Vitamina D3: cos'è, come si assume e perché è importante?

La vitamina D3 è un elemento importantissimo per il nostro sistema immunitario, ma è altrettanto importante assumerla con le modalità giuste e soprattutto nelle giuste quantità. Se una carenza può infatti portare a degli effetti collaterali importanti, lo stesso si può dire un suo eccesso.?

Per questo motivo è importante approcciarsi a questa vitamina nel modo giusto, come spiega la dottoressa Martina Donegani, biologa nutrizionista e ambassador scientifica di Gazzetta Active: “Nel corpo troviamo diverse forme di vitamina D, e la D3 è una delle più importanti insieme alla D2. La vitamina D3 si trova soprattutto negli alimenti animali e a differenza di altre può essere prodotta dall’organismo tramite l’esposizione solare. ? una cosa importante perché a livello alimentare la vitamina D3 non è molto presente, è molto difficile coprirne il fabbisogno giornaliero soltanto con il cibo”.

In quali cibi si trova la vitamina D3? In che modo si assume??

“Un alimento in cui si trova particolarmente è l’olio di fegato di merluzzo, che però ha un odore molto sgradevole, infatti non si usa più. Ci sono i pesci grassi che sono la principale fonte di vitamina D come l’aringa, il salmone o lo sgombro. Si trova inoltre nel tuorlo d’uovo o nel fegato, e nei formaggi più grassi e nel burro. Non si trova invece negli alimenti di origine vegetale, ad eccezione di alcuni tipi di funghi, ma ne contengono davvero poche tracce che non bastano a soddisfare il fabbisogno giornaliero. In molti alimenti viene addizionata, come ad esempio nei cereali della colazione, e in questo modo si riesce a coprirne il fabbisogno”.?

Quali sono i benefici e le funzioni della vitamina D3??

“La funzione più importante è quella di regolare l’assorbimento del calcio e del fosforo, quindi è correlata alla mineralizzazione dello scheletro, e interviene nella regolazione del sistema immunitario. Non è un caso che con il Covid ci sia stato un boom degli integratori di vitamina D3, poiché una carenza può compromettere la capacità dell’organismo di rispondere agli attacchi esterni”.?

? possibile quindi ricorrere agli integratori??

"Bisogna fare attenzione agli integratori, perché la vitamina D3 è liposolubile, quindi si scioglie nei grassi e quindi può essere accumulata. In eccesso, quindi, potrebbe dare dei problemi di tossicità, quindi prima di ricorrere a un’integrazione bisogna capire se siamo in deficit e se quindi è realmente necessaria. ? fondamentale che sia il medico a scegliere il dosaggio, dopo aver fatto le analisi del sangue per verificare il dosaggio di 25-OH-D, che si trova nel sangue e ci permette di capire se siamo in deficit”.

Come si riconosce una carenza di vitamina D??

“Non è facile, perché generalmente è asintomatica, al massimo ci si può sentire spossati o poco energici, ma sono sintomi comuni a tante cose. Quando si arriva a sentire dolori alle ossa per carenza di vitamina D vuol dire che siamo già a un livello gravissimo. Una carenza di vitamina D può portare a problemi di mineralizzazione dello scheletro, può favorire l’osteoporosi, può interferire con l’assorbimento del calcio e può portare a una compromissione del sistema immunitario. Una carenza di vitamina D3 è legata anche al rachitismo, infatti le società pediatriche nelle linee guida consigliano di integrarla nei primi mesi di vita, e anche in terza età e in gravidanza aumenta il fabbisogno di questa vitamina e diminuisce la capacità di sintetizzarla”.

Quali sono invece i sintomi di un eccesso??

“I sintomi più comuni sono vomito, diarrea e confusione mentale”.