[tps_title]LO STUDIO[/tps_title] La corsa intensa e prolungata pu¨° favorire, nel lungo termine, lĄŻinsorgere di danni intestinali: ad affermarlo uno studio pubblicato su Applied Physiology, Nutrition and Metabolism a maggio 2017. Nello specifico si mostra che lĄŻesecuzione frequente di una seduta di 2 ore o maggiore condotta ad unĄŻintensit¨¤ sostenuta (60% VO2max) e praticata in [...]
[tps_title]LO STUDIO[/tps_title]
La corsa intensa e prolungata pu¨° favorire, nel lungo termine, lĄŻinsorgere di danni intestinali: ad affermarlo uno studio pubblicato su Applied Physiology, Nutrition and Metabolism a maggio 2017. Nello specifico si mostra che lĄŻesecuzione frequente di una seduta di 2 ore o maggiore condotta ad unĄŻintensit¨¤ sostenuta (60% VO2max) e praticata in ambiente caldo pu¨° causare danni alle cellule dellĄŻintestino.
Ci¨° comporterebbe un aumento della difficolt¨¤ a digerire sia nel breve che nel lungo periodo ed un aumento del rischio di problemi al basso ventre durante la corsa.
Al contrario unĄŻattivit¨¤ fisica moderata per soggetti che gi¨¤ soffrono di disturbi gastrointestinali o infiammazioni dellĄŻintestino, pu¨° rivelarsi favorevole nel ridurne il fastidio.
(continua nella prossima scheda)
[tps_title]AIUTO DAL CIBO[/tps_title]
Ricardo Costa, principale autore dello studio, ha dichiarato - dopo 20 anni di ricerche - che l'eccessivo allenamento pu¨° compromettere l'integrit¨¤ e la funzionalit¨¤ dell'intestino: tuttavia, ha aggiunto che ad ogni modo unĄŻalimentazione a carattere antinfiammatorio cio¨¨ con un consumo moderato di carboidrati a rapido assorbimento, una scarsa assunzione di glutine, un adeguato apporto di acidi grassi omega-3 e polifenoli possono prevenire il rischio di danni intestinali e attenuare la funzione compromessa.
Fonte:
Costa RJS, Miall A, Khoo A, Rauch C, Snipe R, Cam?es-Costa V, Gibson P. Gut-training: the impact of two weeks repetitive gut-challenge during exercise on gastrointestinal status, glucose availability, fuel kinetics, and running performance. Appl Physiol Nutr Metab. 2017 May;42(5):547-557.
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