Nutrizione e fertilità: un legame da scoprire. Il focus dell'esperto

Nutrizione e fertilità. Gazzetta Active ha affrontato l’argomento con il dottor Roberto Scrigna, biologo nutrizionista specializzato in sport da combattimento, per chiarire alcuni aspetti di un legame fondamentale: "Dall’alimentazione dipende lo stato di salute di un individuo, sia a livello di sufficienza energetica che di micronutrizione. Parliamo del funzionamento di tutte le varie tappe metaboliche che regolano la capacità di procreare, sia nell’uomo che nella donna".

Il primo tema è relativo alle carenze energetiche. A cosa si legano?

"Intanto all’infertilità, definita come l’incapacità di rimanere incinta o di mettere incinta una donna dopo circa un anno di tentativi. Secondo le statistiche, affligge il 15% delle coppie. Quando parliamo di fertilità non possiamo poi non fare riferimento a una corretta gravidanza".

Da cosa può dipendere?

"Se in stato carenziale, alcuni microelementi come l’acido folico determinano difetti nello sviluppo del feto, dunque gravi problemi o ritardi cognitivi. La prima relazione è dunque di sufficienza energetica, accanto a co-fattori fondamentali per una buona salute".

Quando la restrizione energetica può portare infertilità?

"Il primo esempio che porto è la presenza di amenorrea nella donna, data da anoressia o disturbi del comportamento alimentare. Nell’uomo cito l’ipogonadismo indotto dalla restrizione calorica, presente in alcune categorie di persone come i bodybuilder naturali in competizione e uomini anoressici o con bassissime percentuali di grasso".

Ci sono alimenti da evitare per favorire la fertilità?

"La prima cosa da fare è avere uno stile di vita sano ed evitare l’obesità, la prima causa di infertilità, legata a eccessivi intake calorici. ? importante anche non esagerare con l’assunzione di alcol ed evitare fumo e cannabis, sostanze che riducono la motilità degli spermatozoi e che creano danni al Dna".

Ci sono invece alimenti che aiutano?

"Quelli di origine animale, quindi ad alto contenuto di zinco e omega3. I latticini sono importanti per la presenza di vitamina D, ma in ogni caso si parla di copertura di piccole carenze e bisogna distinguere tra uomini e donne. Le cause che portano infertilità sono differenti per i due sessi".

Quali sono i supplementi più importanti per l’uomo?

"Sono cinque. Il primo è la L-carnitina, che ha alle spalle una robusta evidenza scientifica e viene assegnato perché migliora la produzione energetica in quanto carrier di acidi grassi nel mitocondrio. Ad alte dosi, circa 2000 mg al giorno, sviluppa la qualità e la motilità degli spermatozoi, insieme alla conta spermatica. Il coenzima Q10 è importante per la produzione energetica e ha effetti antiossidanti e migliorativi della qualità dello sperma, mentre lo zinco può portare benefici nella produzione di testosterone e diidrotestosterone. Non dimentichiamo, come accennato, vitamina D e omega3, utili a combattere l’ipogonadismo e una bassa motilità spermatica".

E per la donna?

"L’infertilità è data di solito da problematiche ovulatorie, quindi si tenta anche in questo caso di ottimizzare la produzione ormonale. I supplementi che aiutano di più sono la L-carnitina, in presenza di donna con ovaio policistico (una delle principali cause di infertilità, ndr), e il Myo-inositolo, molecola simile al glucosio che, se assunta tra i 2 e i 4 grammi al giorno, regola la funzionalità ovarica. Con vitamina D e omega3 è molto importante anche l’acido folico".

Qual è l’incidenza della caffeina?

"? una sostanza di cui tener conto per le possibili interazioni sul sonno. Se l’abuso di caffeina porta ad avere problematiche nel dormire, queste portano disordini endocrini e una conseguente riduzione della produzione di testosterone o estrogeni. Quindi possibili disturbi ormonali nel maschio e dell’ovulazione nella donna".

Quanto incide l’attività fisica?

"La sua importanza può essere considerata con riferimento a una curva gaussiana. Agli estremi abbiamo la completa sedentarietà e l’allenamento esagerato, che ostacolano la fertilità. Nello specifico, la sedentarietà porta a un basso grado infiammatorio, meno compatibile con un buono stato di salute, mentre l’ipermovimento è uno stressor e può portare difficoltà di assunzione energetica. La donna sovrallenata tende ad avere problematiche del ciclo mestruale e carenze energetiche. Se una coppia sta cercando di procreare, è importante che in quel periodo riduca lo stress, allenandosi in maniera un po’ più ricreativa".

Ci sono altri fattori da considerare?

"L’intake energetico resta fondamentale, così come l’equilibrio della composizione corporea. Avere un’adeguata percentuale di massa grassa è centrale, perché da questo dipende una buona pulsatilità ormonale nella donna e una buona produzione di ormoni androgeni nel maschio. La restrizione calorica tende nel tempo a ridurre la produzione ormonale, riducendo la fertilità".

In chiusura, una menzione per un altro paio di questioni.

"L’utilizzo di dispositivi elettronici, come cellulari e pc, può ridurre la fertilità nei maschi. Questo perché emettono calore e, per un’adeguata vitalità degli spermatozoi, è fondamentale che i testicoli rimangano freschi e che la loro temperatura sia di due gradi inferiore a quella corporea. Per i maschi, può essere negativa anche l’esposizione a saune o bagni turchi".