Un tempo demonizzate, ora sono state definitivamente riscattate. Ma con alcuni paletti
Per anni le uova sono state guardate con sospetto, soprattutto a causa del loro contenuto di colesterolo. Ma le ultime ricerche scientifiche hanno finalmente fatto luce su questo aspetto: non ¨¨ il colesterolo in s¨¦ a rappresentare un pericolo, bens¨¬ i grassi saturi nel complesso. Sulla base delle conoscenze pi¨´ recenti, la Societ¨¤ Italiana di Nutrizione Umana (SINU) ha rivisto le proprie linee guida, riabilitando le uova e riconoscendone il prezioso impatto nutrizionale. Al netto di alcuni vincoli.
Uova e colesterolo: la ricerca
¡ª ?Le nuove linee guida della Societ¨¤ Italiana di Nutrizione Umana (Sinu) riscrivono un capitolo fondamentale dell'italica alimentazione e sanciscono una nuova era per il consumo di uova. Un cambiamento che emerge dalle conclusioni del XLIV Congresso Nazionale della Sinu, a Piacenza, in cui sono state presentate le revisioni dei Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia (Larn) per la popolazione italiana. La revisione, la quinta dal 1976, ¨¨ il risultato di un decennio di ricerche e studi approfonditi.
Le linee guida precedenti suggerivano un limite massimo di assunzione giornaliera di colesterolo di 300 mg, spingendo i consumatori a moderare l'uso di uova, oltrech¨¦ di carne, formaggi e salumi. Tuttavia, i risultati delle nuove meta-analisi hanno portato a rivalutare il ruolo del colesterolo, distinguendolo dai?grassi saturi, che sono ora considerati i principali responsabili dei rischi cardiovascolari.
Tradotto in soldoni, c'¨¨ pi¨´ flessibilit¨¤ nella dieta, e cade ufficialmente il tab¨´ del massimale di due uova a settimana.?Questo alimento, infatti, ¨¨ un concentrato di nutrienti essenziali per il nostro organismo: proteine di altissima qualit¨¤, vitamine del gruppo B, ferro, zinco e colina, solo per citarne alcuni, e minerali come il selenio. Inoltre, possiede un elevato potere saziante che le rende un ottimo alleato per il controllo del peso.
via libera alle uova, ma con criterio
¡ª ?? essenziale considerare che l'allentamento delle precedenti limitazioni non si traduce in un "tana libera tutti". Il consumo di uova deve ancora essere comunque monitorato in individui con condizioni specifiche, come quelli con problemi di colesterolo preesistenti o di peso. Per la popolazione generale sana, tuttavia, le uova diventano parte di un'alimentazione varia ed equilibrata senza le restrizioni passate, ma con un occhio sempre vigile sulla quantit¨¤ totale di grassi saturi consumati quotidianamente. Uno o due uova in pi¨´ a settimana vanno bene, insomma, ma con una porzione in pi¨´ di insalata e una fettina di dolce in meno.
uova arricchite
¡ª ?Che succede se si potenzia comuni uova con importanti nutrienti come vitamine del gruppo B, vitamina D, iodio, selenio e acidi grassi omega-3? In base allo studio Prosperity, coordinato da Nina Nouhravesh, del Duke Clinical Research Institute di Durham, si ottiene addirittura una riduzione del colesterolo LDL (cattivo), la diminuzione del colesterolo totale e della troponina ad alta sensibilit¨¤ (un marcatore di sofferenza cardiaca) e un miglioramento del profilo di resistenza insulinica. Le cosiddette uova arricchite?potrebbero costituire il prossimo business dell'industria alimentare, poich¨¦ ne migliorano il profilo nutrizionale standard, rendendole adatte a persone con specifiche necessit¨¤ dietetiche o a rischio di carenze nutrizionali.
Tuttavia, ¨¨ importante sottolineare che lo studio citato ¨¨ limitato sia in termini di dimensione del campione sia per la durata. Inoltre, ¨¨ stato finanziato da una delle pi¨´ grandi aziende produttrici di uova al mondo, e presentato all'American College of Cardiology. Come dire, la ricerca ¨¨ ancora agli inizi e saranno necessari studi pi¨´ ampi per confermare i risultati su una popolazione pi¨´ vasta.
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