L’ex c.t. del 2010 ci affronter¨¤ alla guida del Belgio: “Proveremo a fermarli. Con Zaytseve Juantorena un’altra squadra.Ivan ¨¨ una fortuna per il movimento. Blengini deve godersi la squadra”
Otto anni dopo il quarto posto a Roma torner¨¤ per un altro Mondiale italiano. Stavolta da avversario e con tante pressioni in meno. Andrea Anastasi ¨¨ pronto a godersi il rientro in patria alla guida del Belgio. E a goderselo fino in fondo. L’ex c.t. azzurro con cui l’Italia ha vinto un oro europeo e un bronzo olimpico a Sydney, si trover¨¤ di fronte il 13 settembre nel primo girone fiorentino proprio i ragazzi di Blengini e non sar¨¤ il solo italiano sulla strada dell’Italia.
Com’¨¨ il secondo Mondiale italiano?
“Devo dire - racconta il 57enne mantovano che da cinque anni allena anche il Danzica nella Plusliga polacca - che la sto vivendo molto serenamente. Non abbiamo grosse pressioni e mi sto godendo la preparazione, penso che me lo godr¨° forse ancora di pi¨´ di quando ero c.t. dell’Italia”.
“Devo dire - racconta il 57enne mantovano che da cinque anni allena anche il Danzica nella Plusliga polacca - che la sto vivendo molto serenamente. Non abbiamo grosse pressioni e mi sto godendo la preparazione, penso che me lo godr¨° forse ancora di pi¨´ di quando ero c.t. dell’Italia”.
Che ricordo ¨¨ rimasto del 2010?
“Bellissimo, peccato per il mancato podio. Ricordo l’entusiasmo, dall’inno cantato dal pubblico anche a musica interrotta a Milano nella gara inaugurale, al calore di Catania, all’entusiasmo di Roma. Se ci penso ancora adesso mi emoziono?.
“Bellissimo, peccato per il mancato podio. Ricordo l’entusiasmo, dall’inno cantato dal pubblico anche a musica interrotta a Milano nella gara inaugurale, al calore di Catania, all’entusiasmo di Roma. Se ci penso ancora adesso mi emoziono?.
? un’Italia molto diversa da quella guidata da lei. Come le sembra?
“Molto competitiva ora che ha riacquistato Zaytsev e Juantorena. Sono due giocatori che spostano molto gli equilibri. Secondo me ha grandissime possibilit¨¤ di podio, sono fiducioso”.
“Molto competitiva ora che ha riacquistato Zaytsev e Juantorena. Sono due giocatori che spostano molto gli equilibri. Secondo me ha grandissime possibilit¨¤ di podio, sono fiducioso”.
La Volley Nations League per¨° non ¨¨ stata entusiasmante.
“Ripeto, con o senza alcuni giocatori il valore tecnico della squadra ¨¨ molto diverso”.
“Ripeto, con o senza alcuni giocatori il valore tecnico della squadra ¨¨ molto diverso”.
Quanto contano le pressioni in questa manifestazione?
“Molto, dipende anche come le si affrontano e qual ¨¨ il comportamento della Federazione. Nel 2010 la Fipav aveva molte aspettative, giustamente avendo investito del denaro. Penso sia lo stesso quest’anno e mi auguro per il bene della pallavolo italiana che sia un successo”.
“Molto, dipende anche come le si affrontano e qual ¨¨ il comportamento della Federazione. Nel 2010 la Fipav aveva molte aspettative, giustamente avendo investito del denaro. Penso sia lo stesso quest’anno e mi auguro per il bene della pallavolo italiana che sia un successo”.
Otto anni fa Anastasi c.t. lanci¨° Ivan Zaytsev dandogli fiducia nel primo Mondiale. Ora ¨¨ diventato il traino mediatico dell’Italia. Come lo vede otto anni dopo?
“? meraviglioso. Abbiamo bisogno di gente come lui, trovo che abbia una bellissima immagine. Quando escono fuori questi personaggi bisogna tenerseli stretti”.
“? meraviglioso. Abbiamo bisogno di gente come lui, trovo che abbia una bellissima immagine. Quando escono fuori questi personaggi bisogna tenerseli stretti”.
Eppure pi¨´ volte ¨¨ stato al centro di polemiche anche per la popolarit¨¤.
“Il fatto di gestire campioni che abbiano una certa popolarit¨¤ fa parte del gioco e deve essere visto come un vantaggio. In Polonia i giocatori sono molto famosi e hanno tante pressioni addosso quindi non mi sembra strano un fenomeno come Ivan. Quelli che...”non ci stanno” ci sono sempre e in tutti i Paesi, ma sono convinto che personaggi come Ivan servano alla crescita del movimento. Bisogna permettergli di coltivare la loro popolarit¨¤”.
“Il fatto di gestire campioni che abbiano una certa popolarit¨¤ fa parte del gioco e deve essere visto come un vantaggio. In Polonia i giocatori sono molto famosi e hanno tante pressioni addosso quindi non mi sembra strano un fenomeno come Ivan. Quelli che...”non ci stanno” ci sono sempre e in tutti i Paesi, ma sono convinto che personaggi come Ivan servano alla crescita del movimento. Bisogna permettergli di coltivare la loro popolarit¨¤”.
Contro l’Italia tanti italiani alla guida o nello staff di altre nazionali...
“Siamo in tanti che lavorano all’estero e ci tengo a dire che teniamo alta la bandiera italiana. Ovviamente cercheremo di fare di tutto per battere anche l’Italia (il 13 settembre, ndr). La differenza tecnica c’¨¨, ma non si sa mai. Poi sono convinto che alla fine ci arriveranno comunque le squadre con maggiore valore tecnico”.
“Siamo in tanti che lavorano all’estero e ci tengo a dire che teniamo alta la bandiera italiana. Ovviamente cercheremo di fare di tutto per battere anche l’Italia (il 13 settembre, ndr). La differenza tecnica c’¨¨, ma non si sa mai. Poi sono convinto che alla fine ci arriveranno comunque le squadre con maggiore valore tecnico”.
Se dovesse dare un consiglio a Blengini su come gestire la pressione cosa gli direbbe?
“Gli direi che la pressione non deve cambiare l’approccio a un evento come questo. In realt¨¤ gli allenatori sono sempre a scadenza, lo impari con l’esperienza. Si deve godere questo Mondiale come un evento irripetibile e si deve godere questa squadra che ha creato lui, perch¨¦ ¨¨ cos¨¬ e questo nessuno pu¨° toglierglielo”.
“Gli direi che la pressione non deve cambiare l’approccio a un evento come questo. In realt¨¤ gli allenatori sono sempre a scadenza, lo impari con l’esperienza. Si deve godere questo Mondiale come un evento irripetibile e si deve godere questa squadra che ha creato lui, perch¨¦ ¨¨ cos¨¬ e questo nessuno pu¨° toglierglielo”.
Valeria Benedetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA