Stanno per partire ricchi pranzi, cene, aperitivi, brindisi vari in famiglia e non. Molti ricorrono al digiuno nel pre e nel post feste, ma ¨¨ una scelta corretta? Ecco il parere dell'esperta
Il momento ¨¨ difficile da gestire, le tentazioni davvero tante. ¡°Se poi le feste arrivano proprio nel bel mezzo di un percorso dimagrante, ¨¨ comprensibile come sia facile lasciarsi attrarre da qualche rapida strategia dietetica con cui prevenire o rimediare quell¡¯eccesso calorico che appare inevitabile - spiega Flavia Bernini, biologa, nutrizionista -.? Tra le pratiche pi¨´ sponsorizzare e in voga negli ultimi anni spicca il digiuno, declinabile nelle pi¨´ diverse modalit¨¤: dal 16:8 che prevede 16 ore di digiuno e 8 di alimentazione; allo schema 5:2 in cui sono previsti 2 giorni di forte restrizione calorica e 5 di alimentazione normale; al programma Eat-Stop-Eat in cui si digiuna per 24 ore un paio di volte a settimana, fino alla Dieta Mima-Digiuno?in cui si restringono fortemente le calorie per 4-5 giorni consecutivi, simulando di fatto un digiuno vero e proprio, ma che nasce con finalit¨¤ terapeutiche, scientifiche e non certo dimagranti¡±.
Pro e contro del digiuno prima o dopo le feste
¡ª ?Semaforo rosso. ¡°Al digiuno prolungato, inteso come privazione totale o quasi di cibo per un tempo superiore alle 24 ore. Non solo si tratta di una strategia poco utile ai fini dietetici: potrebbe rivelarsi addirittura dannosa. Da un punto di vista fisiologico, gi¨¤ dopo qualche ora di digiuno, viene intaccato il glicogeno del fegato, la nostra riserva di carboidrati epatici, e l¡¯organismo inizia a utilizzare gli aminoacidi, ossia i mattoncini che formano le proteine, come fonti di nuovo carburante. Anche i grassi di riserva vengono sfruttati per fornire energia al corpo, ma la perdita di massa magra, ossia di muscolatura, risulta essere comunque alta.? Attuare un digiuno in preparazione a pasti pi¨´ ricchi ci far¨¤ solo arrivare pi¨´ affamati e irrequieti, con una maggior predisposizione a cadere in eccessi calorici che magari avremmo limitato, evitando di digiunare prima".
Semaforo giallo. "Ad attuare qualche forma di digiuno intermittente laddove questo aiuti a migliorare la compliance alla dieta. Per alcune persone risulta molto faticoso diluire le calorie di una dieta ipocalorica durante la giornata e, viceversa, si trovano meglio a concentrarle in alcune ore precise. Il digiuno intermittente 16:8 ad esempio, si pu¨° attuare digiunando dalla sera del giorno prima al pranzo del giorno successivo, saltando di fatto la colazione,? lo spuntino di met¨¤ mattina e concentrando cos¨¬ le calorie della dieta dal pranzo in poi. Nonostante diversi studi sottolineino i benefici di un digiuno di questo tipo, per il momento possiamo solo affermare che si tratta di una strategia dietetica utile in alcuni soggetti per garantire una migliore aderenza alla dieta, che andrebbe evitata da alcune categorie di persone come diabetici, donne incinta o in allattamento o in persone con disturbi del comportamento alimentare. Per chi invece non ama questa impostazione, il comportamento ideale, nei giorni che precedono e seguono le feste, consiste?nel restringere leggermente le calorie, prediligere cibi ricchi di fibra, come verdura, frutta, legumi, cereali integrali e zuppe, e limitando molto i dolci e i condimenti. Senza neanche accorgercene avremo attuato un taglio calorico semplice e sostenibile che ci aiuter¨¤ a non uscire troppo appesantiti dal Natale".
Semaforo verde.? "Alla trappola degli?eccessi alimentari durante le feste. Il comportamento corretto e misurato rappresenta l¡¯unica vera strategia utile per gestire al meglio i momenti di festa e di socialit¨¤ senza pericolosi aumenti di peso. In generale, gli atteggiamenti compensatori, da attuare prima e dopo delle giornate alimentari pi¨´ ricche, dovrebbero essere limitati al massimo. Il vero segreto sar¨¤ goderci la compagnia delle persone intorno a noi, assaggiare tutto senza esagerare,?assaporare cibi diversi, dimezzandone le porzioni. In questo modo ne usciremo appagati e non ci sar¨¤ nulla da rimediare o compensare con faticose e improbabili privazioni di cibo".
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