L'esperto
I cachi sono davvero sconsigliati per chi ha il diabete? Ecco quanti se ne possono mangiare
La dolcezza dei cachi ¨¨ spesso considerata un¡¯arma a doppio taglio: buoni, ma a volte sconsigliati per via del loro profilo zuccherino, ad esempio se si soffre di diabete. In realt¨¤, non ¨¨ necessario eliminare del tutto i cachi dalla propria dieta se si soffre di questa patologia, anche se vanno ovviamente limitati: lo spiega il dottor Riccardo Roveda, biologo nutrizionista.
I cachi: benefici e quantit¨¤ da assumee
¡ª ?¡°Di base i cachi sono un frutto tipicamente autunnale. Sono ricchi di vitamina C, aiutano la regolarit¨¤ intestinale, sono ricchi di antiossidanti e hanno un buon potere diuretico. La loro peculiarit¨¤ sta proprio la loro dolcezza e consistenza derivata dalla maturazione. Per quanto riguarda le dosi, i cachi vanno considerati come tutti gli altri frutti, quindi bisogna rispettare le classiche 2 porzioni al giorno. Chiaramente, essendo comunque un frutto molto dolce, due cachi al giorno per una persona in salute possono andare bene, per chi soffre di diabete no¡± spiega il dottor Roveda.
Cachi e Diabete
¡ª ?Per chi soffre di diabete, le porzioni chiaramente cambiano, ma non ¨¨ necessario eliminarli del tutto: ¡°Il profilo zuccherino dei cachi sicuramente necessita di una maggiore attenzione, e non sono particolarmente raccomandati come frutto principale per chi ha il diabete, ma questo non significa che debbano essere totalmente esclusi dalla dieta. Chi soffre di diabete pu¨° mangiarli, chiaramente con una maggiore attenzione alle quantit¨¤. Non pi¨´ di una porzione e non tutti i giorni¡±.
Quanti cachi pu¨° mangiare chi ha il diabete?
¡ª ?¡°Chi soffre di diabete dovrebbe consumare i cachi saltuariamente, o magari combinati con alimenti che rallentano l¡¯entrata degli zuccheri nel sangue: ad esempio dopo i pasti principali o abbinandoli a cibi come la ricotta, un mix che aiuta a non avere il picco glicemico. Inoltre, questo frutto andrebbe mangiato il pi¨´ possibile intero, senza frullarlo, e andrebbe consumato nella sua versione un po¡¯ meno matura, in modo che la quantit¨¤ di zucchero liberato sia inferiore¡± conclude Roveda.
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