Dal salmone, al branzino, al tonno, alle alici, senza dimenticare crostacei e molluschi, il pesce ¨¨ tra i protagonisti dei secondi piatti della dieta mediterranea, sinonimo di salute e longevit¨¤
E¡¯ un alimento presente spesso sulle nostre tavole, anche se i prezzi non sempre sono abbordabili. Crudo o cotto il pesce ¨¨ una importante fonte proteica e presenta le stesse qualit¨¤ della carne. ¡°La digeribilit¨¤ ¨¨ per¨° maggiore e l¡¯apporto di colesterolo pi¨´ basso ¨C spiega Flavia Bernini, biologa, nutrizionista -. Il valore aggiunto che deriva dal consumo di pesce ¨¨ racchiuso nella tipologia di grassi che contiene: a differenza della carne che apporta grassi saturi, i prodotti della pesca contengono preziosi grassi polinsaturi di tipo omega 3. Si tratta di un gruppo di grassi essenziali, associati a propriet¨¤ anti-infiammatorie e di protezione della salute cardiovascolare. I pi¨´ importanti sono l¡¯EPA e il DHA, acidi grassi a catena lunga, di cui il pesce ¨¨ particolarmente ricco. Si tratta di grassi che il nostro organismo ¨¨ in grado di fabbricare anche a partire da un altro omega 3, l¡¯acido linolenico, contenuto in molti alimenti come i semi oleosi e gli oli che da essi si ricavano¡±. L¡¯efficienza del nostro organismo a trasformare questo grasso in EPA e DHA ¨¨ piuttosto bassa e decresce con il tempo: ecco perch¨¦ assumere alimenti come il pesce che li contengono, risulta vantaggioso.
PESCE: CHI NON LO MANGIA
¡ª ?Gli stessi omega 3 a lunga catena che troviamo nel pesce sono contenuti, in minor quantit¨¤, anche nel pollame e nelle uova. ¡°L¡¯alimento di origine vegetale che contiene la maggior quantit¨¤ di omega 3 ¨¨ rappresentato dalle alghe che oggi, grazie alla diffusione della cucina giapponese, vengono consumate con maggior frequenza anche nelle nostre cucine.?
Un¡¯altra fonte di omega 3 a lunga catena sono gli ¡°alimenti fortificati¡±, ossia quei cibi in cui l¡¯EPA e il DHA sono stati aggiunti¡±. Pesce fresco o congelato? La domanda che spesso ci si pone e se le qualit¨¤ siano e stesse. ¡°La risposta ¨¨ affermativa: il processo di congelamento avviene in tempi strettissimi cos¨¬ che la freschezza e i nutrienti del pesce vengano preservati al meglio.?
PESCE E MERCURIO
¡ª ?E il mercurio? E¡¯ un contaminante ambientale, tende ad accumularsi nei pesci predatori pi¨´ vecchi e di grossa taglia. Un suo eccesso pu¨° risultare tossico per il sistema nervoso dei bambini e del feto in formazione. ¡°Per questo motivo alcune categorie di consumatori, donne in et¨¤ fertile, gravidanza o allattamento non dovrebbero eccedere con la sua assunzione. Se ci atteniamo alle quantit¨¤ indicate dalle linee guida, che suggeriscono di mangiare tre porzioni da 150 grammi di pesce a settimana, non corriamo alcun rischio di accumulo di mercurio. Quando il consumo diventa pi¨´ frequente vanno diminuiti i pesci di grossa taglia come il tonno, il pesce spada o la verdesca e privilegiati quelli di taglia piccola, soprattutto orata, branzino, sardine, sgombro e alici¡±.
CROSTACEI E MOLLUSCHI
¡ª ?Godono di una cattiva fama a causa del loro contenuto in colesterolo. ¡°In realt¨¤ quello presente non influenza in modo cos¨¬ importante quello nel sangue: il rischio di contrarre patologie cardiovascolari ¨¨ correlato ai grassi saturi contenuti in alcuni alimenti, come ad esempio carni rosse e insaccati. Il basso contenuto di grassi saturi? li rende alimenti benefici per la salute¡±.?
PESCE: IL CONSIGLIO IN PI¨´
¡ª ??Mangiare pesce con frequenza, variando spesso la tipologia, rappresenta una raccomandazione utile a fini della salute. Lasciare pi¨´ spazio al consumo di pesce vuol dire ridurre il consumo di carne rossa e insaccati, con un ulteriore vantaggio sulla salute.
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