L'intervista
Jacobs: "La pasta alle 6.30 del mattino e il foglio con la dieta sull'armadio"
Non si diventa l¡¯uomo pi¨´ veloce del mondo se non si gestiscono tutti, ma proprio tutti gli aspetti della propria preparazione con massima dedizione e accuratezza. Marcell Jacobs non solo ha dimostrato di essere il migliore di tutti a Tokyo, durante le ultime Olimpiadi (oro nei 100 metri e con la staffetta azzurra 4¡Á100) ma si ¨¨ anche confermato quest¡¯anno con un campionato del mondo indoor nei 60 metri. E ora, con la nuova stagione alle porte, spiega quella che ¨¨ stata la sua preparazione dal punto di vista fisico, mentale e alimentare. Lo racconta allo stand de ¡°La Molisana¡±, durante la sua presenza a Cibus, la fiera internazionale dell¡¯agroalimentare a Parma: ¡°Abbiamo gestito gli ultimi mesi in maniera similare allo scorso anno. Ho per¨° avuto il grande vantaggio di potermi concentrare sui particolari. Sono quelli che, alla fine, fanno la differenza. Io e il mio staff abbiamo ragionato sul cambio d¡¯angolo delle gambe quando corro, su come migliorare il posizionamento dei piedi a terra e su come far funzionare nel modo migliore le spinte¡±.
Fuori pista su cosa ha lavorato principalmente?
¡°Abbiamo iniziato un percorso prima delle Olimpiadi che ci ¨¨ servito anche al termine della manifestazione: riuscire a gestire la fama di essere l¡¯uomo pi¨´ veloce del mondo, non ¨¨ assolutamente facile. L¡¯ho notato soprattutto quando sono tornato a disputare le gare: la mia presentazione non terminava mai a causa del numero di titoli conquistati¡± (afferma sorridendo, ndr).
I risultati sono arrivati dopo le Olimpiadi.
¡°Sono riuscito a confermarmi, anche in una disciplina che non ¨¨ la mia. Sto lavorando tanto sull¡¯aspetto mentale non meno di quanto stia facendo sul corpo. ? fondamentale imparare a mantenere la concentrazione e fissare degli obiettivi. Inoltre bisogna sempre allenarsi in maniera professionale per togliere un po¡¯ di pressione¡±.
Mai uno sgarro quindi, neppure a tavola?
¡°A volte fa bene trasgredire: concedersi qualcosa, liberare la mente da quella che pu¨° essere considerata una restrizione. Bisogna farlo nel momento e nel modo giusto, senza esagerare: io, per esempio, mi limito a una carbonara o un¡¯amatriciana. Ma ¨¨ proprio una soddisfazione¡±.
Come gestisce la sua alimentazione?
¡°Ho il foglio con la dieta appesa all¡¯armadio. Non ci sono tante variazioni sul tema. Cucina sempre la mia compagna perch¨¦ quando torno a casa dopo l¡¯allenamento, sono spesso stanco¡±.
Com¡¯¨¨ Marcell ai fornelli?
¡°Non sono un fenomeno ma sono in grado di preparare almeno un piatto di pasta. Il condimento varia: sugo di pomodoro, pesto, burro o tonno¡±.
Ha aneddoti curiosi su gare e cibo?
¡°Ai recenti campionati del mondo, avrei dovuto gareggiare alle 10 di mattina. Ricordo che alle 6.30 stavo ¡°azzannando¡± un piatto di pastasciutta. Per me ¨¨ fondamentale, nel giorno della gara, avere quell¡¯energia immediata che i carboidrati mi possono dare. La mangio pi¨´ nel periodo delle manifestazioni che in quello di allenamento¡±.
Quale valore d¨¤ lei alla corretta alimentazione?
¡°La ritengo uno strumento basilare per ottenere grandi risultati: ¨¨ soddisfacente vedere il proprio fisico che si modifica in seguito a un determinato tipo di dieta. Mangiare bene consente di sentirsi pi¨´ energici e di avere pi¨´ forza per raggiungere i propri obiettivi¡±.
E quindi quali gli obiettivi da ottenere in questa stagione?
¡°Il campionato del mondo e quello europeo sono gli appuntamenti principali. Conquistare il primo posto in queste due manifestazioni mi permetterebbe di chiudere un cerchio vincendo tutto quello che ¨¨ possibile nell¡¯ambito dell¡¯atletica leggera¡±.
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