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Nutrizione e performance cognitive: un legame da scoprire. Parola allĄŻesperto
Che rapporto cĄŻ¨¨ tra nutrizione e performance cognitive? Gazzetta Active ha affrontato il tema, che si lega allo sport e non solo, con il dottor Roberto Scrigna, biologo nutrizionista specializzato in sport da combattimento, per chiarire alcuni aspetti fondamentali: "CĄŻ¨¨ un legame molto intimo. LĄŻalimentazione influisce sul cervello, primo organo endocrino".
In che modo?
"UnĄŻalimentazione ipocalorica o ipercalorica ha effetti cognitivi, visto che il cervello viene nutrito in difetto o in eccesso. Soprattutto, nutrirlo in difetto pu¨° causare effetti collaterali per la concentrazione. Le diete ipocaloriche (soprattutto quelle che in acuto causano la restrizione dei carboidrati, ndr) possono portare un leggero ostacolamento cognitivo, visto che la restrizione energetica riduce il glicogeno a disposizione. ? un fattore rilevante se si considera che il sistema nervoso funziona prevalentemente attraverso lĄŻossidazione di glucosio. Quando ci sono escursioni verso il basso il neurone lavora con pi¨´ fatica".
Lo status energetico ¨¨ determinante per le performance cognitive.
"Per far capire meglio, si pu¨° fare lĄŻesempio della sonnolenza post-prandiale, che rende difficile la concentrazione a causa della sovrattivazione del sistema nervoso parasimpatico. In quelle condizioni, il cervello produce una maggiore quantit¨¤ di onde alfa che sono tipiche degli stati di profondo rilassamento come nei momenti prima di dormire, e sappiamo che non sono stati ideali per svolgere compiti cognitivi complessi".
Ci sono altri elementi che influenzano le prestazioni mentali?
"Sono diversi, ma il presupposto fondamentale resta il sonno. Il modo ĄŽmiglioreĄŻ per influire in negativo sulle performance cognitive ¨¨ dormire poco. La nutrizione dovrebbe sempre basarsi su un buon riposo. Altri fattori sono lĄŻintake calorico, che deve restare nella norma o al massimo diventare moderatamente ipocalorico, e lĄŻintake dei carboidrati. Al vertice della piramide troviamo i micronutrienti, sostanze che in quantitativo molto piccolo possono influire sulla comunicazione del neurone".
Quali sono i micronutrienti che influiscono sullĄŻattivit¨¤ neuronale?
"Si dividono in due tipologie. Quelli essenziali o semi-essenziali, fondamentali per la salute del cervello, come lo zinco (contenuto in carne, legumi, latticini), la colina (vitamina che funziona da precursore per il neurotrasmettitore acetilcolina), lĄŻamminoacido tirosina, gli omega 3 (che contribuiscono a mantenere fluida la membrana dei neuroni) o la creatina. Una seconda categoria fa riferimento a sostanze che si trovano in natura e che aiutano lĄŻattenzione, riducendo il declino cognitivo. Sono il ginseng (con effetti sullĄŻumore), il Ginkgo biloba (che diminuisce il declino cognitivo aumentando la capacit¨¤ del sangue di arrivare al cervello), la Rhodiola Rosea e la ashwagandha (radici che tendono a migliorare la risposta allo stress)".
Cosa comporta un regime di restrizione calorica a breve termine?
"Un aumento del rilascio di cortisolo (ormone che stimola lĄŻattenzione, ndr), in quantit¨¤ tali da non mandare la persona in stato di sovreccitazione. ? un contesto che comporta una maggiore secrezione di catecolamine, composti chimici che aumentano lĄŻattenzione. Se la restrizione calorica diventa per¨° cronica, si ha un effetto negativo".
Ci sono sostanze in grado di avere effetti di modifica dellĄŻattivit¨¤ neuronale?
"Sono quattro e la regina ¨¨ la caffeina. A seguire abbiamo la L-teanina, amminoacido contenuto nel the che stimola l'attenzione ma migliora anche lo stato di calma, fondamentale per avere una concentrazione ottimale e non essere semplicemente sovraeccitati e quindi incapaci di concentrarsi. La terza ¨¨ la bacopa-monnieri, unĄŻerba ayurvedica che interagisce col sistema della dopamina e della serotonina, promuovendo la comunicazione neuronale e migliorando la memoria. Infine cĄŻ¨¨ la nicotina, un alcaloide contenuto nel tabacco che ha la funzione di stimolare la produzione di dopamina e adrenalina. ? uno dei supplementi pi¨´ studiati per lĄŻattivazione cognitiva, non ¨¨ cancerogena e non ha effetti collaterali significativi se ben dosata e periodizzata nel tempo. L'effetto negativo riguarda la possibile dipendenza, che sembra svilupparsi esclusivamente quando viene inalata col fumo di sigaretta, sempre un male per gli effetti cognitivi. Non a caso, gli sportivi la assumono tramite chewing gum e patch".
Perch¨Ś in situazioni di restrizione calorica si pensa di ragionare meglio?
"? un effetto legato alla risposta del corpo quando non ha a disposizione, al 100%, le risorse utili alla produzione energetica. In acuto, dunque a breve termine, questa capacit¨¤ di mobilitare risorse attiva di pi¨´ il sistema nervoso simpatico, determinando la liberazione di glucosio da parte del fegato e dei muscoli, con aumento della secrezione di cortisolo. Queste modifiche fisiologiche per estrarre energia hanno anche effetti cognitivi, legati allĄŻaumento dellĄŻadrenalina. Con lĄŻappetito sale lĄŻattenzione, ma quando questa restrizione energetica diventa grave si diventa irritabili e la capacit¨¤ di concentrazione scende. Al cervello non pu¨° mancare benzina".
Quali alimenti sono utili al miglioramento delle performance cognitive?
"The e caff¨¨ sono importanti, ma non vanno sottovalutate le bevande al ginseng, cos¨Ź come i prodotti di origine animale per la presenza di zinco e Omega 3. E dunque, salmone, pesce azzurro, legumi e frutta secca. La dieta deve essere sempre ricca e varia".
QuandĄŻ¨¨ che invece si ottiene lĄŻeffetto opposto?
"Parliamo di ostacolamento cognitivo quando ci si sovralimenta per la paura di non avere abbastanza energia, esagerando con calorie e carboidrati. Oppure quando si fa abuso di prodotti attivanti, come i pre-workout, assumendo magari quantitativi di caffeina eccessivi".
Ci sono altre attivit¨¤ che possono aiutare la persona a migliorare le performance cognitive?
"Il sonno, la meditazione mindfullness e i bagni freddi. Le immersioni in acqua fredda sono legate alla capacit¨¤ di mantenere la calma in momenti in cui lĄŻadrenalina ¨¨ molto alta. E poi, non bisogna trascurare il sistema uditivo, in grado di interferire con la capacit¨¤ dei neuroni di concentrarsi. Cito qui i binaural beats, particolari frequenze di suoni in grado di stimolare lĄŻattenzione. Si tratta di interventi non nutrizionali ma di tipo comportamentale, supportati da evidenze scientifiche".
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