Dopo 22 stagioni di Superlega, 4 scudetti e il record di punti alla portata, l’opposto si tuffa nell’avventura di riportare il club emiliano ai vertici partendo dalla seconda serie italiana. “Ero quasi in partenza, avevo avuto offerte da societ¨¤ di Superlega e invece in un paio di giorni abbiamo concluso tutto. Sono molto contento e fiducioso, per me ¨¨ la situazione migliore, conosco l’ambiente e questo mi piace”
PIACENZA - Dopo 22 stagioni, quattro scudetti e una valanga di trofei in bacheca Alessandro Fei torna remigino. Gi¨¤, perch¨¦ lui l’A2 non l’ha mai giocata e con la nuova Gas Sales Piacenza inizia un’avventura sconosciuta. Fox ¨¨ uno che ai record preferisce un ambiente in cui si trova bene: ha rinunciato ad attaccare il primato di punti assoluti ottenuti in Italia, e detenuto da Zlatanov, pur di rimanere in Emilia. Gli sarebbero bastati 36 palloni a terra in A1 per superare l’amico Hristo (9688 contro 9652), ma i primati per il momento passano in secondo piano. “Nemmeno io so cosa aspettarmi da questa avventura - spiega l’opposto della nuova squadra di Massimo Botti - perch¨¦ parliamo di una categoria che non ho mai affrontato. Ma sono voluto restare a Piacenza perch¨¦ si vive veramente bene e il pubblico mi ha sempre mostrato un grande affetto. Vorrei cercare di riportare in alto questa societ¨¤; prima torniamo in Superlega e meglio ¨¨”.
Cosa ti ha detto il direttore generale Hristo Zlatanov per convincerti a scegliere il progetto di Piacenza?
“Molto poco. Semplicemente: facciamo la squadra. E io ho accettato. Ero quasi in partenza, avevo avuto offerte da societ¨¤ di Superlega e invece in un paio di giorni abbiamo concluso tutto. Sono molto contento e fiducioso, per me ¨¨ la situazione migliore, conosco l’ambiente e questo mi piace”.
Non ¨¨ che Zlatanov ti ha convinto a scendere di categoria per evitare che superassi il suo record di punti?
“Non penso. Mi ha chiesto di dargli una mano per aiutare la societ¨¤ e i ragazzi pi¨´ giovani a crescere. Ho accettato molto volentieri. Ottenere record fa sempre molto piacere, ma in questo momento non ¨¨ il mio obiettivo, ¨¨ molto pi¨´ importante riportare in alto questa realt¨¤”.
Di solito dei giocatori pi¨´ esperti che arrivano in A2 si dice che vanno a svernare. Non ¨¨ il tuo caso, da te Piacenza si aspetta valanghe di punti e probabilmente sarai costretto agli straordinari.
“Sono qui per fare bene, non per vedere come va la stagione. Cercher¨° di dare il massimo come ho sempre fatto e magari per aiutare i giovani a entrare subito nell’ottica che questa squadra punta a qualcosa di buono”.
E magari per il record di punti se ne riparler¨¤ il prossimo anno.
“Appunto. Prima torno in Superlega e prima riuscir¨° a superare Zlatanov”.
Nei palasport di A2 per te ci sar¨¤ un’attenzione particolare, ¨¨ difficile vedere atleti del tuo calibro impegnati in questa categoria.
“Non lo so, io sono solamente consapevole che un giocatore da solo pu¨° fare poco. Spero di rappresentare uno stimolo positivo per creare un buon gruppo e lottare alla pari con squadre che da tempo cercano di salire nella massima serie”.
A proposito di Superlega, ti dispiace non esserci proprio quest’anno che si preannunciano scontri spettacolari?
“Mi aspetto un campionato molto tosto, almeno per le prime quattro formazioni che come al solito sono destinate a giocare un torneo a parte. Per dare un’idea del livello basti pensare che Civitanova ha preso Savani come quarto schiacciatore. La favorita? Per me la Lube ¨¨ superiore a tutte, ma dovr¨¤ dimostrarlo sul campo e non penso che le avversarie renderanno la vita facile ai marchigiani”.
Cosa ti ha detto il direttore generale Hristo Zlatanov per convincerti a scegliere il progetto di Piacenza?
“Molto poco. Semplicemente: facciamo la squadra. E io ho accettato. Ero quasi in partenza, avevo avuto offerte da societ¨¤ di Superlega e invece in un paio di giorni abbiamo concluso tutto. Sono molto contento e fiducioso, per me ¨¨ la situazione migliore, conosco l’ambiente e questo mi piace”.
Non ¨¨ che Zlatanov ti ha convinto a scendere di categoria per evitare che superassi il suo record di punti?
“Non penso. Mi ha chiesto di dargli una mano per aiutare la societ¨¤ e i ragazzi pi¨´ giovani a crescere. Ho accettato molto volentieri. Ottenere record fa sempre molto piacere, ma in questo momento non ¨¨ il mio obiettivo, ¨¨ molto pi¨´ importante riportare in alto questa realt¨¤”.
Di solito dei giocatori pi¨´ esperti che arrivano in A2 si dice che vanno a svernare. Non ¨¨ il tuo caso, da te Piacenza si aspetta valanghe di punti e probabilmente sarai costretto agli straordinari.
“Sono qui per fare bene, non per vedere come va la stagione. Cercher¨° di dare il massimo come ho sempre fatto e magari per aiutare i giovani a entrare subito nell’ottica che questa squadra punta a qualcosa di buono”.
E magari per il record di punti se ne riparler¨¤ il prossimo anno.
“Appunto. Prima torno in Superlega e prima riuscir¨° a superare Zlatanov”.
Nei palasport di A2 per te ci sar¨¤ un’attenzione particolare, ¨¨ difficile vedere atleti del tuo calibro impegnati in questa categoria.
“Non lo so, io sono solamente consapevole che un giocatore da solo pu¨° fare poco. Spero di rappresentare uno stimolo positivo per creare un buon gruppo e lottare alla pari con squadre che da tempo cercano di salire nella massima serie”.
A proposito di Superlega, ti dispiace non esserci proprio quest’anno che si preannunciano scontri spettacolari?
“Mi aspetto un campionato molto tosto, almeno per le prime quattro formazioni che come al solito sono destinate a giocare un torneo a parte. Per dare un’idea del livello basti pensare che Civitanova ha preso Savani come quarto schiacciatore. La favorita? Per me la Lube ¨¨ superiore a tutte, ma dovr¨¤ dimostrarlo sul campo e non penso che le avversarie renderanno la vita facile ai marchigiani”.
Matteo Marchetti
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