Tre giorni di allenamento in Brianza per molti giocatori che sperano di essere ingaggiati nel campionato sudcoreano.
Monza come giardino di casa della federazione coreana. Un giardino lontano circa 9000 chilometri. Dal 3 al 5 e dall’8 al 10 maggio, la Candy Arena diventa un “protettorato” sportivo della Corea del Sud. Si terranno nel palasport gestito dal Consorzio Vero Volley i try out del prossimo campionato coreano. Sia femminile che maschile. Per la prima volta lontano dal Paese d’origine. E la citt¨¤ brianzola ha battuto la concorrenza tra gli altri di Polonia, Francia. A convincere la delegazione coreana della federazione, giunta in visita a febbraio, la capacit¨¤ del Consorzio presieduto da Alessandra Marzari di gestire due squadre di vertice e la poliedricit¨¤ della Candy Arena che, tra le altre cose, pu¨° ospitare tre campi di gioco utilizzabili in contemporanea oltre a tutti gli altri servizi. Non ultima la posizione strategica di Monza facilmente raggiungibile da diversi aereoporti: Bergamo, Linate e Malpensa. E a nobilitare uno dei primi eventi internazionali dell’Arena monzese la serata del draft finale, il 5 per il femminile, il 10 per il maschile. La scelta dei 13 atleti – 6 per le franchigie femminili, 7 per quelle maschili – verr¨¤ svelata in un'affascinante cerimonia alla Villa Reale.
dal curriculum all’invito Cosa sono i try out? Ogni anno in questo campionato le squadre possono selezionare un solo straniero. E questa selezione viene fatta dalla federazione attraverso un processo simile alle selezioni aziendali. I giocatori interessati, attraverso i loro agenti, fanno pervenire alla Kovo – la federazione coreana -, il loro curriculum. Queste candidature vengono poi valutate attraverso dei punteggi che vanno a creare una classifica. I primi 30 di questa graduatoria vengono invitati in una citt¨¤ per allenarsi tre giorni con palleggiatori e liberi coreani davanti ai tecnici del campionato. I primi 7 vinceranno un contratto garantito di 300.000 dollari e si accaseranno in uno di questi club. E quest’anno la citt¨¤ prescelta ¨¨ proprio Monza. Dal 3 al 5 il draft femminile, dall’8 al 10 il maschile chiuso per¨° al pubblico. E sar¨¤ come fare un giro del mondo in sei giorni. Dall’Australia all’Uganda, dalla Russia alla Colombia, da Cuba all’Azerbaigian, da Trinidad alla Moldova.
bianchini respinta Si ¨¨ sfiorata anche la presenza italiana al femminile in questi try out. Marika Bianchini, nell’ultimo campionato a Scandicci, ha chiuso il primo step di selezione al 34ˇă posto. Non mancheranno comunque i volti conosciuti. Come Becky Perry, ex Busto Arsizio, in possesso del doppio passaporto americano-italiano. O come Judith Pietersen, l’olandese che ha vinto lo scudetto l’anno scorso con Novara e che quest’anno ha avuto una parentesi a Modena. Non ultima Berenika Tomsia, l’opposta polacca ex Montichiari e Conegliano.
volti noti In campo maschile tanti sono volti noti dell’ultima Superlega o pi¨´ in generale degli ultimi campionati italiani delle due massime serie. E per qualcuno l’impianto di gioco lombardo non sar¨¤ un campo sconosciuto. Nella rosa dei pretendenti all’ingaggio coreano ci sono atleti che negli ultimi anni hanno fatto, chi pi¨´ chi meno, le fortune del Vero Volley. Dai pi¨´ recenti Simon Hirsch e Michal Finger, a Williams Padura Diaz, il bomber della promozione monzese in Superlega. Dal massimo campionato italiano proviene anche Petar Premovic – schiacciatore visto a Padova –. Mentre dalla semifinale scudetto, che la sua Trento ha perso in 5 gare con Perugia, arriva l’opposto estone Renee Teppan. Ma la finestra coreana sar¨¤ anche un antipasto mondiale visto che tra i papabili ci sar¨¤ anche il francese, ex Modena, Kevin Le Roux.
Davide Romani
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