Walter Rapetti ci ha lasciati. Nella notte di venerd¨¬. Sdraiato sul divano di casa, afflitto da dolori alla schiena, si ¨¨ accasciato. Probabilmente colpito da infarto. O forse una rottura improvvisa dell’aorta. Marilena, la moglie, ha cercato invano di soccorrerlo. Aveva 72 anni, era del 1948, lascia due figli, Claudio e Marco, il terzo, Fabio, il pi¨´ piccolo, era scomparso alcuni anni fa. Rapetti, per tutti Walterone per la stazza fisica imponente, ¨¨ stato un vero pioniere della pallavolo milanese. Anche se il suo primo sport, che l’aveva tanto appassionato, fu la pallanuoto. Amante dell’acqua e degli sport natatori, l’aveva iniziata giovanissimo nelle file della Canottieri Olona in serie C e B.
VOLLEY
Milano in lutto per Rapetti: guid¨° Milano in A
? morto il tecnico che fece la storia del Gonzaga Milano
Aveva tentato anche con il rugby, nel Chicken. Ma dopo pochi allenamenti..”tanta fatica per prendere in mano il pallone e subito tutti addosso a cercare di portartelo via…”, aveva lasciato perdere. Si era accostato poi alla pallavolo frequentando il liceo scientifico Volta in via Boscovich. “Un gioco pi¨´ semplice; ricevi, alzi, schiacci, tutto facile, uno-due-bum”. Da giocatore, palleggiatore nel CSI Milano in serie C poi in B. In quel gruppo, gli amici Primo Ghigi, Vittorio Contini, Nino Di Fronzo, Nel 1974, sciolta la societ¨¤, emigr¨° a Vigevano, societ¨¤ di serie D guidata dal prof. Castorina, trainandosi dietro un gruppo di giocatori promettenti: Emilio Bombardieri, Claudio Benenti, Bruno Colombo, Paolo Avallone, Lucio Fusaro. La squadra scal¨° le classifiche raggiungendo nel 1976 la serie A.
Gli anni in A
¡ªIl gruppo entr¨° a far parte dell’Istituto Gonzaga di via Vitruvio. Il gruppo entr¨° a far parte dell’Istituto Gonzaga di via Vitruvio. Guidata da Rapetti, diplomato all’Isef e insegnante all’Universit¨¤ Statale, con Gianni Ferrauto presidente, la squadra ha disputato numerosi campionati in prima serie. Il nucleo di giocatori si allarg¨° richiamando nelle sue file giovani elementi provenienti da varie scuole cittadine, tra cui il Vittorio Veneto, Qualche nome: Luca Ferrauto, Oliviero e Bruno Cimaz, Valerio Dall’Ara, Brambilla. Claudio Galli, Piero Rimoldi, Alberto Faverio. Walterone, grande trascinatore di uomini, concludeva spesso gli allenamenti pilotando il gruppo al ristorante. Serate che si concludevano invariabilmente a notte alta. Il proprietario alle due di notte lasciava le chiavi a Rapetti o a Paolo Buongiorno, il suo vice, e se ne andava a dormire. Impensabile oggi, ma a quei tempi, la pallavolo era un pretesto per stare fra amici, a fare sport e bisboccia, parlando di sport.
Dopo Milano
¡ªLasciato il Gonzaga, dove approdarono successivamente Nino Cuco, l’argentino Edelstein, Andrea Nannini con il colosso polacco Stolem Ambroziak in campo, Rapetti ha proseguito il suo cammino sottorete. A Vimercate nella Dipo, poi in altre societ¨¤ nel vasto hinterland milanese, trascinato dalla passione condita dal suo divertente sottile humour all’inglese. Ancora in questa ultima stagione, non conclusa per l’epidemia, allenava un settore giovanile. Lascia un vuoto enorme nei tanti amici e nei giocatori passati sotto le sue cure in 50 anni di pallavolo giocata. Addio Walterone. E’ stato bello conoscerti e frequentarti. Quando la pallavolo era fatta anzitutto di amicizia vera…
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