ALIMENTAZIONE
Come si legge lĄŻetichetta degli alimenti? Ingredienti, zuccheri aggiunti...
Una dieta che funzioni parte anche da una spesa fatta con criterio, e per fare bene la spesa ¨¨ fondamentale non solo scegliere gli alimenti giusti, ma leggere lĄŻetichetta. EĄŻ tutto scritto l¨Ź: non solo calorie e grassi, ma sale (quindi sodio, che pu¨° far bene a chi fa sport e suda molto ma troppo pu¨° essere causa di ipertensione), e poi ingredienti come gli?zuccheri che per¨° non vengono chiamati cos¨Ź, ma hanno nomi diversi che ne mascherano i reali effetti, tuttĄŻaltro che benefici. "Saper leggere correttamente lĄŻetichetta degli alimenti ¨¨ fondamentale per fare le scelte giuste. Spesso, invece, si finisce per comprare quello che ci attrae di pi¨´, per il suo aspetto o persino per la sua pubblicit¨¤. Del resto le industrie alimentari (ma non certo solo loro) arruolano sociologi e psicologici per creare packaging sempre pi¨´ originali che attraggano lĄŻattenzione e facciano scattare ĄŽla vogliaĄŻ. Ma noi non dobbiamo cadere in queste trappole", spiega a Gazzetta Active la dottoressa Emanuela Russo, dietista presso lĄŻINCO (Istituto Nazionale per la Cura dellĄŻObesit¨¤) dellĄŻIRCCS Policlinico San Donato e dellĄŻIstituto Clinico S. Ambrogio di Milano e presso il Marathon Center di Palazzo della Salute-Wellness Clinic.
Come si legge lĄŻetichetta degli alimenti? Gli ingredienti
ĄŞ ?La prima cosa ¨¨ fare attenzione allĄŻordine in cui compaiono gli ingredienti. "Per legge devono essere riportati in ordine decrescente di quantit¨¤ (fanno eccezione i preparati a base di frutta o verdura mista). In altre parole, il primo ingrediente ¨¨ quello pi¨´ presente, il secondo un poĄŻ meno e cos¨Ź via", spiega la dietista.
Attenzione agli additiviĄ
ĄŞ ?"Gli additivi sono tutte quelle sostanze usate come?conservanti, coloranti, emulsionanti, antiossidanti, correttori di acidit¨¤, esaltatori di sapore, etc. Queste sostanze possono essere indicate con il loro nome, come lĄŻacido citrico (correttore di acidit¨¤) oppure con una sigla numerica preceduta dalla lettera E?(ad es E330 sempre per lĄŻacido citrico). Se sono presenti troppi additivi la qualit¨¤ dellĄŻalimento ¨¨ scarsa, poich¨Ś solitamente sono usati per sopperire alla mancanza di materie prime di valore. Di molti?additivi?non ¨¨ stata ad oggi provata alcuna conseguenza negativa sulla salute, ma ¨¨ neppure certo se a lungo termine possano diventare nocivi", ricorda la dietista.
Vediamo allora quali additivi tenere sotto controllo: "Attenzione a nitrati?e?nitriti,?utilizzati in?salumi, insaccati?e?carni lavorate. I?nitrati non sono pericolosi se presenti in piccole quantit¨¤, ma i?nitriti,?che si legano alle ammine presenti in altri cibi, tendono a formare le cosiddette?nitrosammine,?sostante potenzialmente cancerogene. Da evitare anche i polifosfati?presenti nel?prosciutto cotto. Vengono utilizzati per renderlo pi¨´ morbido, ma possono provocare disturbi digestivi. Inoltre sono ricchi di fosforo, che pu¨° provocare perdite di calcio. Meglio evitare anche i i solfiti (E220-E228), sostanze irritanti per lĄŻapparato digerente e nemici della vitamina B1, che invece ¨¨ fondamentale per il?sistema nervoso. Tra lĄŻaltro si ritiene che i solfiti possano scatenare reazioni allergiche e possano essere una delle cause del disturbo da deficit dellĄŻattenzione e iperattivit¨¤ (ADHD) nei bambini", aggiunge la dottoressa Russo.
Dolcificanti in etichetta da evitare
ĄŞ ?Come abbiamo detto, ci sono poi zuccheri che vengono aggiunti con nomi diversi, ma il cui consumo andrebbe evitato o quanto meno limitato. "Parliamo di sostanze come il?sorbitolo?e il?mannitolo, dolcificanti?che possono causare?problemi allo stomaco". Ma attenzione anche alla quantit¨¤ di zuccheri in generale: "Ad esempio, se un alimento contiene 35 g di zuccheri su 100 g di prodotto vuol dire che per il 35% ¨¨ fatto di zuccheri, quindi ¨¨ sicuramente molto dolce e il suo consumo sar¨¤ da soppesare rispetto alle condizioni della persona e al suo stile di vita. Pu¨° andare bene una volta ogni tanto, ma di certo non tutti i giorni", sottolinea la dottoressa Russo.
I grassi: saturi e insaturi
ĄŞ ?Per quanto riguarda i grassi, non ¨¨ sufficiente considerare il loro totale, ma ¨¨ bene distinguere tra grassi saturi e insaturi: "Un esempio pu¨° essere la?differente tabella nutrizionale tra burro e olio extravergine dĄŻoliva. Il?burro?ha circa lĄŻ83% di grassi, di cui quasi il 49% sono?acidi grassi saturi. LĄŻolio extravergine di oliva?ha il 99,9% di grassi totali ma?solo 14,5% sono grassi saturi. E i grassi insaturi sono molto meglio dei grassi saturi".
Il sale e il sodio
ĄŞ ?Un altro valore che va tenuto sottĄŻocchio ¨¨ quello relativo al sale: "In passato nelle etichette veniva indicato il valore del sodio, che pu¨° essere controindicato per alcuni soggetti, come gli ipertesi. Nelle ultime etichette, invece, ¨¨ indicato il sale. Ma capire a quanto sodio corrisponde un grammo di sale non ¨¨ difficile: basta dividere la quantit¨¤ di sale per 2,5. Quindi ad esempio 5 grammi di sale equivalgono a 2 grammi di sodio", chiarisce la dietista.
L'etichetta degli alimenti 'senza zucchero'
ĄŞ ?Infine, unĄŻaltra dicitura che pu¨° essere predente sull'etichetta degli alimenti e che va letta con cautela ¨¨ quella 'senzaĄ', in particolare 'senza zucchero'. "Pu¨° trarre in inganno perch¨Ś di per s¨Ś?non ¨¨ garanzia di assenza di sostanze dolcificanti?che possono agire sul nostro organismo come lo zucchero. EĄŻ quindi bene leggere gli ingredienti perch¨Ś spesso i prodotti senza zucchero contengono?amido di mais, sciroppo di glucosio, sciroppo di fruttosio, maltosio, ecc. Meglio scegliere un prodotto con la dicitura ¨¨ 'senza zuccheri aggiunti'", ricorda la dottoressa Russo.
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