Per uno dei maestri della Nuova Cucina Italiana, il ciclismo ¨¨ pi¨´ che una passione: ¨¨ un modo di pensare. L'abbiamo intervistato
A pensarci bene per un brianzolo, adottato dalla Langa ¨¨ (praticamente) obbligatorio essere ciclista di ¡®buona gamba¡¯. Enrico Crippa, chef di Piazza Duomo ¨C uno dei locali pi¨´ amati da critica (tre stelle Michelin, 18¡ã nella The Worlds 50 Best Restaurants ) e gourmet di ogni dove¨C non sfugge alla regola. Parliamo di un appassionato vero, che ha il pedale come unico hobby: nel giorno di chiusura del ristorante, si alza alle 6 e torna per pranzo. Non solo: salvo d¡¯inverno, si concede ogni giorno una ¡®sgambata¡¯ di 40-45 km nella pausa pomeridiana. ¡°? il solo momento in cui non penso a nulla: sono io, la mia bici e il mondo intorno ad Alba ¨C spiega Crippa¨C non conosco maniera migliore per staccare dal lavoro e tenere allenato il fisico. Fare il cuoco su due servizi lunghi come i nostri, non ¨¨ semplice quindi preferisco faticare un sacco in bici per sentirmi un leone ai fornelli. Per me il ciclimo ¨¨ come lo yoga, bello praticarlo da soli ma fa piacere trovare qualcuno che lo ama come te e fare un po' di strada insieme, facendo due parole.?Nel 2021, ho chiuso con circa 5mila km divisi tra la Trek Trek Madone Serie 7 su misura e la fedele Cerv¨¨lo 3. Ma pu¨° essere che questo sia l'anno in cui mi compero un modello nuovo...¡±.
DI PADRE IN FIGLIO
¡ª ?Crippa non sfugge al clich¨¨ del ¡®brianzoeu¡¯ che ama il ciclismo.? "Da noi sono tanti gli appassionati e molti corrono. Anche mio padre gareggiava e mi ha trasmesso l¡¯amore per questo sport, che praticava ancora quando ero piccolo. Ho fatto con lui anche qualche garetta amatoriale, poi ho iniziato a girare per il mondo per lavoro e salvo una mountain bike nel periodo francese, avevo mollato la bici. Arrivato in Langa nel 2003, mi ¨¨ tornato subito l¡¯entusiasmo: bei percorsi, aria buona e tanti praticanti". Percorsi del cuore? "Partenza da Alba, direzione Alta Langa. Un classico ¨¨ affrontare ¨C con il solito gruppo di amici ¨C le Salite dei Campioni, tracciato dedicato ai miti del ciclismo. A volte, prendiamo l¡¯auto e ci spostiamo per fare il Colle della Madeleine: mi ricordo che, nell¡¯estate del 2008, sono riuscito a effettuare in un solo giorno questa scalata, insieme al Colle della Bonette e a quello de la Lombarde. Una faticaccia di sette ore e mezzo, in mezzo alle Alpi, ma che soddisfazione!"
I CAMPIONI DEL CUORE - Come tutti, anche Crippa ha i suoi idoli. "Ero piccolino quando Merckx vinceva le ultime corse ma resto sconvolto ogni volta che rileggo il suo palmar¨¨s. Poi sono stato tifoso ¡®per forza¡¯ di Moser, visto che era il n.1 per mio padre. Ho seguito con passione Pantani e Nibali, oggi mi impressiona Pogacar, che ha una grinta pazzesca in ogni gara. Ma attendo un nuovo asso italiano. In ogni caso, la cosa che continua a stupirmi ¨¨ quanto vanno forte i professionisti: mi ¨¨ capitato di trovarmi sul Col de Madone con la Sky in allenamento: salivo a fatica e loro mi hanno passato come fossero in moto. E in discesa vanno al triplo di un buon dilettante come me!" Le piacerebbe insomma andare forte come loro? "In verit¨¤, ho un altro sogno: la Gran Fondo delle Dolomiti ma si disputa in una stagione complicata. Ma dovrei allenarmi di pi¨´ e trascurare il lavoro. Poi ho sempre in mente di affrontare una delle grandi salite del Giro o del Tour de France. Per il momento, penso a un 2022 con tanti km da fare in Langa e qualche passo alpino importante".
OMAGGIO AL GIRO D'ITALIA
¡ª ?Sabato 19 la Milano-Sanremo, poi il 6 maggio via al Giro d'Italia, amatissimo da Crippa. "Da ragazzino seguivo le tappe del Giro in televisione mentre facevo i compiti, oggi ho la fortuna che tra un servizio e l¡¯altro posso concedermi una pausa corta o lunga che sia, magari dando un¡¯occhiata sullo smart-phone. Se ho la possibilit¨¤ e ci sono tappe in zona, mi organizzo per fare un salto: ho visto che la carovana si ferma spesso nelle Langhe. In ogni caso, ¨¨ una manifestazione fantastica, soprattutto in provincia ¨¨ vissuta come una festa per tutti". Ed ¨¨ alla maratona rosa che Crippa ha dedicato un piatto iconico (e buonissimo), ossia il?Riso Rosa. "E' un risotto con riduzione di barbabietole e aceto di barolo. Mantecato con burro aromatizzato alla rosa, petali e violette. E' nato nel 2017, in occasione di una giornata splendida dove prima ci siamo vestiti da ciclisti d'epoca e pedalato su vecchie bici da corsa, quelle a ruota fissa per capirci. Poi un pranzo nella tenuta vinicola di Francesco Bellocchio, il nipote di Fausto Coppi, che produce in suo onore un ottimo Timorasso chiamato Grand Fost¨° che era il soprannome che davano i tifosi francesi all'asso. L¨¬ ho cucinato per la prima volta il piatto, che mi emoziona sempre". Sarebbe piaciuto anche all'Airone, probabilmente. "Lo spero. E' un mito ovunque, qui di pi¨´: ogni tanto incontro degli appassionati che dicono di averlo visto pedalare ancora sulle strade del suo Piemonte. Chiss¨¤".?
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