Uno studio comparativo ha messo a confronto diversi regimi alimentari, per scoprire quale garantisce una longevit¨¤ in salute
Quando si parla di dieta e longevit¨¤, il colore che salta alla mente ¨¨ il verde: diversi studi affermano che le diete vegetariane sono quelle che proteggono meglio dal rischio di mortalit¨¤ e da alcune condizioni critiche. Ma i colori, secondo un nuovo studio, in realt¨¤ sono due: il verde e... il blu. La dieta che sembra offrire la maggiore protezione contro il rischio in chi ha superato gli 80 anni ¨¨ infatti quella pesco-vegetariana, che include anche il pesce.??
La scoperta porta la firma dei ricercatori della Loma Linda University Health (Loma Linda ¨¨ una delle zone blu del mondo), secondo i quali ¨¨ vero che le diete vegetariane sono associate a un rischio inferiore di mortalit¨¤ specialmente tra i maschi e nei soggetti di mezza et¨¤, ma superati gli 80 anni, anche i vegetariani possono soffrire di condizioni neurologiche come ictus, demenza e morbo di Parkinson. E una dieta pesco-vegetariana sembrerebbe offrire protezione anche rispetto a queste malattie.?
Dieta pesco-vegetariana: lo studio
¡ª ?Pi¨´ che altro ¨¨ questione di tempi: secondo Gary Fraser, docente emerito presso la Loma Linda University School of Public Health e autore principale dello studio, una dieta vegetariana protegge dal rischio di morte durante la mezza et¨¤, ma una volta superata la soglia degli 80 anni, questo vantaggio sembra scomparire. "Il rischio di patologie neurologiche tra i vegetariani ottantenni non ¨¨ enorme, ma c'¨¨ qualcosa che non possiamo ignorare se vogliamo che il vantaggio continui negli anni successivi", ammette.
I ricercatori hanno analizzato i dati di oltre 88.000 soggetti e circa 12.500 decessi prendendo?in esame 5 diete diverse: non vegetariana, semi-vegetariana, pesco-vegetariana, latto-ovo-vegetariana e vegana.?La scoperta ¨¨ stata che i vegetariani, in generale, mostravano circa il 12% in meno di rischio di morte rispetto ai non vegetariani. Ma in chi seguiva una dieta pesco-vegetariana il rischio di morte era inferiore del 18%. Mentre la dieta latto-ovo-vegetariana (che include latticini e uova) garantiva un rischio di morte inferiore del 15%. E quella vegana un rischio di morte inferiore del 3%. "Nel complesso, questi sono i dati pi¨´ evidenti che dimostrano che i vegetariani sono meno a rischio di morte prematura rispetto ai non vegetariani", spiega Fraser.?
Conclusioni
¡ª ?Anche se lo studio richiede ulteriori conferme, i ricercatori ritengono che i dati potrebbero gi¨¤ darci indicazioni utili per la scelta di un regime alimentare adeguato nella terza et¨¤: "? dimostrato che le diete vegetariane - scrivono - sono associate a un rischio inferiore di mortalit¨¤ per tutte le cause, specialmente tra i maschi e nei soggetti pi¨´ giovani".
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