La cannella migliora l'apprendimento e la memoria: lo dice uno studio

La cannella è un’importante spezia utilizzata anche dai diabetici per la sua azione ipoglicemizzante, oltre ad essere un dolcificante naturale e ad avere ha una lunga storia dal punto di vista culinario. Insomma, porta con sé tanti benefici, e secondo un recente studio pubblicato su Nutritional Neuroscience influisce positivamente anche sulle funzioni cognitive, migliorando l’apprendimento e la memoria.

Lo studio

I ricercatori hanno dimostrato che la cannella porta benefici importanti a livello cognitivo, oltre ad avere proprietà antinfiammatorie, antitumorali e immunomodulatorie. Secondo i risultati ottenuti, la cannella influenza positivamente l’apprendimento e la memoria, soprattutto negli adolescenti. Inoltre, già in passato alcune ricerche avevano mostrato le sue potenzialità neuroprotettive contro l’Alzheimer, e dallo studio è venuto fuori che la cannella può inibire anche la produzione di amiloide-beta, una delle proteine che contribuiscono allo scatenarsi dell’Alzheimer. I ricercatori si sono concentrati anche sui componenti della cannella come l’eugenolo, l’acido cinnamico e la cinnamaldeide. L’eugenolo ha effetti protettivi cognitivi dovuti alle sue proprietà antiossidanti, mentre la cinnamaldeide previene la morte cellulare, e nei modelli animali si è dimostrato importante nella protezione dal deterioramento cognitivo.

Cannella: come usarla?

Bisogna ricordare che la cannella è solitamente disponibile in due tipi: Ceylon e Cassia, ma la seconda “contiene una tossina che può risultare dannosa se assunta in quantità troppo elevate. In particolare, può causare tosse e difficoltà respiratorie”, ricorda la dottoressa Karen Sullivan. Fortunatamente, proprio per quanto riguarda le quantità, i ricercatori hanno notato che non erano necessarie alte dosi di cannella, poiché gli effetti positivi si sono verificati anche a basso dosaggio. D’altro canto però uno degli studi analizzati non ha prodotto effetti, forse proprio perché “la combinazione tra dosaggio, durata e tipo di cannella utilizzata non ha avuto il giusto impatto”, come spiega a MNT la dottoressa Molly Rapozo, nutrizionista presso il Pacific Neuroscience Institute di Santa Monica. Questo significa che bisognerà ulteriormente analizzare qual è il modo migliore per rendere la cannella utile alla nostra salute, facendo sempre attenzione a non esagerare. “Raccomando sempre erbe e spezie culinarie come parte di una dieta antinfiammatoria salutare per il cervello. La cannella produce un meraviglioso tè caldo o freddo, ha un ottimo sapore con cereali integrali e frutta, oltre ad essere essenziale per gustose miscele di spezie in tutto il mondo ", ha concluso la dottoressa Rapozo.