Il tribunale di Modena ha emesso la sentenza. Per lo schiacciatore francese, che invest¨¬ 3 persone fuori da un locale scappando poi senza prestare soccorso, anche 12 mesi di ritiro della patenze
Invest¨¬ con la propria auto tre uomini davanti ad un locale alla periferia di Modena e, distanza di oltre due anni, il tribunale ha emesso la sentenza. Un anno con la condizionale e dodici mesi senza patente, questa la pena patteggiata da Earvin Ngapeth, da qualche settimane ex giocatore di Modena Volley dopo aver firmato per le prossime tre stagioni con Kazan. Quella notte il campione francese dopo aver investito le tre persone fuori da locale Frozen con la propria Volkswagen Passat, era scappato senza prestare soccorso. Solo qualche giorno dopo si costitu¨¬, ammettendo le proprie responsabilit¨¤, affiancato in questa vicenda dal proprio legale Andrea Mattioli e dal presidente della societ¨¤ Catia Pedrini. Il fatto risale al novembre del 2015 e nei mesi successivi due dei tre uomini investiti erano stati risarciti, mentre il terzo non ha ancora formalizzato la richiesta di risarcimento. Non ¨¨ questo l’unico episodio che ha visto in questi anni Ngapeth protagonista fuori dal campo di gioco. Nei mesi scorsi era stato assolto dal tribunale francese per una presunta aggressione ad un controllore del Tgv nell’estate del 2015. A Novembre 2017 un’altra vicenda, il ritiro della patente per un tasso alcolemico superiore al limite di legge dopo essere stato fermato da una pattuglia della polizia stradale all’uscita sempre del Frozen di Modena, locale spesso frequentato dal giocatore. Un anno difficile per Earvin quello appena concluso, soprattutto per i suoi difficili rapporti, ma anche di tutta la squadra, con l’allenatore Stoytchev, In prossimit¨¤ del Natale, Ngapeth entr¨° in rotta di collisione con il coach bulgaro, minacciando di abbandonare la squadra. Earvin venne escluso dalla rosa prima della gara con Padova, poi persa dall’Azimut, e successivamente reintegrato. “Spero che questa vicenda lo faccia riflettere sulla gravit¨¤ dell’accaduto – ha commentato Catia Pedrini presidente di Modena Volley appresa la sentenza del tribunale – e spero che diventi pi¨´ grande e responsabile. Sono un po’ preoccupata per quello che gli potrebbe succedere se ci¨° si ripetesse in un posto come Kazan. Nessuna della societ¨¤ ha mai pensato di coprirlo. Earvin ¨¨ stato accompagnato nel percorso legale perch¨¨ chi fa parte della nostra societ¨¤, anche se sbaglia, deve essere messo nelle condizioni di pagare e riparare. Nonostante tutto, continuo a volergli un bene dell’animo come se fosse mio figlio”.
Paolo Reggianini
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