l'intervista
Enrico Rossi: "L'addio al calcio, Daniele Lupo e il sogno di Parigi 2024"
Una nuova coppia, un nuovo feeling da creare, nuovi schemi da provare, nuove persone con cui condividere un sogno. Enrico Rossi e Daniele Lupo affronteranno insieme i due anni (o poco meno) che porteranno a Parigi 2024. Una sfida gratificante per il ventinovenne di Cattolica, affermato atleta di beach volley che avr¨¤ l¡¯occasione di dimostrare il suo valore al fianco di un compagno che sa gi¨¤ come raggiungere determinati traguardi. Daniele Lupo, infatti, ¨¨ stato medaglia d¡¯argento a Rio de Janeiro 2016 e, come raccontato a Gazzetta Active nell¡¯intervista pubblicata ieri, ha l¡¯obiettivo di tornare sul podio a Cinque Cerchi: ¡°Nel nostro sport capitano cambiamenti di questo tipo. I progetti hanno un inizio e una fine. In vista del biennio olimpico ¨¨ nata questa opportunit¨¤. Cercheremo di sfruttarla nel miglior modo possibile. I tempi sono perfetti per iniziare il percorso¡±.
Qual ¨¨ il suo stato d¡¯animo all¡¯inizio di questa avventura?
¡°Ci sono tanti modi per dare vita a qualcosa di nuovo. Dipende da che tipo di persona si ¨¨. Ci pu¨° essere un po¡¯ di ansia date le incognite. Oppure curiosit¨¤, per capire dove possono portare i nuovi stimoli. Io faccio parte di questa seconda categoria: ho grande entusiasmo in vista di tutto quello che potremo fare io e Daniele¡±.
Cosa pu¨° portare lei in questa coppia?
¡°Sicuramente tanta positivit¨¤. Dal punto di vista sportivo, io e Adrian (Carambula) avevamo uno stile particolare. Sto cercando di mettere queste skills a disposizione di Daniele. Vedo in lui un grande professionista e un ragazzo aperto a nuove iniziative. Gi¨¤ in questi primi giorni ne stiamo parlando e presto avremo modo di metterci alla prova¡±.
In che momento della vostra carriera iniziate a giocare insieme?
¡°Siamo entrambi sulla trentina: penso sia l¡¯et¨¤ perfetta. ? la fase top della nostra carriera. Ora ci sono nel circuito tanti giovani veramente forti ma, in generale, ritengo che serva accumulare esperienza per poter rendere al meglio. A quest¡¯et¨¤ si conosce se stessi, il proprio fisico e il gioco. Si sa cosa fare per raggiungere i propri obiettivi¡±.
Ci racconta la sua stagione fino a questo punto?
¡°Nei primi sei mesi non ho esagerato come numero di tornei giocati. Ho svolto una preparazione di tre mesi in Brasile, poi un tour de force estivo durato sei settimane durante le quali ho partecipato consecutivamente a 5 tornei. Ora sarebbe dovuta iniziare la off season ma ho ritenuto utile, per questo nuovo progetto, non fermarmi, anche se le energie sono un po¡¯ meno rispetto a inizio stagione¡±.
Non sarete soli nel percorso.
¡°In campo scendiamo noi due ma al nostro fianco ci sono tanti professionisti: ho deciso di affidarmi allo staff di Daniele perch¨¦ sono persone che gi¨¤ conosco e che hanno la mia fiducia. Le prime sensazioni sono ottime¡±. (Oltre all¡¯head coach, Dionisio Lequaglie, e al secondo allenatore, Fosco Cicola, fanno parte del gruppo anche Alberto Di Mario, il preparatore fisico e la sua assistente Claudia Barigelli, Giuseppe Vercelli, psicologo, Gabriele Cavalieri, fisioterapista e osteopata, Antonio Gianfelici, medico, e Gianluca Meola, responsabile della comunicazione e delle relazioni esterne).
? pi¨´ impegnativo recuperare dallo sforzo fisico o dal quello mentale?
¡°Io personalmente soffro di pi¨´ quello mentale. E la motivazione ¨¨ semplice: quando il mio corpo non ¨¨ al 100% ma sono lucido di testa, riesco comunque a gestire i vari momenti del match. Se invece ribaltiamo la situazione, ¨¨ molto pi¨´ complicato¡±.
C¡¯¨¨ stata qualche figura professionale che l¡¯ha aiutata sotto questo punto di vista?
¡°Non ho mai lavorato con un mental coach. Nel nostro staff attuale, per¨°, ci sar¨¤ anche questo tipo di figura. Sono contento di potermi confrontare con lui e di capire gli effetti positivi che ci potranno essere sul mio gioco¡±.
Dal punto di vista alimentare invece?
¡°In questi anni ho imparato a gestire meglio anche questo aspetto del mio lavoro. Con il tempo si iniziano a capire le esigenze del proprio corpo e i momenti in cui assumere cibo. Abbiamo sempre a disposizione un nutrizionista per consigli e supporto ma ora penso di aver trovato la linea giusta in base ai periodi dell¡¯anno¡±.
Nel suo passato c¡¯¨¨ anche una carriera da calciatore. Trova similitudini nella preparazione dei due sport?
¡°Sinceramente non ci sono tanti punti in comune, se non la necessit¨¤ di lavorare tanto senza mai cedere alla pigrizia. Ma lo sforzo fisico richiesto ¨¨ differente. Ricordo che quando mi ¨¨ capitato di ritornare a giocare a calcio, per poco tempo, con gli amici, mi sentivo affaticato. E non me ne capacitavo. Proprio io che giocavo a beach volley e dovevo avere il corpo pronto a questo tipo di attivit¨¤¡±.
C¡¯¨¨, tuttavia, qualcosa nella sua vita da calciatore che ¨¨ servito per essere un migliore atleta di beach volley?
¡°A mio parere, i calciatori sono una tipologia di atleta che potrebbe essere portata per il mio sport. Hanno gambe forti, sono abituati ai cambi di direzione e agli scatti, hanno un equilibrio allenato. Certo, correre sulla sabbia ¨¨ pi¨´ pesante. Ma ¨¨ solo una questione di abitudine¡±.
? RIPRODUZIONE RISERVATA