E' una delle bevande pi¨´ consumate al mondo, un alimento "voluttuario", cio¨¨ non necessario nella nostra alimentazione, spesso legato a momenti di piacere e convivialit¨¤. Ma ha tante propriet¨¤ che Flavia Bernini, biologa e nutrizionista, spiega a Gazzetta Active
Fa bene, fa male, va limitato. ¡°Negli ultimi anni le ricerche riguardanti il consumo di caff¨¨ l¡¯hanno rivalutato per l¡¯azione antiossidante e di protezione nei confronti di diverse patologie come il diabete, il Parkinson e il rischio cardiovascolare ¨C spiega Flavia Bernini, biologa nutrizionista-. Questi effetti sono da attribuire a diverse sostanze contenute nel caff¨¨, come i polifenoli, gli acidi organici, tra cui l¡¯acido clorogenico e la caffeina, che resta la sostanza sulla quale si concentrano la maggior parte degli studi¡±.
Cos¡¯¨¨ la caffeina?
¡°E¡¯ un alcaloide presente in natura in diversi frutti, semi e piante. La troviamo non solo nel caff¨¨, ma anche nel th¨¨, nel guaran¨¤, nel cacao, nello yerba mate. E¡¯ interessante ricordare che caffeina e teina sono? la stessa sostanza. Le raccomandazioni sulla limitazione nel consumo delle bevande che le contengono, fanno riferimento agli effetti psicostimolanti che, in dosi eccessive, potrebbero tradursi in tachicardia, palpitazioni, tremori, nervosismo e insonnia. Le linee guida indicano come dose sicura i 400 mg di caffeina al giorno: pi¨´ o meno 5 espressi. Questa dose si riferisce a un soggetto adulto sano. Diversa ¨¨ la situazione in caso di donne in gravidanza, o soggetti con cardiopatia, ipertensione o gastrite, nei quali la dose di caffeina va ridotta. Qualche esempio? Una tazzina di caff¨¨ espresso contiene in media 80 mg di caffeina, mentre una tazza di th¨¨ o una lattina di Coca Cola non superano i 50 mg. La concentrazione di caffeina ¨¨ maggiore quanta pi¨´ acqua ¨¨ presente nella preparazione: un caff¨¨ ristretto avr¨¤ quindi meno caffeina di un espresso che a sua volta ne conterr¨¤ meno di un caff¨¨ americano. C¡¯¨¨ per¨° da sottolineare che la soglia di tolleranza alla caffeina varia da persona a persona e che il suo consumo abituale, porta in tempi brevi, a una certa assuefazione e quindi adattabilit¨¤ ai suoi effetti¡±.
Benefici per la linea
¡°Alla caffeina viene riconosciuto un certo potere ¡°termogenico¡± in grado di stimolare l¡¯aumento del metabolismo. Ecco perch¨¦ spesso la troviamo come ingrediente in prodotti da banco dall¡¯effetto ¡°bruciagrassi¡±. Tale azione, anche se presente, ¨¨ per¨° blanda e comunque temporanea a causa della veloce tolleranza che si sviluppa nei confronti degli effetti della caffeina. Pi¨´ interessante ¨¨ invece la sua azione ¡°anoressizzante¡± ossia di diminuzione della sensazione di fame, attraverso la stimolazione del sistema simpatico che assopisce al momento i centri ipotalamici della fame. Bere un caff¨¨ pu¨° quindi, pu¨° essere una buona?soluzione spezza-fame nell¡¯ambito di una dieta ipocalorica. Ma?l¡¯ ambito in cui l¡¯utilizzo della caffeina suscita maggior interesse ¨¨ lo sport. Gli studi concordano nel considerare la caffeina un ¡°agente ergogeno", ossia?capace di migliorare la prestazione sia aerobica che anaerobica. Nell¡¯ allenamento con i pesi infatti la caffeina contribuisce ad aumentare l¡¯espressione della potenza e a sopportare un maggior volume di lavoro a parit¨¤ di tempo. Anche nell¡¯ambito dell¡¯attivit¨¤ aerobica la prestazione viene migliorata grazie ad una minor percezione della fatica. Capita infatti che, in diversi tipi di preparazione atletica, il nutrizionista sportivo si trovi spesso a lavorare su protocolli ciclici di assunzione e scarico di caffeina da personalizzare sempre in funzione dell¡¯atleta e della sua soglia di tolleranza¡±.
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