Uno dei protagonisti del Triplete nerazzurro ¨¨ il patron di Mit¨´, il primo locale a Milano dove si gustano le bont¨¤ del suo Paese, spesso sconosciute da noi. Siamo andati a trovarlo
Ivan Ramiro Cordoba, classe 1976, ¨¨ una leggenda sia nel suo Paese di origine, la Colombia (per avere segnato il gol che nel 2001 le regal¨° la prima, e ancora unica, Coppa America) sia per i tifosi? dell¡¯Inter. E' stato uno dei protagonisti del triplete ma essendo arrivato prima dell'era Mourinho ha una bacheca pazzesca: cinque scudetti, quattro Coppa Italia, quattro Supercoppa Italiana e le ciliegine di Champions League e Coppa del Mondo di club. In campo era un difensore di quelli tosti (memorabili i suoi duelli nel derby con Shevchenko), fuori dal rettangolo di gioco un uomo impegnato nel sociale: ha fondato anche un¡¯associazione per aiutare i piccoli colombiani ciechi e poverissimi. Dall'autunno scorso, si cimenta in un'altra impresa, non facile ma ovviamente pi¨´ divertente al di l¨¤ dell'aspetto imprenditoriale: fare conoscere la cucina del suo Paese attraverso un locale. Si chiama Mit¨´ e si trova a Milano (in via Panfilo Castaldi, 28), la citt¨¤ che da un ventennio ¨¨ la seconda patria del campione.?
UN BEL POSTO
¡ª ?Il locale ¨¨ sicuramente suggestivo, molto curato e accogliente con tanti oggetti di artigianato colombiano e persino un piccolo giardino verticale. La volont¨¤ di Cordoba e di chi gli ¨¨ a fianco, a iniziare da suo fratello Andres, architetto e responsabile del progetto, ¨¨ quella di portare e far conoscere in Italia i prodotti e la cucina di casa loro, pressoch¨¦ sconosciuti, ma anche tanti oggetti di arredamento.? "La nostra ¨¨ una bella sfida, trasportare quanto di bello c¡¯¨¨ in Colombia per far conoscere le nostre identit¨¤ grazie anche a uno chef come Alvaro Clavijo che se fossimo un club calcistico sarebbe il nostro fantasista". In effetti, Clavijo che ¨¨ il consulente del Mit¨´ ¨¨ un grande della ristorazione: il patron del Chato a Bogot¨¤, settimo nell¡¯ultima graduatoria dei 50 Best Sud America, ha il compito di impostare e sviluppare il menu del Mit¨´, affidato quotidianamente a Jos¨¨ Narbona Rodriguez, 40enne di Siviglia, in Italia ma da 15 anni Italia. L'esperto Andrea Beccaceci, abruzzese, gi¨¤ sinonimo di cucina di mare a Giulianova, ¨¨ invece il restaurant manager e il sommelier che gestisce una carta dei vini, affiancata da una valida mixology.
FRUTTI COLOMBIANI
¡ª ?Ma cosa si mangia al Mit¨´? La premessa ¨¨ che a differenza delle cucine vicine (e pi¨´ note a Milano quale l'argentina, la brasiliana e la peruviana) c'¨¨ un grande utilizzo della frutta latinoamericana, ormai facilmente acquistabile a Milano. Insieme alla verdura, in parte della stessa provenienza, caratterizza i piatti proposti, dall¡¯antipasto al dolce.?Il sipario si apre su Scopri la Colombia, una degustazione di antipasti tradizionali, oppure si pu¨° optare per le piccole tapas che spaziano dal Patacon (platano fritto) con salsa guacamole e pastrami di lingua al Granchio croccante con maionese di lime e rafano. Tra i signature dish, c'¨¨ la Granadilla con leche de tigre e anacardi, una ricetta fatta di contrasti ed equilibri, che conquista il palato.?E ancora, portate come il Ceviche con cocco, mango e capasanta (con proposte ittiche che cambiano secondo il pescato del giorno) o il Tonno rosso con midollo caramellato e prugne. Non mancano piatti che omaggiano la tradizione come l¡¯Ajiaco, tipica zuppa colombiana dalla consistenza densa a base di patate, con pannocchie e pollo. Sapori da scoprire, per conoscere un mondo ancora troppo poco esplorato. Bravo Cordoba, davvero.
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