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Nutrizione, sonno e allenamento: un legame da scoprire. Parola allĄŻesperto
Nutrizione e allenamento, ma non solo. Il sonno ¨¨ lĄŻelemento che completa la catena del benessere. Gazzetta Active ha affrontato lĄŻargomento con il dottor Roberto Scrigna, biologo nutrizionista specializzato in sport da combattimento, per chiarire alcuni aspetti fondamentali: "Il rapporto tra alimentazione e sonno ¨¨ bidirezionale, il ĄŽcome si mangiaĄŻ influenza sempre il ĄŽcome si dormeĄŻ. E viceversa".
Che interazioni ci sono tra sonno e nutrizione?
"Il sonno ¨¨ un elemento fondamentale per il recupero fisico e aiuta il benessere mentale. Inoltre, durante la notte vengono prodotti ormoni ed enzimi che impattano sulla capacit¨¤ di metabolizzare il cibo, regolando il senso della fame".
Cosa determina una restrizione del sonno?
"Una maggiore attivit¨¤ nelle aree cerebrali responsabili dellĄŻappetito. Semplificando, la persona ha pi¨´ voglia di mangiare e il senso di saziet¨¤ ¨¨ meno stimolato per via della minore produzione di leptina, ormone che controlla il peso corporeo e stimola proprio la sensazione di saziet¨¤. DallĄŻaltra parte, lo stress aumenta la produzione di grelina, trasmettendo al cervello il messaggio della fame. A ci¨° si aggiunge una maggiore infiammazione corporea totale, unita a un peggioramento della sensibilit¨¤ allĄŻinsulina".
Cosa significa?
"Che in condizioni di parit¨¤, un pasto con 5-6 ore di sonno richieder¨¤ per esempio pi¨´ insulina rispetto a un pasto con 8 ore di sonno, perch¨Ś la glicemia sar¨¤ pi¨´ elevata. Il miglior modo per controllarla ¨¨ dormire a sufficienza".
Il riposo incide anche sul metabolismo?
"Lo influenza perch¨Ś lĄŻinfiammazione che si crea in caso di restrizione del sonno attiva pi¨´ facilmente la risposta allo stress, che porta ad adattamenti metabolici che riducono il dispendio calorico giornaliero in condizioni di restrizione calorica. La persona ¨¨ dunque stanca e recupera meno. Cambia anche il comportamento, il soggetto che si muove poco ha molta pi¨´ fame cronica".
Quanto influisce lĄŻattivit¨¤ fisica sul sonno?
"Incide in positivo perch¨Ś lo stimola, rendendo pi¨´ stanca la persona. Ma unĄŻattivit¨¤ fisica eccessiva, soprattutto nelle ore serali, pu¨° portare a uno ĄŽshiftĄŻ del sistema nervoso, verso una maggiore attivit¨¤ del sistema nervoso simpatico. In quel caso, si fatica ad addormentarsi. Succede per esempio con gli allenamenti di crossfit o di sparring per quanto riguarda gli sport da combattimento, che prevedono unĄŻattivazione importante del sistema nervoso centrale. Qui si crea spesso un circolo, con lo stress che fa da padrone. Dormendo poco, la persona far¨¤ di conseguenza un uso massiccio di caffeina al risveglio, facilitando il raggiungimento di una condizione di overreaching o di overtraining".
Una condizione legata anche a un regime di restrizione calorica.
"Se una persona che si allena spesso ¨¨ sottoposta a una restrizione calorica cronica e intensa, e ha dunque una bassa disponibilit¨¤ energetica, pu¨° andare facilmente incontro a questi problemi. Il sonno di conseguenza peggiora in quantit¨¤ e qualit¨¤ e si allungano i tempi di recupero dei muscoli".
Il sonno influisce anche sulla perdita di massa magra?
"Se si fa una dieta per dimagrire ma si dorme meno di sette ore a notte, si perde molta pi¨´ massa magra che grassa, rispetto a quanto succede in condizioni normali. Dormire poco ¨¨ un autosabotaggio".
Quali sono i cibi da evitare per dormire bene?
"Di certo, va modulata con attenzione lĄŻassunzione di caffeina, prendendo per esempio lĄŻultimo caff¨¨ nel pomeriggio, diverse ore prima di andare a coricarsi. Al contrario, un frutto come il kiwi ha propriet¨¤ conciliatrici, simili a quelle di prodotti come camomilla, melissa, lavanda o valeriana. Il principio base resta evitare lĄŻesagerazione di cibo o liquidi prima di andare a dormire, per non frammentare il riposo".
In questo senso, qual ¨¨ lĄŻimportanza dellĄŻultimo pasto della giornata?
"LĄŻultimo pasto della serata pu¨° determinare una maggiore attivit¨¤ del sistema nervoso simpatico o parasimpatico. Per dormire bene, deve essere equilibrato e contenere carboidrati e proteine ad alto valore biologico (per alzare il contenuto di triptofano, precursore biochimico della serotonina, nel sangue. Ndr). Se il pasto ¨¨ troppo leggero, resta la fame. Se ¨¨ troppo pesante, subentrano difficolt¨¤ digestive".
Qual ¨¨ il suo consiglio?
"Dipende dalle caratteristiche individuali. Personalizzazione a parte, vanno preferiti alimenti digeribili come carboidrati o fonti proteiche a rapida digestione. Un pasto utile e nutriente prima di coricarsi pu¨° essere lo yogurt greco con frutta, magari i gi¨¤ citati kiwi, ma anche melograni o mirtilli uniti a una piccola fonte di grasso come il cioccolato fondente, ottimo per la produzione di serotonina".
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