Supercoppa, De Giorgi: "Azzurri in campo con un pieno di fiducia, Trento intrigante"
Torna al palazzo dello sport dove ha vinto tanto. Una lunga storia con due citt¨¤, due periodi vincenti e una sola societ¨¤: la Lube. "Se penso alle esperienze di Macerata prima e Civitanova poi ho ricordi molto belli - dice De Giorgi -. Sono state grandi esperienze, non solo per le vittorie e i trofei conquistati (oltre una decina, ndr), ma anche dal punto di vista personale. E' finita male (venne esonerato la scorsa stagione dopo che la Lube aveva vinto la Coppa Italia, ndr), mi ¨¨ dispiaciuto. Ma non ¨¨ che un episodio, seppure strano, cambia la mia storia con la Lube".
Ferdinando De Giorgi torna all'Eurosuole Forum da campione d'Europa per questa Supercoppa Italiana con un occhio molto attento visto che nella due giorni di Civitanova Marche saranno in campo 10 dei quattordici "ori" di Katovice divisi nelle 4 finaliste. Allora come ha visto i suoi azzurri finora?
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"Direi molto bene. E' chiaro che siamo ancora in una fase di rodaggio, perch¨¦ molte delle squadre stanno ancora cercando la loro migliore intesa. Ma pi¨´ in generale quella vittoria all'Europeo ha dato grande fiducia anche ai singoli".
Come vede le due semifinali: Civitanova-Monza e Perugia-Trento?
"La seconda ¨¨ quella che mi intriga di pi¨´. Trento, anche se molto rinnovata, ha mostrato subito un bel gioco. Poi ha messo in campo, nelle prime due giornate di Superlega anche due moduli alternativi. Credo che sia una risorsa in pi¨´ e che sia una modalit¨¤ che Lorenzetti potr¨¤ portare avanti nel corso di tutta la stagione. Due moduli che possono tradursi in soluzioni molto interessanti".
Le piace questo modello, potrebbe servire in prospettiva Nazionale?
"Io credo che il ruolo di un ct dell'Italia sia quello di guardare quello che mette in mostra il campionato e fare delle valutazioni. Come detto questa soluzione pu¨° essere molto interessante anche per le caratteristiche tecniche dei giocatori: sia in attacco che in ricezione".
Il primo modulo di Trento ¨¨ quello classico con Pinali opposto. Il secondo, fatto vedere a Vibo, prevede Lavia schierato opposto al regista Sbertoli e alla mano l'inserimento di Kaziyski e Michieletto.
"Questo modulo permette di alternare i ricevitori (ruotandoli tutti e tre oltre al libero) usando anche Lavia in ricezione. Ruolo in cui si ¨¨ espresso su ottimi livelli anche all'Europeo. E poi a seconda di chi metter¨¤ come schiacciatore vicino al regista Trento potr¨¤ alternare gli attacchi da seconda linea. Sono curioso di vedere come si pu¨° sviluppare".
Perugia ¨¨ una delle squadre pi¨´ accreditate. Come la vede?
"Anche qui, con il cambio di palleggiatore e diversi elementi della squadra, credo che si dovr¨¤ attendere uno sviluppo di progetto di squadra. Anche Simone Giannelli dovr¨¤ trovare nuovi equilibri con i compagni".
La prima semifinale ¨¨ Civitanova-Monza, che ne dice?
"Mi pare che il vero Volley abbia fatto innesti molto interessanti in questa stagione. E ha un atleta, come Grozer che ha tutte le caratteristiche per spaccare la partita. Come si ¨¨ gi¨¤ visto in pi¨´ di un'occasione. E oltretutto non ¨¨ l'unico innesto di Monza interessante, anche il centrale bulgaro Grozdanov, mi pare sia un elemento molto interessante. Dall'altra parte Civitanova ¨¨ una squadra che ha la sua stabilit¨¤ e il suo equilibrio tecnico, anche se non pu¨° schierare Zaytsev. Mi sembra che Gaby Garcia se la stia cavando bene nelle prime uscite".
E anche la Supercoppa sar¨¤ un passaggio di crescita degli azzurri che sono in campo. E' cambiato qualcosa secondo De Giorgi nella percezione dei giocatori di casa nostra?
"Credo che come prima cosa vada aggiunta una parola: qualit¨¤. Giovani italiani di qualit¨¤ questa ¨¨ la distinzione importante per ribadire un concetto su cui abbiamo insistito tanto. Non deve essere un tema di assistenzialismo. Poi credo che quello che ¨¨ accaduto questa estate all'Europeo e poi ribadita dal successo nel Mondiale under 21 abbia raggiunto anche persone che non seguono la pallavolo. Dopo la finale ho incontrato persone diverse e tutte mi hanno raccontato di come avevamo scatenato emozioni. Una squadra che lotta sul campo e che si sapeva aiutare. Alla fine penso sia arrivato un bel messaggio di quello che avevamo cercato di costruire in estate".
Da Civitanova parte anche un progetto di visita "azzurra" dei club.
"Credo che sia fondamentale capire e vedere come lavorano i miei colleghi nelle societ¨¤, essendo stato io tanto dall'altra parte. Quindi immagino una presenza sui vari campi anche durante la settimana quando i club si allenano per seguire e confrontarmi direttamente".
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