ALIMENTAZIONE
Colesterolo alto: da che cosa dipende e come lo si pu¨° ridurre
Dieta, attivit¨¤ fisica, genetica, fumo, stress: da che cosa dipende il colesterolo? E in che modo lo si pu¨° ridurre? "Chiariamo innanzitutto di che cosa parliamo quando parliamo di colesterolo. Si tratta di un grasso, un lipide, essenziale per la vita", premette il professor Carmine Gazzaruso, responsabile del Servizio di Diabetologia, Endocrinologia, Malattie Metaboliche e Vascolari e del Centro di Ricerca Clinico (Ce.R.C.A.) dell'Istituto Clinico Beato Matteo di Vigevano e docente di Endocrinologia all'Universit¨¤ degli Studi di Milano. "Noi quotidianamente abbiamo bisogno di molto colesterolo per il turn over cellulare e per la produzione di ormoni. Ma se in eccesso il colesterolo pu¨° provocare danni a livello delle arterie,?determinando aterosclerosi, che a sua volta pu¨° portare ad infarto, ictus o ateriopatia degli arti inferiori. Per questo motivo ¨¨ fondamentale controllare i livelli di Ldl nel sangue".
Dieta, attivit¨¤ fisica, stress, fumo, genetica: da che cosa dipende il colesterolo?
ĄŞ ?Spesso si parla di dieta contro il colesterolo, ma davvero ¨¨ lĄŻalimentazione ad incidere maggiormente sui livelli di Hdl e Ldl? "Si tratta di un discorso complesso, in cui ad incidere sono molti fattori. Se parliamo di Hdl, come di trigliceridi, sicuramente la dieta incide, perch¨Ś questi due grassi sono strettamente legati allĄŻinsulino resistenza. Tanta pi¨´ insulina circola nel sangue, tanto maggiore ¨¨ la resistenza alla sua attivit¨¤, tanto pi¨´ alti sono i livelli di trigliceridi e bassi quelli di Hdl. Dunque attivit¨¤ fisica e dieta ristretta in zuccheri (intesi come carboidrati, in particolare ad alto indice glicemico) e calorie riducono drasticamente i trigliceridi e aumentano le Hdl", sottolinea Gazzaruso.
Colesterolo e sindrome metabolica
ĄŞ ?A differenza delle lipoproteine Ldl, le lipoproteine Hdl sono infatti tra i cinque criteri utilizzati per la diagnosi di sindrome metabolica: "Lo sono insieme ai trigliceridi, allĄŻipertensione, alla glicemia e alla circonferenza addominale. Se si hanno tre di questi cinque fattori si ha la sindrome metabolica. Ma lĄŻLdl non cĄŻentra. Nel discorso riguardante questa lipoproteina a bassa densit¨¤, il cui valore ¨¨ quello che va maggiormente tenuto in considerazione per il rischio cardiovascolare legato al colesterolo, la dieta ¨¨ meno importante che per lĄŻHdl. Il colesterolo Ldl, infatti, ¨¨ prodotto dal fegato per lĄŻ80%, mentre solo il 20% ¨¨ di origine alimentare", spiega il professore. "LĄŻindicazione di massima ¨¨ che facendo una buona dieta il colesterolo scende, ma cos¨Ź non ¨¨. Per abbattere i trigliceridi e aumentare il colesterolo Hdl bisogna soprattutto ridurre gli zuccheri. Per ridurre lĄŻLdl ridurre gli zuccheri fa sicuramente bene, dal momento che un eccesso di insulina stimola la produzione di colesterolo da parte del fegato, ma non ¨¨ dirimente. Ad incidere sono anche fattori come lo stress e la genetica".
Dieta mediterranea e colesterolo
ĄŞ ?In ogni caso la dieta mediterranea pu¨° aiutare a livello generale a ridurre il colesterolo: "Le fibre presenti in verdura, frutta, cereali integrali e legumi aiutano ad eliminare il colesterolo. Inoltre i legumi contengono steroli vegetali, sostanze simili al colesterolo che entrano in competizione con il colesterolo stesso a livello dellĄŻintestino e vengono assorbite al suo posto. I legumi andrebbero mangiati 2-4 volte alla settimana. Poi ci sono altri lipidi, come gli acidi grassi omega 3 e i grassi insaturi presenti nel pesce, nella frutta secca e nei semi oleaginosi che possono aiutare a contrastare il colesterolo. Una indicazione utile ¨¨ quella di mangiare tutti i giorni tre-quattro noci o una manciata di mandorle. E poi cĄŻ¨¨ lĄŻolio extravergine di oliva, che contiene acido oleico, grasso monoinsaturo che abbassa i livelli di colesterolo. Attenzione invece al grasso della carne, ai formaggi grassi, agli insaccati e alle fritture. LĄŻalcol pu¨° far bene se assunto con moderazione: un calice di vino a pasto riduce lĄŻinsulino resistenza, che abbiamo visto essere collegata al colesterolo, ma se si beve di pi¨´ o si consumano superalcolici si ottiene lĄŻeffetto opposto", spiega il professor Gazzaruso.
Colesterolo e farmaci
ĄŞ ?Se la dieta e lĄŻattivit¨¤ fisica non sono sufficienti, le soluzioni farmacologiche sono diverse e innovative. "Innanzitutto ricordiamo che il valore pericoloso dipende dal rischio individuale del paziente. Fattori come diabete, infarto pregresso, eventi cardiovascolari aumentano i rischi e abbassano i livelli entro i quali va mantenuto il colesterolo Ldl. Livelli che nel 2019 sono stati notevolmente abbassati dalla European Society of Cardiology e dalla European Atherosclerosis Society, che hanno stilato le nuove linee guida sul colesterolo Ldl. Ottenere valori molto bassi con il solo stile di vita ¨¨ quindi ancora pi¨´ difficile, per cui spesso sono necessari aiuti. In un soggetto sano possono essere sufficienti nutraceutici come il riso rosso fermentato, la berberina, i fitosteroli. Se questi non bastano si passa alle statine e allĄŻezetimibe. E poi ci sono tre farmaci molto pi¨´ recenti. Uno ¨¨ un inibitore del PCSK9, enzima coinvolto nellĄŻomeostasi del colesterolo. Si tratta di anticorpi monoclonali che vanno a distruggere questo enzima e che vengono assunti con iniezioni sottocutanee e sono in grado di abbattere i livelli di Ldl del 50-70%. Poi ci sono le compresse di acido bempedoico, che agisce sulla sintesi epatica del colesterolo ma con un meccanismo diverso rispetto alle statine. Ed infine sono state messe a punto sostanze che vanno ad interferire con lĄŻmRna (lĄŻRna messaggero di cui si parla anche per i vaccini anti Covid) che produce gli enzimi PCSK9. Questo nuovo farmaco va ad impedire allĄŻmRna di produrre PCSK9. Se gli anticorpi monoclonali di cui abbiamo detto sopra vanno a distruggere i PCSK9 quando si sono gi¨¤ formati, questi farmaci agiscono a monte, prima ancora che si formino i PCSK9, riducendo lĄŻLdl del 60% con iniezioni una volta ogni sei mesi", chiarisce il professor Gazzaruso.
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