europea, mentre l¡¯agricoltura biodinamica nasce negli anni Venti sulla base di una visione spirituale antroposofica ed ¨¨ regolata da una associazione che ¨¨ l¡¯unica in grado di fornire certificazioni sui prodotti ottenuti secondo le loro linee guida. Va detto che i prodotti biodinamici devono essere anche biologici, mentre non vale il contrario". Pi¨´ particolari sono anche le caratteristiche degli alimenti biodinamici: "L¡¯agricoltura biodinamica deve rispettare la biodiversit¨¤ e la rotazione delle colture, osservando anche la fasi lunari e i cicli dei pianeti per determinare i periodi di semina e di raccolta. Inoltre per la concimazione viene utilizzato solo compost autoprodotto e mai alcun fertilizzante chimico", spiega Temponi.
La differenza tra biologico e a km zero
¡ª ?Ancor pi¨´ spiccata ¨¨ la differenza tra agricoltura biologica e a km zero: "In questo caso non si tratta di alimenti biologici n¨¦ biodinamici. L¡¯unico requisito richiesto ¨¨ che vengano prodotti (coltivati o allevati) nello stesso territorio di vendita. Sono, in altre parole, gli alimenti che acquistiamo direttamente dal produttore o da un suo rivenditore prossimo, senza che ci sia una filiera intermedia. Nulla vieta poi che il contadino utilizzi pesticidi, antibiotici o ormoni, ma sicuramente ¨¨ meno frequente rispetto alle coltivazioni o agli allevamenti intensivi. Inoltre acquistare a km zero implica una riduzione dell¡¯inquinamento prodotto dalla lunga filiera e favorisce le piccole realt¨¤ locali".
Meglio comprare biologico?
¡ª ?Alla fine la domanda che molti si pongono ¨¨ se davvero valga la pena comprare il biologico, il biodinamico o a km zero: "In linea di massima il biologico ¨¨ migliore, ma i costi sono elevati. Essendo dunque realistici consiglierei di affidarsi al biologico per la carne, le uova, il latte e i latticini. Meglio consumare meno carne ma sceglierla proveniente non da allevamenti intensivi, possibilmente grass fed. Anche le uova andrebbero predilette da galline allevate all¡¯aperto. Lo stesso discorso vale per il latte e i suoi derivati: meglio se non arriva da mucche imbottite di antibiotici. Il latte da allevamenti biologici ha una composizione di acidi grassi pi¨´ elevata di quello prodotto industrialmente. Per quanto riguarda il pesce sarebbe importante pi¨´ di tutto scegliere pesci di piccolo taglio come il pesce azzurro (sardine, alici, sgombri), che ¨¨ anche pi¨´ ricco di acidi grassi omega 3 e omega 6. Frutta e verdura biologiche hanno sicuramente un sapore migliore e un maggiore contenuto di minerali, vitamine e antiossidanti, ma visto che in una dieta ideale vanno consumati in quantit¨¤, si pu¨° anche scegliere quelli che provengono dalla agricoltura convenzionale, ricordando che se si utilizzano concimi azotati i micronutrienti vengono diluiti, e questo ¨¨ il motivo per cui gli ortaggi da agricoltura biologica sono solitamente pi¨´ piccoli ma pi¨´ saporiti di quelli da agricoltura convenzionale. Il mio consiglio ¨¨ per¨° di scegliere sempre frutta e verdura di stagione e coltivata pi¨´ vicino possibile. Se si mangiano le mele o i carciofi nella loro stagione la necessit¨¤ di utilizzare antiparassitari diminuisce. Infine, per quanto riguarda i cereali, l¡¯importante ¨¨ che non siano ogm e che siano integrali, dunque meno trattati e pi¨´ ricchi di propriet¨¤ nutrizionali", conclude la dottoressa Temponi.
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